Capitolo 29

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Camila's p.o.v
Mi stiracchiai lentamente, tenendo gli occhi serrati e sospirando più volte, c'era qualcosa, o meglio qualcuno sotto di me e istintivamente sorrisi.
I momenti della sera precedente mi ritornarono in mente come se si fosse trattato di un film, il suo sguardo alle mie parole, quegli occhi così verdi, che fossero dannati per avermi catturato in quel modo.
Lauren non si mosse, sentivo i suoi respiri regolari, il suo petto che si alzava ed abbassava, facendo fare inevitabilmente lo stesso movimento alla mia testa, che ci era poggiata sopra.
Mi ero svegliata tante volte al suo fianco dopo una notte di sesso, ma ora era completamente diverso, non solo perché ieri non lo avevamo fatto, ma perché le cose che ci eravamo dette avevano portato la nostra relazione ad un livello superiore, più importante e speciale.
Io, Camila Cabello, che iniziavo una relazione con qualcuno a cui avevo promesso solo sesso, se me lo avessero detto tre mesi fa probabilmente sarei scoppiata a ridere, ma ora, tra le sue braccia, mi rendevo conto di aver fatto la scelta giusta.

"Laur" Cercai di svegliarla con delle carezze, dovevamo andare a scuola, quasi me lo ero dimenticata.
"Lolo" Mi ritrovai a farmi scappare ancora quel soprannome, ricordo di averlo detto ieri, per puro istinto, Lolo, si, quello sarebbe stato il suo soprannome.
Dopo averlo pronunciato i lati della sua bocca si alzarono leggermente, ma, come una bambina, cercò di rimanere più seria possibile, per continuare a fingere dì dormire.
"Ti ho visto sorridere è inutile che fai la finta tonta"
"Ugh, pensavo di averti convinto" Aprì quei bei occhi, che di mattina risultavano più chiari che mai, mi regalò un altro sorriso, uno più completo che io corrisposi.
"Buongiorno" Mi lasciò un bacio sulla fronte, una cosa che avevo notato le piaceva molto fare.
"Buongiorno, andiamo o faremo tardi" Mi alzai per prima, dirigendomi in bagno per lavarmi i denti e prepararmi.
Avevo dormito davvero bene e ovviamente sapevo benissimo il perché, il merito era suo, ogni volta la notte mi svegliavo dopo dei sogni strani, quando dormivo con lei invece, mi alzavo tranquillamente la mattina dopo, riposata e più serena.
"Ehm Camz?" Non le risposi ma le aprii direttamente la porta del bagno, ritrovandomela davanti con solo la mia maglietta sgualcita e i capelli neri arruffati.
"Non ho la divisa..." Sorrisi mentre tenevo in bocca lo spazzolino da denti, facendole cenno di entrare e lavarseli con me.
"Non c'è problema, non ti diranno nulla" Le risposi mentre risciacquavo la bocca dal dentifricio.
"Lo spero, o darò la colpa a te" Commentò mentre si lavava i denti.
"Spia" Sorrisi abbracciandola da dietro, il riflesso nello specchio era bellissimo, i nostri sorrisi, il suo un po' sporco, ma comunque bellissimo mentre mi guardava.
"Andiamo a far colazione" Scendemmo insieme le scale, ero consapevole che avrei trovato tutta la mia famiglia al piano inferiore, ma sapevo anche che sarebbero stati più che felici di vedere Lauren.
"Buongiorno" Esclamai felicemente, entrando in cucina tenendo per la mano la corvina.
"Buongiorno" Mi seguì lei a ruota.
"Lauren vieni! Cosa vuoi per colazione? ti vanno dei pancake caldi?" La premurosità di mia madre prese il sopravvento non appena notò la corvina, mio padre guardava la scena divertito mentre Sofi sorrideva tranquilla.
"Certo vanno benissimo" Ci sedemmo sugli sgabelli dell'isola in marmo al centro della cucina e iniziammo a versarci del caffè bollente.
"Ieri non ti ho sentito andare via, avevo immaginato fossi rimasta" Commentò mia mamma, portandoci dei piatti con dei buonissimi pancake fumanti sopra.
"Già, si era fatto tardi, Camila mi ha invitato a restare"
"Non preoccuparti non ci devi spiegazioni, guarda quel sorrisetto, se farti rimanere qui causa quello, allora benvenuta Lauren" Mio padre indicò la mia faccia che ero sicura si fosse colorata completamente di rosso, Camila Cabello in imbarazzo? un'altra cosa che solo Lauren Jauregui riusciva a far succedere.
"Coraggio ora mangiate, vi accompagno io a scuola" Finì di dire mio padre, continuando a leggere le notizie sul suo giornale mattutino.

"Eccoci arrivati, buona giornata ragazze" Mio padre ci lasciò davanti alla scuola, cosa che non passò inosservata a Dinah, Normani e Ally, che ci stavano aspettando sulle scale.
"Grazie papà, a dopo" Scendemmo dalla macchina e Lauren mi guardò con un sorriso, sentivo una bella sensazione dentro di me, finalmente mi sentivo tranquilla.
"Oh ma buongiorno raggi di sole!" Dinah ci fece ridere, abbracciandomi brevemente e guardando Lauren con una faccia divertita, sapevano della nostra piccola serata, che poi si era trasformata in un'intera notte insieme.
"Spero abbiate dormito bene, o almeno vi siate riposate un po' " Scherzò poi Normani, ricevendo un leggero schiaffo da parte della corvina.
"Coraggio lasciatele stare, e andiamo in classe che è già suonata!" Ally, la più responsabile del gruppo, le rimproverò, per poi farci un occhiolino e prendere sotto braccio le altre due.

Elite (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora