Capitolo 12. Consapevolezza.

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Se il passato ti insegue lasciati prendere.

Adrenalina e voglia di vivere mi tengono sveglia in questa mattina assonnata.
La fuga in Thailandia è terminata e
ognuna di noi è tornata alle proprie vite; ho così tanto da raccontare che quasi non mi basterebbe parlare per giorni interi senza interrompermi.
Corro a lavoro.
Cammino lungo la strada guardando ciò che mi circonda con occhi che sento nuovi:
è come se i paesaggi che conosco non li avessi mai visti; sarà forse perché sento pesare sulle spalle una consapevolezza diversa? Questo mi incanta.
Il sole fa capolino tra le nuvole giocando a nascondino, indosso gli occhiali da sole che con il primo stipendio, mesi fa, ho deciso di regalarmi: sono neri e hanno la classica forma cat-eye.
Mi sento diversa.
Ho scavato a fondo ascoltandomi,
non l'avevo mai fatto e non mi ero data l'importanza che dovrei darmi.
Ora forse so cosa voglio: inizia il viaggio verso me stessa.

"Buongiorno"
"Buongiorno Giulia"
Vedo da lontano arrivare la colazione e mi incanto a fissare il cielo azzurro.

Mi trovo su una ruota che mi porta vicino alle stelle facendomi scorrere nelle vene pura adrenalina, per poi riportarmi giù.
E il giro continua.
E la ruota è la mia vita.
E la prima consapevolezza che la Thailandia ha scaturito in me è proprio questa: la vita è una giostra.

Che fine fa la malinconia quando scompare? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora