La distanza ti divora come fame di fronte una pizza che non puoi mangiare, il tempo scorre diversamente e i mesi si alternano alle stagioni passando lenti.
Abbiamo due vite parallele: una da soli e l'altra insieme.
Mentre recupero i pezzi di noi, ho deciso di recuperare anche i miei scrivendomi all'università e scegliendo però, una facoltà che non mi appartiene: ho, ancora una volta, ascoltato gli altri e non me.
Avrei voluto tanto studiare lettere o filosofia ma sentivo il peso del giudizio altrui aggravare così tanto sul mio che non ho avuto il coraggio di seguirmi:"Che cosa vuoi studiare dopo il liceo?"
"Mi piacerebbe studiare lettere"
"Lettere? Vuoi restare disoccupata a vita?
Scegli la scienza ascolta a me!"Così mi ritrovo a studiare libri di chimica che non capisco per la scarsa voglia di farlo.
E io che pensavo sarebbe stato come giocare al piccolo chimico...Ho resistito due anni immersa in un mondo che non mi apparteneva, per poi mollare tutto e cambiare strada.
Mi sono sentita fallita, senza futuro, inutile.
Ho pensato di aver deluso chi avevo attorno e perfino me stessa.
Emozioni negative e distruttive emergevano perché avevo dimenticato che si fa sempre in tempo a cambiare strada e infondo non c'è nulla di male nel farlo.Così un mese dopo aver lasciato l'università ,ho preso un volo per Roma ,sola andata; per raggiungerlo, per raggiungermi.
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Che fine fa la malinconia quando scompare?
General Fiction"Sembra come fosse ieri, il giorno in cui entrai in quell'agenzia di viaggi, malinconica e taciturna. Le valigie piene degli ultimi vent'anni della mia vita pronte a partire con me. Cento addii che non avrei mai voluto pronunciare eppure dovevo fa...