La vita è scalare montagne, una dopo l'altra, a volte senza sosta.
Siete mai finiti in un limbo? In un punto remoto di voi dal quale non riuscite a uscire?
Se ci siete stati o siete ancora lì resistete, perché sono con voi e come voi, lo conosco bene e si, faceva molta paura anche a me.
L'unica persona che può trovare l'uscita, anche se ti sembrerà una bugia assoluta, sei tu.
Le ferite fanno male ma il dolore diventerà sempre più lieve: sarai primavera che esplode e non rigido inverno.
Ti confermo che cadrai ancora nel corso della vita ma sappi che una volta trovata l'uscita, saprai poi sempre rialzarti.Inseguo l'amore sin da quando ne ho memoria, in ogni sua forma e persona.
Cercavo disperatamente quello sguardo, quel contatto che mi bruciasse l'anima e che mi colorasse la vita.
L'amore ci salva e infondo, volevo solo essere protetta, notata, apprezzata.
Non mi sono mai accorta che nella mia ricerca disperata, ho sempre guardato altrove e mai nel posto giusto: dentro di me.
Tutto quello che ho sempre cercato negli altri: rassicurazioni, conferme, comprensione; lo avevo esattamente stretto tra le mie braccia.
Avevo tutto ciò che mi serviva ma non ho mai avuto la volontà e il coraggio per ammetterlo: avrei dovuto lavorare su di me anziché colmare i miei vuoti con gli altri.
A volte scegliamo semplicemente la via più facile o almeno, quella che lo sembra.
Tutto ciò mi ha sempre allontanato da ciò che sono e a distanza di anni, mi accorgo che entrare in contatto con me stessa non è stato per niente semplice: siamo i nostri primi nemici, ci sabotiamo, ci illudiamo, non ci sentiamo abbastanza.
Un giorno mi guardai allo specchio e pensai sai che c'è? *anculo.
Ho riservato un *affanculo ad ogni cosa o persona che nella vita mi abbia "aiutata" a non sentirmi abbastanza.
So che sicuramente questo non è il modo più cattolico per affrontare la vita ma a volte, abbiamo solo bisogno di sfogarci, di trovare alla nostra angoscia un colpevole.
E quindi iniziai a gridare *anculo al mio ex, *anculo all'amica che non mi capiva, *anculo a quei bambini che mi prendevano in giro, *anculo a me che do retta agli altri.
In quello sfogo trovai me stessa e non per le parole che stavo pronunciando ma per gli episodi protagonisti del mio sfogo; capii che i miei complessi erano legati principalmente a quattro grandi paure: la paura di fidarmi degli uomini, la paura di essere giudicata dagli altri, la paura di non saper prendere le scelte giuste da sola e la paura di non essere compresa.
E così, ho conosciuto veramente Giulia.Mentre do sfogo ai miei pensieri, il tramonto prende il sopravvento sul cielo azzurro.
"Andiamo al Colosseo?"
"Ci sto."
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Che fine fa la malinconia quando scompare?
Genel Kurgu"Sembra come fosse ieri, il giorno in cui entrai in quell'agenzia di viaggi, malinconica e taciturna. Le valigie piene degli ultimi vent'anni della mia vita pronte a partire con me. Cento addii che non avrei mai voluto pronunciare eppure dovevo fa...