Tante cose cambiarono da quel giorno e io non fui più la stessa.
Tormenti pesanti come sassi trascinano verso il basso la mia anima.
E sento l'angoscia che forma nodi nello stomaco non facendomi respirare.
Questa la sensazione che torna a farmi visita,le volte in cui mi metto in discussione, le volte in cui esco fuori, passo dopo passo, dalla mia comfort zone.
Essere un essere pensante comporta soffrire per comprenderci e questo l'ho imparato a caro prezzo.
Ascolto in silenzio il trambusto che ho dentro sperando che passi e che si calmi come qualcuno si calmerebbe ascoltando il rumore del mare.
L'ansia va e viene come scale mobili.
Tutto quello che volevo lo avevo quasi a un centimetro di cuore, eppure sentivo che qualcosa non mi andava bene e quel qualcosa ero io.Leggo sullo schermo del telefono il messaggio che ho lasciato in attesa per qualche minuto.
"Sono stato bene con te."
Devevo rimettermi in discussione, le paure che avevo calmato avrebbero potuto mangiarmi a colazione ma una parte di me voleva affidarsi alla tempesta, al mare mosso, sperando che l'istinto non avrebbe fallito.
Lui sarebbe ripartito a giorni e io sarei tornata alla mia solita vita.
La distanza ci avrebbe diviso ancora o saremmo stati in grado di superarla?
Ci separano 776 km.
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Che fine fa la malinconia quando scompare?
General Fiction"Sembra come fosse ieri, il giorno in cui entrai in quell'agenzia di viaggi, malinconica e taciturna. Le valigie piene degli ultimi vent'anni della mia vita pronte a partire con me. Cento addii che non avrei mai voluto pronunciare eppure dovevo fa...