Se domandaste a qualunque studente del Giappone quale sia la scuola dei suoi sogni, il buon 90% vi risponderebbe: "l'Accademia Privata Sendagaya per giovani talenti emergenti"
Quasi nascosta tra le montagne del Kyushu, a Miyama, nella prefettura di Fukuoka, l'Accademia Privata Sendagaya vantava il titolo di scuola più prestigiosa del Giappone. Il posto dove mandavano tutti i piccoli geni e i figli di papà. Un'istituzione d'élite per chi aveva un brillante futuro già programmato o per coloro che avrebbero potuto frequentare l'università già dai tredici anni, ma che dovevano completare la scuola d'obbligo.
Fin dalla sua fondazione nel 1879, alla Sendagaya erano state istruite le più grandi menti del Paese, che una volta uscite ne avevano scritto la storia moderna.
Ma, inutile dirlo, ogni favola ha la sua versione cruda e brutale, quella che risale all'epoca in cui il mondo non era ancora stato assuefatto dall'idea in paradiso non ci sono ombre.
La verità era che non c'era mai stato un periodo in cui la Sendagaya non fosse stata al centro di terribili scandali mai resi noti. In pochi sapevano che sotto i suoi tappeti antichi e pregiati nascondeva tanti segreti quanti i granelli di polvere.
Solo chi l'ha frequentata abbastanza a lungo può raccontarvi di come la Sendagaya fosse un miraggio bellissimo alla luce del sole, ma di come in realtà quelle vecchie mura scricchiolanti si trasformassero in uno scheletro inquietante e sinistro nell'oscurità.
In passato era stato relativamente facile tenere quella parte macabra della storia della Sendagaya un segreto mormorato tra le montagne, ma nell'epoca di Internet non ci si poteva aspettare la stessa riservatezza.
Per fortuna l'attuale preside, Mori Ougai, che aveva ottenuto il posto tagliando la gola al suo predecessore, si era rivelato stranamente abile nel farlo. Per quasi un decennio la Sendagya rimase agli occhi del Paese niente più di quello che era sempre sembrata: l'Accademia più prestigiosa e rinomata del Giappone.
Tutto questo, ovviamente, prima che Ranpo Edogawa e (Y/n) (L/n) si incontrassero.
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Erano precisamente le 8:43 del 9 ottobre quando Ranpo si presentò davanti ai cancelli della Sendagaya, in ritardo, con la camicia dell'uniforme fuori dai pantaloni, la cravatta lenta, un cappello di tweed marroncino in testa e un lecca-lecca alla ciliegia in bocca.
Rimase qualche secondo a fissare la struttura antica e imponente dell'Accademia che si stagliava a est, con il sole alle spalle. Era difficile dire a cosa stesse pensando, con quella sua espressione enigmatica e gli occhi sottili. Dopodichè sorrise, aggiustò la tesa del cappello di lato e attraversò i cancelli della Sendagaya.
Arrivato alle porte della scuola era già esausto e prese a maledire mentalmente chiunque avesse deciso che il cortile della Sendagaya dovesse essere così grande.
Salì le scale e si diresse in segreteria. Lì si lasciò cadere sul bancone e cominciò a suonare ripetutamente il campanello. "Ehilà! C'è qualcuno? Ugh... Possibile che non ci sia nessuno ad accogliere il nuovo arrivato?" si lamentò a gran voce.
Una signora di mezz'età spuntò dal retro.
"Finalmente! Sono qui che aspetto da una viiiiiiiiita!"
La segretaria fece per aprire la bocca infastidita, ma Ranpo la precedette. "Non mi dica dov'era, le probabilità che sia una storia interessante sono praticamente nulle. Perché non mi dice invece dov'è il mio tutor?" disse con un sorriso come se le avesse chiesto cordialmente come stava andando la sua giornata.
La signora rimase per un attimo spiazzata dalla sfacciataggine del ragazzo. Sembrò sul punto di dirgliene quattro e fargli notare che il nuovo arrivato con 40 minuti di ritardo non poteva permettersi di parlare così in una scuola del genere, ma parve ripensarci. Gli indicò un ragazzo seduto poco più in là e sparì di nuovo nel retro, profondamente indignata.
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The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. Reader
Fanfiction...🫀🧸🍪 - academic rivals to lovers (Highschool AU) !contiene spoiler del manga (anche se trasposti in contesti del tutto diversi, ma comunque...)!