the tweed hatted genius

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Mushitarou Oguri non si rivelò il compagno di banco ideale per Ranpo. Ma il sentimento era reciproco.

La prima cosa che Mushitarou aveva pensato di Ranpo era che fosse uno che si dava tante arie, ma che in realtà era tutto fumo e niente arrosto. In seguito aveva constatato che era anche peggio. Era capriccioso, rumoroso, si lamentava per tutto e non faceva mai quello che gli veniva detto. Per qualche motivo si comportava più come se fosse in un hotel che a scuola.

D'altra parte Ranpo riteneva che Mushitarou dovesse seriamente provare a rilassarsi un po' e a cambiare parrucchiere.

Per fortuna si trovava anche alla sinistra di Poe, che sembrava averlo preso molto in simpatia.

All'ora di pranzo, tutti e tre presero posto ad un tavolo ancora vuoto della mensa (che assomigliava di più alla sala dei banchetti di un castello ottocentesco) e Ranpo aprì il suo quarto pacchetto di caramelle gommose della giornata.

Non passò molto tempo prima che un'ondata di chiacchiere e risatine emozionate colpisse gran parte delle studentesse in mensa. Ranpo sollevò la testa vagamente interessato.

"Uh? Che succede? Qualcuno fa uno spettacolo?"

"No" rispose Mushitarou con un disprezzo fin troppo evidente "Sta solo arrivando vostra maestà in persona, Dazai Osamu del comitato studentesco"

In effetti, prima che fu sommerso da un gruppo di ragazze, Ranpo intravide un ragazzo molto attraente più o meno della sua età vicino alle porte della mensa.

Quando la folla si dileguò (e non lo fece finché le braccia di Dazai non furono piene di biscotti e cioccolatini fatti in casa accompagnati dalla propria letterina di carta rosa) Ranpo vide che c'erano altre tre persone insieme a lui: un ragazzo alto e biondo, con la coda di cavallo e gli occhiali, una ragazza con il caschetto corvino e un fermaglio a forma di farfalla e la ragazza che aveva notato in classe.

Stavolta Ranpo si prese qualche istante per osservarla. Aveva i capelli in disordine e dal modo in cui trascinava svogliatamente i piedi, dalla posizione curva in cui camminava e dalla profondità delle sue occhiaie si sarebbe detto che non dormiva da giorni. Non indossava la giacca marroncina dell'uniforme della scuola, ma sopra la camicia aveva un cardigan beige di parecchie taglie più grande. Portava la cravatta lenta, appesa al collo come una collana, esattamente come Ranpo.

Portava una borsa a tracolla quasi totalmente ricoperta di spille, la maggior parte dell'anime Death note. Indossava anche un paio di stivali bianchi al ginocchio, i più lucidi che Ranpo avesse mai visto, con le stringhe rosse.

Camminava leggermente più distante dai suoi amici, quasi volesse far credere di non essere con loro purché gli studenti non la fissassero. Infatti, al loro passaggio molte teste si voltarono e qualcuno prese a bisbigliare chissà cosa con i suoi compagni.

"Anche gli altri tre fanno parte del comitato studentesco?" chiese Ranpo a Poe e Mushitarou.

"Oh ma certo" rispose subito Mushitarou come se non avesse aspettato altro che Ranpo gli facesse quella domanda. "Ti presento i quattro studenti al top della Sendagaya, l'élite dell'élite, la cima della piramide" disse con un tono sprezzante.

"Hanno praticamente rifondato il comitato dopo che l'ultimo presidente si è suicidato. Loro sono il meglio del meglio" continuò Poe con una sincera ammirazione e gli occhi che gli scintillavano, anche se era difficile dirlo sotto tutta quella zazzera di capelli.

"Il ragazzo biondo con gli occhiali si chiama Kunikida Doppo: è il vice-presidente. Suo padre è un pezzo grosso del governo e probabilmente uscito di qui non gli ci vorrà molto per diventare il prossimo Primo Ministro del Giappone" disse indicando a Ranpo i ragazzi del comitato, che si erano seduti al tavolo più grande al centro della stanza. Sembrava riservato a loro, perchè nonostante tutti i posti liberi gli studenti gli passavano davanti senza neanche guardarlo.

The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora