throbbing hearts and blank minds

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(Y/n) aveva sempre pensato che ci fosse qualcosa di affascinante nell'essere sveglia mentre il resto del mondo dormiva.

Stare seduti sulle comode poltroncine della sala comune del campus di un'università decifrando un'enigma vecchio due secoli alla luce soffusa delle lampade non faceva eccezione.

O meglio, non l'avrebbe fatta se l'atmosfera non fosse stata pesante quanto un'incudine.

Chuuya e Ranpo erano seduti uno di fronte all'altro, tutti e due fissavano il pavimento con sguardo vacuo.

(Y/n) gettava occhiate prima uno e poi all'altro, chiedendosi cosa avrebbe dovuto dire.

Non poteva fare a meno di sentirsi un po' in colpa. Tutto quello era successo perchè lei aveva deciso di lasciarli da soli e in primo luogo perchè entrambi avevano paura di essere messi da parte.

Ma cosa poteva fare di più (Y/n) per fargli capire che non sarebbe successo, oltre a coinvolgerli nella caccia al tesoro?

Ah i maschi, pensò ironicamente con un sospiro.

Spostò lo sguardo sul tavolino che li separava tutti e tre. Sopra c'erano il quadro, la cornice e la tela con il vaso di girasoli separati e accantonati da una parte, la pergamena che avevano trovato nelle grotte della Laguna dei Cristalli e un altro foglio.

Anche quello era giallastro e aveva l'aria di stare per sbriciolarsi da un momento all'altro. Vi era disegnata con inchiostro sbiadito l'immagine di una tartaruga marina, di quelle che vivevano da sempre al largo dell'isola e che il Laboratorio di Ricerca Biologica aveva dichiarato specie protetta da qualche tempo.

Ovviamente, come per il campo di girasoli, (Y/n) aveva capito subito che non si trattava davvero della spiaggia delle tartarughe. Era un'altra allusione metaforica e (Y/n) aveva anche già una mezza idea a cosa.

Il vero problema erano Ranpo e Chuuya.

Non voleva andare avanti con la caccia al tesoro se poi l'umore che regnava era quello.

I misteri, gli enigmi e gli omicidi erano tutte cose per cui emozionarsi! Beh, tranne se si era la persona morta naturalmente.

Invece quei due sembravano essersi messi d'accordo per rovinarle la gita.

In quello stato avrebbe preferito addirittura farsi accompagnare da Mushitarou.

Poi le venne un'idea.

Fu talmente improvvisa che prima di svilupparla del tutto controllò se Ranpo o Chuuya si erano accorti dell'eccitazione che era baluginata per un secondo sul suo viso. Ma erano tutti e due troppo immersi nei loro pensieri per poterlo fare, quindi tornò a concentrarsi su quell'idea.

Era rischioso persino per lei. Se l'avesse raccontata a Kunikida probabilmente sarebbe svenuto.

Ma se voleva aggiustare le cose, non c'era altro modo. Quel piano era a prova di fallimento. Era sicura che alla fine tutto si sarebbe sistemato tra quei due.

Certo, con ogni probabilità si sarebbero arrabbiati a morte con lei, ma era un prezzo che era disposta a pagare per riavere sia il solito Chuuya che il solito Ranpo indietro.

Così, senza preavviso si alzò, raccolse tutte le cose sul tavolino e disse "Sto morendo di sonno, torno in stanza"

"Cosa? E l'indizio? E lo spuntino di... delle due di notte? Guarda che non mi hai ancora insegnato ad aprire i distributori" protestò Ranpo un po' deluso.

"Chiedi a Chuuya. Anche lui ci riesce con un po' di pazienza" rispose (Y/n) con un piccolo sorriso "Per quanto riguarda l'indizio, possiamo sempre pensarci domani. In fondo è solo il primo giorno a Yakushima"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 23 ⏰

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The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora