the crystal lagoon

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Il pomeriggio di Chuuya non era stato dei migliori. Dazai aveva cercato di suicidarsi e lui si era dovuto arrampicare su un maledettissimo albero per riprendere il cappello della Professoressa Kouyou, ma a parte quello non era successo molto altro.

Chuuya aveva mandato quel messaggio a (Y/n) un'ora prima dell'effettiva partenza sperando che lei se ne ricordasse e tornasse al campus dall'Università Sendagaya, ma a quanto pare era così poco interessata a quella gita che non si era nemmeno disturbata di smascherare la sua strategia.

Chuuya dubitava persino che si ricordasse gli orari e le attività del programma, o che almeno le avesse lette.

Ma in fondo era di (Y/n) che stava parlando, non era certo una novità che non fosse minimamente interessata a qualcosa che riguardava la scuola.

La novità era che adesso aveva una scusa per potersene estraniare completamente.

E non era il tesoro di Miura. Non era la prima volta che (Y/n) voleva indagare un un qualche mistero antico o apparentemente irrisolvibile. Ma di solito la accompagnava Chuuya, il quale si assicurava che non si facesse arrestare e che tornasse in tempo per il resto degli impegni di cui a lei non fregava niente, ma che secondo lui erano comunque importanti.

No, il problema era Ranpo. La persona meno responsabile sulla faccia della terra.

Non aveva per niente una buona influenza su (Y/n), a detta di Chuuya. Bastava vedere com'era finita con il caso del Fantasma della Sendagaya. (Y/n) sull'aereo gli aveva raccontato della storia del comitato studentesco di quarant'anni fa visto che i suoi padri non c'entravano nulla. La ragazza poteva anche credere di stare bene, ma Chuuya aveva capito che quella faccenda l'aveva segnata profondamente.

E Ranpo invece? Era pronto a scommettere che lui non aveva nemmeno considerato come si sentisse (Y/n).

Era quasi come la volta in cui Dazai era entrato nel comitato studentesco. Ma Chuuya non avrebbe lasciato che le cose si ripetessero. Non avrebbe lasciato che (Y/n) rimanesse delusa di nuovo.

Perciò, se non c'era modo di convincerla a rinunciare alla caccia al tesoro per godersi una gita tranquilla con loro, avrebbe trovato un'altra via.

Quando tornarono al campus quella sera trovarono (Y/n) nella camera che Ranpo condivideva con Mushitarou e Poe.

Il ragazzo ne ne stava seduto ai piedi del letto circondato da pacchetti di patatine a giocare col suo cellulare. (Y/n) alle sue spalle era sdraiata a pancia in giù con la faccia sepolta nel cuscino.

"Oh, ragazzi finalmente" li salutò Ranpo quando Chuuya, Kunikida, Dazai, Yosano, Poe e Mushitarou entrarono nella stanza. "Tirare fuori Atsushi-kun dall'incavo di quell'albero ha richiesto più tempo del previsto suppongo"

"Ma come- Ah, lasciamo perdere" borbottò Chuuya.

"Voi dove siete stati tutto il giorno? I professori erano molto adirati della vostra assenza" disse Kunikida raddrizzandosi gli occhiali.

"In realtà non se ne sono nemmeno accorti" disse Yosano con un sorrisetto.

"In giro per l'isola" rispose solo Ranpo.

Dazai si allargò in un sorriso malizioso "E 'in giro per l'isola' è un codice per dire 'abbiamo aspettato che voi ve ne andaste per avere i dormitori liberi e s-"

Chuuya lo zittì con un colpo alla testa.

"Che ha (Y/n)-san?"

"La marea è troppo lenta" rispose Ranpo.

"Cosa?" domandò Chuuya aggrottando la fronte.

Stavolta fu (Y/n) a rispondere con un lamento soffocato. Girò la testa di lato e disse "Perchè la stramaledettissima marea ci mette così tanto ad abbassarsi??"

The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora