betrayals have short legs

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Farsi dare un passaggio da Twain non era stata l'idea più geniale che Ranpo e (Y/n) avevano avuto.

"Mi avete proprio stupito prima" disse il ragazzo dai capelli rossi prendendo una curva talmente larga che le ruote di destra si staccarono dall'asfalto.

"Ma davvero?" disse (Y/n) con voce acuta conficcando le unghie nel sedile

"Avevo sentito voci interessanti sugli studenti dell'Accademia" continuò Twain passando un semaforo rosso senza troppi problemi. "Certo non mi aspettavo una tale perspicacia, ma ero sicuro che ci sarebbe stato qualcuno interessato alla storia di Miura. Non vi chiederò nemmeno come avete capito tutte quelle cose, sono certo che se anche me lo spiegaste non lo capirei"

Twain svoltò un altro incrocio a 90 chilometri orari e abbassò il finestro insisprando l'aria del mare.

"Sapete, io al contrario di John non sono mai stato all'Accademia. È tosta studiare lì? So che è una delle scuole migliori del Giappone" continuò.

"Nah" mugugnò Ranpo reprimendo l'istinto di vomitare "Ma è di una noia mortale come qualunque altra scuola sulla faccia del pianeta"

"Immagino che sia così per due come voi" ridacchiò Twain sterzando all'ultimo secondo per non investire un uomo anziano che attraversava la strada. "Ma anche studiare è importante. Guardate me: ho mollato la scuola dopo il liceo per entrare nell'esercito e ora mi ritrovo incastrato in questo lavoro. Non che mi lamenti, Fitzgerald paga bene, ma sono sicuro che se fossi andato al college le cose sarebbero andate diversamente"

Sentirono un forte TUD! e l'auto sobbalzò.

"Oh accidenti. Spero non fosse il cane di qualcuno" rise Twain come se gli capitasse spesso.

"E ditemi, Fyodor Dostoyevsky è malato? Per questo non è venuto in gita?" chiese poi.

Ranpo e (Y/n) si scambiarono un'occhiata interrogativa.

"No... Lui è in una classe diversa" rispose cautamente la ragazza "Perchè credevi sarebbe venuto?"

"Davvero?" fece Twain sorpreso "Qualche tempo fa, verso dicembre, è venuto qui e ha incontrato Fitzgerald di persona. Non so il perchè o cosa si siano detti, ma ho pensato riguardasse questa gita. E ora scopro che la sua classe non è nemmeno venuta, strano vero?"

Ranpo e (Y/n) si scambiarono un altro sguardo sospettoso.

"Comunque, siamo arrivati" esclamò Twain parcheggiando di traverso con le ruote anteriori sul marciapiede.

Ranpo e (Y/n) scesero dall'auto frastornati e osservarono il grande edificio color crema appena prima della spiaggia, con la bandiera del giappone che sventolava da uno dei balconi.

"La caserma della polizia marittima di Yakushima. Se è la registrazione del ritrovamento della Principessa Nobuko che state cercando, allora questo è il posto giusto. Sono loro che si occupano di ogni ritrovamento in mare" disse Twain.

"Per vostra fortuna, io e l'ispettore Sawamura siamo vecchi amici. Non sapete quante volte mi ha fermato per guida spericolata prima di scoprire chi c'era nella mia auto"

"Perfetto allora, che stiamo aspettando?" disse (Y/n) cominciando a salire gli scalini di pietra davanti all'ingresso.

"Twain, piccolo bastardo!" esclamò allegramente un uomo nerboruto e dagli occhi piccoli quando entrarono nella stazione di polizia.

"Sawamura-san! È un po' che non ci vediamo. Mi sembra dimagrito" rispose Twain palesemente ironico.

L'ispettore Sawamura rise di gusto. "Sei sempre il solito. Che ci fai qui? Fai il babysitter adesso?"

The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora