"Allora Kunikida-kun" esordì il detective sedendosi davanti al ragazzo occhialuto ancora in pigiama "Dove sono Ranpo-kun e (L/n)-kun?"
Kunikida aveva la schiena dritta e le braccia incrocoate al petto, lo sguardo impassibile fisso sull'uomo. "Mi creda detective, se lo sapessi glielo direi. Così li portreste qui e tutto questo grande malinteso si chiarirebbe"
"Dici che tutto questo è un malinteso, eh?" chiese il detective beffardo "Allora come spieghi il dito mozzato dell'uomo morto di sette giorni fa nel frigo della sala del comitato? Anche quello è un malinteso? 'Non è come sembra' scommetto. E che mi dici delle chiavi della sua auto? O del suo berretto? Anche questi sono malintesi?"
Kunikida serrò la mascella. Quella faccenda poteva finire davvero male. Mentire alla polizia era un reato e l'avevano già accusato di occultamento di prove, ostacolo alla giustizia e possibile complicità.
Inoltre suo padre non sarebbe arrivato da Tokyo con il suo avvocato prima di un paio d'ore.
In normali circostanze non avrebbe mentito alla polizia così spudoratamente, ma in quel momento una legge e una giustizia che erano sempre state i suoi ideali lo stavano soffocando di ignoranza.
Era semplicemente impossibile che (Y/n) e Ranpo fossero gli assassini, che avessero creato tutta quella messa in scena perchè si annoiavano o perchè volevano dare sfoggio delle loro abilità.
Non perchè non ne fossero capaci per principi morali o chissà che. Ma perchè se fossero stati davvero colpevoli non avrebbero mai fatto un errore così stupido, come lasciare tutte le prove in bella vista nella sala del comitato.
Perciò disse "Fino a stamattina non c'erano. È ovvio che qualcuno li ha messi lì per scaricare la colpa su di loro"
"Ma davvero? E chi lo avrebbe fatto?"
Kunikida aggrottò la fronte e si sporse sul tavolo "Detective, trovare l'assassino non è il mio compito, ma il suo"
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"Yosano-kun" disse il detective "Tu e (L/n)-kun vi conoscete da molto tempo, è esatto?"
Yosano, con la postura più scomposta di cui fosse capace e il mento appoggiato sulla mano, aggrottò la fronte. "Certo"
"Direbbe che la sua amica abbia mai ostentato comportamenti... violenti?" continuò il detective.
Yosano emise uno sbuffo divertito. "Detective mi ascolti bene. (Y/n) finge di avere l'asma ogni anno solo per farsi rinnovare l'esenzione da educazione fisica e dorme massimo cinque ore ogni notte. In più si nutre solo con bibite energetiche e cioccolato. Se anche avesse una natura violenta, non avrebbe mai la forza fisica per ostentarla" disse con il tono più sprezzante che le uscisse rimarcando l'ultima parola.
Il detective le lanciò uno sguardo truce. "E che mi dici di Ranpo-kun?"
"L'unico modo in cui potrebbe ferire qualcuno è facendolo sentire immensamente stupido" rispose Yosano.
Il detective si prese la radice del naso con due dita. "Yosano-kun, dove sono? So che lo sai"
Yosano si morse l'interno della guancia. Non l'avrebbe mai ammesso, ma quando il messaggio di (Y/n) l'aveva svegliata all'una di notte si era spaventata tantissimo. L'aveva riletto così tante volte per vedere se (Y/n) le avesse lasciato qualche indizio nascosto che l'aveva imparato a memoria.
Non aveva trovato niente, perciò aveva cancellato il messaggio e, dopo aver recuperato i cellulari di Ranpo e (Y/n) dalla sua cassetta delle lettere, l'aveva fatto anche da quello dell'amica. Non sapeva se la polizia di Miyama avesse la tecnologia necessaria per recuperare i messaggi cancellati, ma l'aveva fatto per sicurezza.
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The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. Reader
Fanfic...🫀🧸🍪 - academic rivals to lovers (Highschool AU) !contiene spoiler del manga (anche se trasposti in contesti del tutto diversi, ma comunque...)!