The game is on || Ranpo Edogawa x Fem. Reader

carrying the sky on your shoulders

(Y/n) non si era mai sentita tanto in imbarazzo in vita sua. Non perchè era stata beccata a frugare nel computer del preside dal preside, ma perchè era stata beccata.

Non era mai successo fino a quel momento.

Dopo averla passata liscia così tante volte, si disse che prima o poi sarebbe dovuto succedere. Ma avrebbe comunque preferito che non fosse successo dopo che si era atteggiata nel fare il profilo psicologico della stessa persona che l'aveva beccata.

In più il preside aveva detto a Ranpo e Dazai di aspettare fuori e l'aveva fatta sedere da sola davanti alla scrivania. Non sapeva se signifcasse che era davvero nei guai, ma era comunque imbarazzante oltre ogni modo.

Il suo primo pensiero andò a Kunikida. Anche se il preside l'avesse sollevata dal suo incarico di presidentessa del comitato studentesco e l'avesse messa in punizione, ammettere che Kunikida aveva ragione sarebbe stata sicuramente la parte peggiore.

Mori incrociò le dita davanti al viso e la guardò un sorriso malizioso teribilmente simile a quello di Dazai.

"Allora (L/n)-kun" esordì "perchè non mi dici cosa stava succedendo qui?"

"Beh, frugavamo nel suo computer... cioè, frugavo. Frugavo, io. È stata una mia idea, ho costretto io Dazai e Ranpo-san ad aiutarmi"

Mori ridacchiò in modo inquietante. "Sincerità e lealtà. Sono due ottime qualità in una giovane ragazza"

"Quello che stavamo facendo era comunque ovvio, perciò mentire non aveva senso..." disse (Y/n) mentre la sua voce si spegneva in un pigolio.

"Hai ragione. Quindi perchè non mi dici esattamente cos'è che cercavi?" continuò il preside sorridendo un po' di meno.

"Beh... questa è un'informazione un po' meno ovvia, quindi perchè me l'ha chiesta se sa che mentirei comunque?"

"Perchè volevo darti l'occasione di dire la verità da sola" rispose Mori. Poi sciolse le dita e appoggiò la schiena alla sedia. "(L/n)-kun, so bene che le voci sul ritorno del Fantasma della Sendagaya non sono solo voci. E so anche che tu e Ranpo-kun state giocando a fare i detective. Ma questo non è un gioco"

(Y/n) avrebbe voluto rispondere che in realtà lo era eccome, ma visto che ormai era sparita ogni traccia di sorriso dalla faccia del preside decise di tacere.

"Al contrario di quanto dovrò dire ai vostri genitori tra qualche minuto, in mezzo a noi si nasconde un assassino il cui bersaglio è questa instiuzione" continuò Mori. "Quella in cui state ficcando il naso è una faccenda pericolosa. Nulla che dei bambini, per quando brillanti, possano comprendere"

"Sai, ammiro molto la creatività dei giovani. Sono perfettamente cosciente che indipendentemente da cosa io dica o faccia, voi trovereste comunque un modo per continuare a indagare. Perciò voglio solo avvisarti di stare attenti" il preside sollevò un angolo della bocca. "Conosco tuo padre e il padre di Ranpo-kun da molto tempo. Sarebbe davvero spiacevole se dovessi essere io a portargli la notizia che vi sia successo qualcosa di terribile"

(Y/n) deglutì. Se il Fantasma della Sendagaya avesse saputo minacciare come il preside Mori, era sicura che non sarebbe dovuto arrivare a uccidere. Gli studenti avrebbero annullato lo spettacolo dopo la prima lettera.

"Mori-sensei, potrei farle una domanda?" disse (Y/n) con tutto il coraggio che riuscì a racimolare.

"Chiedi pure"

"Se lei è a conoscenza della lettera e del ritorno del Fantasma... perchè non ha annullato lo spettacolo di Gogol?"

Il preside la fissò impassibile per un sitante prima di rispondere. "Suvvia, (L/n)-kun. Sappiamo entrambi che un insulso spettacolino scolastico non può valere tanto disturbo. È solo un mezzo per arrivare a un fine molto più grande. Cancellarlo non servirà a nulla se non a rendere le azioni del Fantasma più difficili da prevedere. In fondo, quando il timer di una bomba ben costruita è già partito, non si può sperare di riuscire a disinnescarla, ma solo di ripararsi dall'esplosione"