Faith's POV.
Eravamo ufficialmente tornati insieme.
Passammo giorni interi a guardare film sul divano come una coppia di anziani e non mancavano sicuramente le mattine al mare e i pomeriggi in skate.
Il mio compleanno era praticamente arrivato.
Mancavano esattamente due ore e ventisei minuti alla mezzanotte e l'emozione iniziava a farsi sentire.
Il mio diciottesimo, quel compleanno che bramavo da anni era finalmente arrivato.
Non dormivo da un giorno esatto tanta era l'agitazione.
Noah, invece, russava beatamente tra le mie coperte bordeaux.Ammiravo spesso il suo viso, aveva un'espressione sempre corrucciata che lo rendeva nervoso anche nel sonno.
Quando però accarezzavo le sue guance rosee dove un accenno di barba iniziava a crescere, i suoi muscoli sembravano rilassarsi visibilmente.
Quella settimana passata insieme fu una delle più felici di tutta la mia vita.
Mi sentivo finalmente amata, questa volta per davvero però.
Noah aveva quella capacita di farmi sentire la persona più bella del mondo anche con un solo sguardo, sapeva accarezzarmi e aiutarmi anche quando non chiedevo nulla. Semplicemente mi capiva.La comprensione era una cosa che non avevo mai ricevuto, né dai miei genitori né da nessun altro. L'unica persona in grado di comprendere veramente tutto era stata Alyssa, ma da quasi due settimane non avevo notizie di lei.
Non mi aveva chiamata neanche una volta, non aveva risposto ai miei messaggi e sembrava che a nessuno importasse davvero di lei.
Chiamai Megan quella sera, non sentivo da un po' anche lei, e fortunatamente rispose all'istante alla mia chiamata.«Bonsoir raggio di sole, come stai oggi?» chiesi euforica all'idea di Megan che teneva un neonato tra le braccia.
«Ciao, Faith» rispose tossicchiando, lasciandomi perplessa.
«Potrei stare meglio in effetti. Ho un po' di tosse e la temperatura non fa altro che salire e poi scendere di colpo. Tu invece?».«Hai chiamato il medico? Ti ha dato qualcosa da prendere?» incrociai le gambe stringendomi il ginocchio visibilmente preoccupata all'idea che potesse succedere qualcosa a Megan o al piccoletto che teneva in pancia.
«Oh sì, l'ho chiamato» sentii borbottare qualcosa in lontananza e Megan ridacchiò.
«Giusto, l'ha chiamato Jason. Mi ha detto che non ho nulla di cui preoccuparmi, è un semplice raffreddore. Sto seguendo una cura e devo dire che sto già molto meglio» aggiunse.
Sospirai sollevata, salutando anche Jason.«Suppongo quindi che stasera non ci sarete, giusto?» giocherellai con la coperta, arrotolandola attorno al dito.
«Non credo, Faith. Il dottore mi ha raccomandato di stare a letto fin quando non sarò completamente guarita» disse sospirando prima di cedere il cellulare a Jason.
«Io verrei volentieri, ma non me la sento affatto di lasciarla qui da sola. Mi...mi dispiace Faith» mormorò triste, facendo rattristare anche me.
«No non fa nulla ragazzi, è nettamente più importante la salute di Megan e del bambino o della bambina. Non fatevi assolutamente problemi, ci saranno sicuramente altre occasioni per bere e divertirci» finsi un tono allegro, prima di salutarli e chiamare Cameron.
«Cam! Come stai? È da tantissimo che non ci sentiamo» brontolai sedendomi sul letto in posizioni improbabili.
«Sta succedendo un casino qui, Faith. Papà ha scoperto tutto e io... se Lucas non fosse qui probabilmente avrei già dato di matto» disse stanco sull'orlo di una crisi di pianto.
«Vuoi parlarne, Cam? Perché non mi hai chiamata prima?» dissi tornando seduta, mangiucchiandomi le unghie.
Cameron mi raccontò per filo e per segno ogni evento che l'aveva scombussolato e che aveva portato il padre a scoprire la sua relazione.
Mi disse che mentre passavano per il parco, un luogo che il padre disprezzava già da quando Cameron era piccolino, intravide distrattamente gli occhi di una donna sulla quarantina con dei lunghi capelli biondi puntati su di loro.
Lucas suppose si trattasse di una russa, probabilmente per i toni chiari degli occhi e della pelle.
Non diedero tanta importanza al modo in cui li guardava, ma non potevano aspettarsi che quella signora fosse la nuova compagna del padre di Cameron.

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Everything you don't know.
RomanceLa vita di Faith, un'adolescente riservata dagli occhi chiari come il ghiaccio che prova a superare i suoi traumi causati da un'infanzia turbolenta e da genitori completamente assenti, viene sconvolta da uno sconosciuto dal buon profumo ad un ballo...