Faith's POV.
Tra baci, carezze, litigi e parole non dette, eravamo arrivati a dicembre.
Come regalo dei quattro mesi trascorsi insieme, avevo deciso di prendere io le redini.
Volevo restituire a Noah tutti quelli che lui aveva fatto a me fino a quel momento, così avevo preso due biglietti per Parigi.
Era un po' di tempo che pensavamo di partire e con il senno di poi, non avevamo mai concluso nulla.
Così mi impuntai, trovai due maledetti biglietti e glieli regalai.
Fu felice, gli luccicarono gli occhi quando aprii la busta argentata che avevo scelto.
Mi sollevò dal pavimento e mi fece roteare per aria reggendomi ben stretta per i fianchi, come se temesse di vedermi cadere.E poi arrivò Natale.
Decorammo la casa nel migliore dei modi, sistemammo un albero altissimo in salone e lo riempimmo di palline verdi e rosse, poi le luci e i nastri colorati.
Amavo il Natale, ma non avevo mai avuto l'occasione di festeggiarlo come avrei voluto.
Quello era l'anno buono, mi ripetevo.
E, per certi versi, fu davvero così.Quello scorbutico e antipatico di Felix mi aveva invitata a trascorrere il Natale in compagnia della sua allegra famigliola.
Vieni, ti divertirai! Disse Paige.
Ma non credevo assolutamente che fosse stata un'idea di Felix quella di invitarmi, pensavo invece fosse stata mia sorella a chiederglielo.
Volevo conoscerlo davvero, Felix, ma da quando avevo scoperto certe cose su di lui preferivo evitare qualsiasi tipo di incontro.Per esempio, più di una volta era capitato che Paige mi chiamasse in lacrime perché lui era sparito.
Così, tutto ad un tratto, lui faceva puff! ed era impossibile rintracciarlo.
Perciò, decisi di rimanere a casa la notte di Natale.
Era una festa davvero speciale per me e non volevo sprecare la mia occasione di passare quella serata con lui.
E allora preparammo un cenone con i fiocchi. Insegnai a quel colosso di un metro e ottantasei come fare il pollo della nonna, una ricetta speciale che nessuno aveva mai assaggiato oltre me e mia sorella.
Poi un sacco di dolci.
C'erano torte, muffin, biscotti e persino il gelato. Ci divertimmo, quella sera.Io e Noah ci vestimmo abbinati, entrambi con un maglione rosso e i pantaloncini bianchi.
E allora vi chiederete: ma come? I pantaloncini in pieno inverno?
Sì, io e Noah avevamo alzato i riscaldamenti e in casa mia si sudava.
Stavamo talmente tanto al caldo che ad un tratto i vestiti sembravano non servirci più.
Così ce ne sbarazzammo velocemente.
Mangiammo veloce, come se temessimo che quell'attimo sfuggisse alla forza corrosiva del tempo, come se avessimo paura di non poter provare più ciò che provavamo in quel momento.Si sedette sulla poltrona, mi costrinse a sedermi sulle sue gambe.
Mi spogliò, mi baciò delicatamente il collo e poi perse la testa.
Quando ci rivestimmo, scartammo i regali.
In realtà, ad essere sincera, non mi erano mai piaciuti i regali. Mi mettevano in soggezione.
Però quelli di Noah li aprivo sempre con piacere, senza strappare la carta.
Il suo regalo era un violino nuovo di zecca, bianco con le rifiniture nere. Splendido, mai ricevuto regalo più bello.
Lo abbracciai e lo ringraziai, poi aprì il suo regalo.
Apparentemente, tutto quello che c'era dentro una busta bianca era a sua volta una bustina, questa volta dorata.
Essa conteneva poi all'interno un bigliettino con le seguenti informazioni:"Siamo lieti di dichiarare che una stella della Costellazione dell'Aquila appartiene adesso al signor Scott.
Con il gentile affetto della signorina Evans."Noah inizialmente non comprese appieno quelle parole, così afferrai la sua mano e lo accompagnai in giardino.
Indicai una stella, una in particolare, poi lo guardai.«Vedi quella stella? Fa parte della costellazione dell'Aquila, è la costellazione che rappresenta l'amore. Adesso, quella stella è tua» accennai un sorriso, notando i suoi occhi luccicare.
Amavo le stelle, mi avevano accompagnata durante tutta l'infanzia, nei momenti brutti e in quelli belli.
Averne regalata una a Noah significava davvero tanto per me e sperai lui riuscisse a comprenderlo.
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Everything you don't know.
RomantikLa vita di Faith, un'adolescente riservata dagli occhi chiari come il ghiaccio che prova a superare i suoi traumi causati da un'infanzia turbolenta e da genitori completamente assenti, viene sconvolta da uno sconosciuto dal buon profumo ad un ballo...