Crossed wire

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È una voce femminile a rispondermi, una ragazza. I miei occhi sono lucidi, mi scende una lacrima e senza accorgermene sto scappando via di corsa.
Alle mie spalle sento la voce di Giacomo chiamarmi dal balcone
《Lucre aspetta! Dove stai andando?》mi urla, ma io lo ignoro e continuo a correre, mentre mi asciugo le lacrime che continuano a scendere.
Giro in un piccolo vicolo e smetto di correre, non ho più fiato e le giornate si stanno scaldando quindi inizio a sudare. Finalmente primavera. Non ne potevo più dell'inverno, della pioggia e del freddo.

Accendo il telefono e vedo 5 chiamate da Giacomo e 22 messaggi tra Giacomo e Alice. Decido di ignorarli e metto il telefono in silenzioso mentre mi dirigo verso casa.

Passando davanti casa di Pietro provo un rimorso e un senso di nostalgia che mi fa scendere l'ennesima lacrima, ma me ne vado cercando di non pensare. Prima di tornare a casa mi fermo a casa di Alice che per fortuna abita a 5 minuti a piedi.
Non so se suonare o andare avanti verso casa ma quando la vedo al muro che bacia Olmo, sorrido e vado verso casa.

Alice e Olmo al muro, come Pietro e Virginia in discoteca. Sono due mesi che non parlo con il mio migliore amico e mi manca ogni giorno di più, ma non riesco a perdonarlo dopo quello che ha fatto. Sarà terribile passare il mio compleanno, tra meno di un mese senza di lui, sarebbe il primo.

Arrivata a casa saluto mia mamma con un veloce bacio sulla guancia e mi chiudo in camera mia. Per fortuna è indaffarata in cucina quindi non mi disturberà per un po'.
Cerco in tutto il disordine che c'è in camera mia le mie amate cuffie, infilo quella sinistra e metto la canzone "Apologize" degli One Republic. Penso sia la canzone ideale per descrivere me e Pietro.
Ma tutto mi ricorda Pietro. Dalle canzoni ai peluche che ho sul letto, dai libri di scuola ai film ai libri... tutto.

Riaccendo il telefono e mi collego al wi-fi ma subito vengo invasa da 56 messaggi di cui 49 da Giacomo. Li leggo e tutti mi chiedono perché sono scappata e si scusano per quella voce femminile. Leggo con attenzione l'ultimo che è più lungo.

《Piccola dai... perché sei scappata? Non è la mia ragazza quella che ti ha risposto al citofono. Quando leggi questi messaggi richiamami che ti spiego. Ma non prendertela. Non è niente di quello che pensi tranquilla. Ci sei solo tu. Aspetto una tua chiamata. Ti amo♡》

Decido prima di leggere i messaggi di Ali, che come al solito parlano dei suoi fangirlamenti estremi, poi chiamo Giacomo.
《Finalmente! Pensavo avrei dovuto aspettare fino a lunedì》dice
《Allora? Chi era quella?》chiedo
《Piccola lo sai che amo solo te. Quella era mia cugina. Si chiama Alessandra e ha la nostra stessa età. Non avrei dovuto far rispondere lei. 》mi spiega e provo un sollievo enorme. Mi sono liberata di un peso.
《Ma che ci facevi lì sotto? Non dovevamo vederci alle 5?》
《Volevo farti una sorpresa.》rispondo con tono dolce.
《Allora la prossima volta rispondo solo io》
《Bravo》e scoppiamo a ridere entrambi
《Io vado ciao piccola, ti amo》
《Anch'io. A lunedì.》
《A lunedì》e chiudiamo la telefonata.

***

Lunedì entro a scuola e Giac mi sta aspettando davanti alla porta. Appena mi vede viene verso di me e mi saluta con un bacio a stampo. Ricambio e vado in bagno prima che la prof di chimica entri in classe.

In bagno mi aspetta una brutta sorpresa.

Pietro e Virginia stanno pomiciando di gusto attaccati al termosifone. Dico io ma andare da qualche parte fuori vi faceva schifo?! E spero tanto che li becchino tutti e due nel bagno delle ragazze e gli venga messo un rapporto.

Quando Pietro mi vede si stacca da Virgina, che si gira verso di me e mi guarda con un'espressione quasi schifata. Virginia se ne va mentre Pietro cerca di parlarmi ma non gli do tempo che esco e me ne vado. Avrei tanto voluto parlargli, come da quando siamo nati fino a qualche mese fa...
Torno in classe, ma Ali non c'è. Fantastico! Iniziamo bene la giornata...
Pietro si siede accanto a me, ma come al solito non mi rivolge la parola.

La sfortuna di oggi vuole che lui non abbia il libro di chimica quindi dovrò condividerlo con lui. Si avvicina verso di me con la sedia fino a far sfiorare le nostre braccia.
Lo guardo di sfuggita e fortunatamente non mi mi vede.

A ricreazione vado fuori con Giac e invece di baciarsi come al solito, si mette a parlare del mio conpleanno.
《Piccola cosa vorresti per il tuo compleanno?》mi chiede
《Voglio solo che tu ci sia per me》gli rispondo
《Quello lo farò sempre》mi dice e mi bacia.
《Va be ho capito sta a me inventarmi cosa farti》e mi sorride malizioso

La campanella suona e torniamo velocemente in classe prima che quella belva del prof di fisica ci metta 2 sul registro.

Siamo ad aprile. Si sente sempre di più la primavera e la fine della scuola è vicina così come il mio compleanno.

- SPAZIO AUTRICE
Pipooooooooool!!! Le visualizzazioni sono aumentate tantissimo nei ultimi due giorni! Grazie mille a tutti❤❤
Davvero siamo a quasi 200 visualizzazioni e sono solo 2 settimane che pubblico capitoli. *-*

Amo il mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora