Mom

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Apro gli occhi e guardo la sveglia, sono le 11.45. Ho dormito 4 ore, meglio che niente.

Mi alzo dal letto, apro le finestre e vedo che è una splendida giornata di sole.

Vado in cucina dove mamma è già impegnata con il suo mestiere di cuoca la domenica. È la mia eroina. Ha sempre fatto tutto da sola da quando papà se ne è andato di casa tre anni fa. Eravamo una famiglia felice mi ricordo, poi l'estate quando ero andata in vacanza da mia nonna papà se ne era andato di casa.
Non ne ho mai parlato con la mamma, né ha mai voluto parlarmene, ma mi va bene così, non voglio avere notizie di un padre che sparisce senza farsi più vedere né sentire per tre anni, né una lettera, un messaggio, un "buon compleanno" per la sua unica figlia. Niente di niente.

Faccio sparire questi brutti pensieri dalla mia mente e mi siedo a tavola per fare colazione.
《Oh no signorina, oggi niente colazione, al massimo spuntino perché ti aspetta un bijoux di pranzo.》mi interrompe
《Agli ordini》esclamo mettendomi in posizione da militare.

All'una scopro cos'è questo "bijoux di pranzo": pizza fatta in casa, una metà con salsiccia e provola, mentre l'altra margherita con prosciutto cotto e rucola.

Ti amo mamma!

Ci sediamo a tavola e inziamo a mangiare la nostra pizza.
《Allora?》chiede
《Allora cosa?》fingo di non capire mentre divoro la mia pizza.
《Come cosa? Ieri sera.》
《Ah si. È stato bellissimo, me la ricorderò sempre.》taglio corto
《Tutto qui? Mi dici che è stata stupenda senza dirmi cos'è successo?》mi rimprovera
《Oh dai mamma che palle》le rispondo scherzando
《Signorina le parole!》
《Non ho più tre anni mamma. Comunque scusa.》
《Dai raccontami voglio sapere anch'io.》mi implora.
《E va bene...》mi arrendo

Le racconto tutto quello che è successo ieri sera, dal ristorante, alla discoteca, la fontana, la panchina, il bosco e l'alba e rimane come incantata dalla mia storia.
Una di quelle storie che le ascolti e pensi che possano esistere solo nei libri di fiabe per bambini.

È letteralmente a bocca aperta, sarebbe da scatto fotografico. Mi copro il viso sia per la vergogna che per trattenere la risata nel vedere la sua espressione.
《Alla faccia, non pensavo che esistessero ancora queste notti! Pensavo steste tutti attaccati al telefono ora.》
《Davvero mamma? Ti ho raccontato tutto e tu mi fai questo commento?!》le dico seria
《Okok, deve essere stato bellissimo. Sai quanto mi piace Pietro e penso sia il ragazzo giusto per te, ma non rimanere fuori tutta la notte che mi fai tenere in ansia così!》

Solite stupide raccomandazioni da genitore. Chi vuole che ci sia in un paesino sperduto lontano da tutto e da tutti in mezzo alla campagna, con nemmeno mille abitanti!

Finiamo di mangiare, la aiuto a sparecchiare e mi chiudo in camera mia per "fare i compiti". Vale a dire ascoltare la musica, ballare, stare al telefono, tutto ciò con un libro aperto davanti.

Non esco fino a ora di cena, per poi richiudermi dentro appena ho finito il mio pasto.

Mi metto a leggere, o meglio rileggere per la centomilionesima volta il mio libro preferito "Harry Potter e i doni della morte". Adoro quella saga. Adoro la Rowling. Adoro i suoi libri. Adoro i film tratti dai suoi libri.

Sto leggendo una scena Romione (Ron Weasley ed Hermione Granger) che mi fa pensare tantissimo a me e Pietro, quindi mi addormento con questa scena impressa nella mente, mentre sorrido.

Amo il mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora