Breakfast

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Mi sveglio e sono ancora sdraiata sul divano. Ci metto un po' a ricordarmi cosa è successo ieri sera ma quando sento il divano caldo anche dove non ci sono io mi ricordo tutto. Sono stanchissima. Ieri sera siamo andati a letto all'una per finire di guardare il film e guardando l'orologio sopra il caminetto in salotto vedo che sono solo le 7.30. Mi sveglio presto anche quando non devo andatmre a scuola in questo periodo. Piena di verifiche e interrogazioni di fine anno quindi anche la domenica mi alzo molto presto.

I miei pensieri tornano a ieri sera
È stata una serata fantastica anche se penso che Ali se ne sia andata apposta per lasciarci soli io e Pietro.

Al pensiero mi scappa un sorriso involontariamente, che Pietro nota. Cavolo! Pensavo fosse andato via invece è ancora qui. Mi immagino le mie condizioni dato che Pietro fa una risatina ghignando in modo dolce.
《Perchè sorridi?》
《Ohh... niente...》rispondo distogliendo lo sguardo.
《Okaaay》dice anche se sa che sorridevo per qualcosa. 《Dai muoviti che ho preparato la colazione》
《C...che cosa? Non dovevi davvero》gli dico.
Pietro. Abbiamo dormito insieme. Si è svegliato e mi ha preparato la colazione.

Inizio a fantasticare una vita nel futuro dove noi siamo sposati, viviamo insieme innamorati... no cioè, NO! Siamo migliori amici, facciamo notte per guardare un film, dormiamo insieme e lui si sveglia a farmi la colazione! Nessun matrimonio né amore. Vero...?

《So che sei una donna. Ma ho detto di muoverti. Si raffredda》mi riporta sulla Terra e accenna ad un sorriso.

Mi alzo pigramente dal divano. Cavolo ho dormito solo 6 ore, invece delle mie 8.
Vado in bagno, accendo la luce e appena mi specchio quasi non mi riconosco e mi faccio paura. Capelli spettinati tipo la strega nel cartone di Mago Merlino, mega occhiaie, pigiama con le paperelle che mi rende alquanto infantile, ma è il mio preferito e il più comodo, praticamente non lo cambio mai.

Mi lavo il viso con l'acqua fredda per fare riprendere la circolazione a questo pallore.
Mi sistemo i capelli e li fermo con una crocchia veloce. Mi cambio e mi metto un paio di leggins neri, una felpa larga e un paio di calzini bianchi invece delle pantofole. In pratica potrei andare a letto vestita così ma le condizioni sono almeno decenti.
Prima di uscire decido di mettermi un filo di mascara, tanto per sembrare più presentabile.

Arrivo in cucina e trovo la tavola apparecchiata, con di tutto da mangiare.
O mio dio potrei ingozzarmi con gli occhi ma opto per un po' di contegno.
《Hai intezione di rimanere con quella faccia o vuoi sederti e mangiare?》mi chiede Pietro che evidentemente ha notato la mia faccia innamorata-di-cibo/allibita.

Mi siedo al mio solito posto alla sinistra del capotavola. Ha apperecchiato a questo posto, con la mia tazza e la mia tovaglietta preferita. Non ci credo sa veramente tutto di me.

Mi servo un bicchiere di succo di frutta che mi ricorda la primavera. Guardo fuori dalla finestra e per fortuna il sole è giaalto nel cielo e nonostante l'orario, la temperatura è gradevole.
《Mmh, chiamo Ali e le dico di andare al centro sportivo a fare una partita di tennis. Guarda che bel tempo!》esclamo mentre finisco il succo.
《Si lo dico anche agli altri. Ora vado che altrimenti mamma mi assilla, ci vediamo dopo》 e mi saluta con un dolce bacio sulla guancia mentre io finisco le sue uova strapazzate con la pancetta.
《A dopo》ricambio il bacio《e grazie per la colazione. Era ottima.》

Esce di casa proprio mentre torna mamma che quando le dico che Pietro è rimasto a dormire a casa e mi ha preparato la colazione, inizia a tartassarmi quasi peggio di Ali durante i suoi fangirlamenti estremi.

Mi dispiace lasciare mamma a casa da sola il pomeriggio quando non la vedo quasi mai ma al torneo di classe di tennis non posso mancare. Saranno anni che non prendo in mano la mia amata racchetta. Sarà dura convincere Ali dato che odia questo sport, ma visto che Olmo ci sarà uso questa arma e convinco Ali a venire.

Mi metto una canottiera bianca all'americana, un paio di leggings neri fino al ginocchio e le mie inseparabili Converse. Prendo la racchetta ed esco di casa.

Forse avrei fatto meglio a fare compagnia alla mamma...

- SPAZIO AUTRICE
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Penso che d'ora in poi aggiornerò ogni tre giorni invece di due perché con la scuola sono molto impegnata.

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