Dancing

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POV's Lucrezia
《Permesso》dice una voce entrando nella stanza.
La SUA voce.
《Vieni》lo saluto dolcemente facendogli cenno di sedersi accanto a me.
《Allora ho due notizie. Una bella e l'altra anche.》dice con un sorriso a trentadue denti.
《Spara》
《Uno. Domani ho l'ultimo ciclo di chemio e tra meno di due settimane mi dimettono. Due-》

Lo interrompo stringendolo forte tra le mie braccia.
《Luca te lo avevo detto che sarebbe finita》

Continuo ad abbracciarlo. Sono talmente felice per lui ma...
Ecco sono quasi 3 settimane che sono chiusa in queste quattro pareti tristi, 3 settimane che Pietro mi manca da morire.
Ma io e Luca ci siamo talmente avvicinati e credo di provare qualcosa per lui.

Dirglielo è fuori discussione, rischierei di perdere tutto quello che abbiamo creato in questi giorni e lo rimpiangerei a vita.

Solo che mi mancherà una volta fuori. Tanto.

《Allora?》mi interrompe dai miei pensieri.
《Scusa ero troppo contenta per te che non ti ho ascoltato.》mento.

Ero troppo impegnata a pensare a come mi mancherà.

《O Cristo perché devo ripeterlo.》fa un lungo sospiro prima di continuare. 《Sabato fanno una sorta di ballo dell'ospedale e... ecco... emh.. vorrei... i.... invitarti a venire con me.》

POV's Pietro
Sono tre fottute settimane che non parlo con Lucrezia e lei pensa che non la veda da tre settimane.

Io ci vado tutti i giorni all'ospedale e la vedo tutti i santi giorni con quel fottuto tizio pelato che mi fa mandare il cervello a puttane.
Diavolo ridono e scherzano tutto il tempo, e vedo come Lucrezia lo guarda neglio occhi.

Cazzo prima l'ha invitata alla festa e lei ha accettato, non ci posso credere, non credevo fossi così facile da scaricare per Lucrezia e sembra che lei l'abbia superata facilmente.

Non come me che passo giornate intere a deprimermi sul letto ad ascoltare musica.

Da quel giorno, quasi un mese fa, non ho mai fatto un sorriso, non sono uscito da nessuna parte e ho solo rimorsi e sensi di colpa che non riesco a colmare.

Andrò a quella festa, perché non può stare con quel fottuto Luca e avermi scaricato così.

***

Indosso la prima cosa che trovo nell'armadio per andare a quella festa del cazzo.
Mi faccio accompagnare all'ospedale da mia mamma con la scusa che io e Lucrezia avremmo passato la sera insieme, come se tra noi fosse tutto a posto.
Alle 20.40 sono in ospedale e in poco raggiungo la sala dove si tiene la festa.

Guardo tra tutti gli invitati ma non la trovo, fino a quando la vedo.
Sta entrando nella sala mano nella mano con quel tizio che mi fa ribollire il sangue nelle vene.
Indossa un vestito verde acqua traforato con una cinturina bianca all'altezza della vita, le sta da favola.
Ad un piede porta una ballerina bianca mentre all'altro deve tenere il tutore.
Cerco di non farmi vedere per tutta la serata anche se non riesco a guardarla divertirsi con quello là.

Ad un certo punto parte un lento mentre io sono seduto su una sedia a continuare a bere tè alla pesca e mangiare patatine.
Mi accorgo che la canzone è "All of me", la nostra canzone e quando mi volto per guardarla non posso credere ai miei occhi.

Le braccia di Lucre sono intorno al collo di Luca e i loro visi sono vicinissimi.
Faccio per alzarmi quando la distanza è diventata inesistente.
Un colpo di gelosia mi fa alzare da quella sedia e sbatterla violentemente contro il muro.

《Così mi hai rimpiazzato cazzo! Sei contenta ora! Ci siamo lasciati e vai subito con un'altra, troia!》

Oddio l'ho appena chiamata troia. Che cazzo mi passa per il cervello.
《Azzardati a chiamarla di nuovo come l'hai chiamata ora e te la vedi con me》mi minaccia Luca.
《Pietro cosa ci fai qui!》urla nel frattempo Lucrezia.

Non lo so nemmeno io guarda. Tanto sapevo come sarebbe andata a finire.
Giro le spalle e me vado da quella fottuta festa.
Vado sulla terrazza dell'ospedale e mi siedo in un punto dive vedo tutta la città.
Sento dei passi dietro di me, ma non mi volto, fino a quando Lu si siede accanto a me.
《Mi spieghi perché sei venuto?》dice senza guardarmi.
《Mi manchi Lucre. Sono venuto tutti i giorni in ospedale e saperti felice con quello stronzo mi faceva impazzire》
《Non è uno stronzo! Qua se c'è qualche stronzo sei tu chiaro?》mi urla in faccia.

Ti prego piccola scusami non ce la faccio più. Non ragiono quando sono incazzato, le vorrei dire, ma il mio cervello ragiona diversamente quando devo parlare.

Le prendo istintivamente il viso tra le mani e faccio combaciare le sue labbra con le mie, come se fossero state fatte apposta per stare insieme.

Si stacca dopo poco, accorgendosi che qualcuno ci sta guardando.

Luca.

-SPAZIO AUTRICE
Ulala qua le cose si fanno incasinate.

Come stati dolci pinguini? Si sono in fissa con i pinguini in questo periodo chissà perché vero @another_bibliophile?♡

Le vacanze sono quasi finite gn.
VOI CHE CLASSE DOVETE FREQUENTARE?
Voglio tornare al maaareee e in piscina. Penso che se abitassi vicino al mare andrei tipo a fare i compiti in spiaggia durante la scuola o fare il bagno a Natale o in qualsiasi altro giorno dell'anno perché il mare è la cosa che amo di più. Oltre ai pinguini.

Bene mi sto dilungando mentre sclero e a voi non ve ne frega niente quindi a presto.♡♡

Ps. Ho in serbo una sorpresina per tutti♡♡

Amo il mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora