POV's Lucrezia
《Che vuoi?》sputo acida
《Dio Lucre non sai quanto mi dispiace. Te lo giuro quella troia mi ha baciato e io la stavo allontanando.》mi dice tra i singhiozzi.Pietro cazzo non hai due anni e se non ti volevi far baciare non la facevi nemmeno avvicinare!
《So tutta la storia di te e Giacomo. Non so se mi fai più schifo perché ti facevi o perché non me lo hai detto》dico con la poca voce roca che ho.《Lo so. Mi dispiace. Non te l'ho detto perché sapevo che non saresti stata d'accordo.》
《Cazzo Pietro dovrei essere d'accordo sul fatto che ti canni. Ma hai il cervello vuoto tu!》dico cercando di alzare la voce.Non voglio litigare mi sento debole da quando è entrato nella stanza. Vorrei che Alice fosse qua con me ora.
《Lo so. Scusa.》dice con gli occhi bassi.
E conoscendolo so che gli importa solo del fatto che l'ho visto mentre baciava quella specie di spogliarellista.《Pietro mi trovo qua dentro, con una gamba rotta, la testa che mi fa male tanto da non riuscire a dormire più di un'ora la notte, dopo 7 ore a farmi visite e controlli per il mio cervello e tu vieni qua a implorarmi di perdonarti, prendendo in considerazione che la colpa di tutto sei tu!》alzo la voce e mi alzo a sedere sul lettino.
《Vattene. E non farti più vedere almeno finché non esco.》
《Vuol dire che mi devo allontamare da te?》
《Hai capito al volo.》
《Non lo farò》
《Oh fidati l'hai già fatto mentendomi così》
《Fanculo! È la mia vita la uso come voglio, non sei nessuno per dirmi cosa fare e non fare!!!》urla sbattendosi la porta alle spalle.Un dolore lancinante mi colpisce al petto come se qualcuno mi stesse pugnalando.
Mi ha appena detto che non sono nessuno per lui.NESSUNO.
La testa inizia a pulsarmi forte e quando cerco di alzarmi per andare in bagno cado per terra.
Poi buio.
***
Mi risveglio la sera tardi, lo vedo dalle stelle che illuminano il cielo di notte e guardo l'ora. Le 3 e 47.
Non sono nella mia stanza. Sono in una stanza più grande, accanto a me una ragazza sta dormendo profondamente.
Accendo la abajour facendo attenzione a non svegliarla.È bellissima, lunghi capelli color caramello ondulati appoggiano sulle sue spalle. È magra, forse troppo ed è pallida, di un colore candido che si potrebbe confondere con la neve.
Accanto al mio letto c'è una sedia a rotelle, ah ci credo dopo la caduta che ho fatto!
Mi siedo su quella e mi avvicino al letto di questa ragazza.
Più mi avvicino più mi accorgo di quanto sia bella.
Sul comodino accanto al suo letto ci sono alcune foto. Nella maggior parte è su un palco che balla.
Sembra leggera e felice in quelle foto.
Il viso è diverso. Su quel letto sembra più scarno, più pallido e senza emozioni.Le prendo una mano e mi riaddormento con la testa sulle sue gambe.
Mi sveglio verso le 6, prestissimo come al solito per colpa del mal di testa.
La ragazza non ha cambiato posizione da ieri sera.
《Chi sei?》chiede una voce femminile da dietro.
Mi giro, è una donna giovane, sulla quarantina ma ha il volto distrutto, occhi rossi e gonfi, abbigliamento trasandato e capelli spettinati.《Oh.. emh sono... una sua amica》
《Come fai ad essere sua amica?》chiede leggeremente sorpresa.
《P...perché?》
《Cloe è in coma》risponde abbassando lo sguardo.
《Mi dispiace. Oh io sono Lucrezia piacere, la sua nuova compagna di stanza.》cerco di evitare l'argomento.
《Piacere Elisa, la mamma di Cloe》dice abbozzando un sorriso.《Tu che ci fai qui?》continua
《Sono stata investita》
《Anche Cloe. Un ubriaco. Se solo non fosse uscita quella sera...》dice con gli occhi lucidi gonfi di lacrime.
《Beh almeno ora le terrò compagnia. So che le persone in coma sentono quindi magari le parlerò ogni tanto.》provo a sdrammatizzare il momento triste
《Sei una angelo di ragazza. Ci provo anch'io ma alla fine scoppio sempre in lacrime》dice ridacchiando.La donna si siede accanto al lettino di Cloe e io esco dalla stanza lasciandole sole per andare a fare colazione.
Prendo l'ascensore che mi porta al piano terra dove c'è il bar.
Ordino un cappuccino e una brioche vuota e divoro tutto in un secondo. Ora che ci penso non mangio da ieri e avevo una fame da lupi.Dall'ingresso principale entra Iris che appena mi vede entra di corsa e mi stritola in uno dei suoi abbracci.
《Oddio ho trovato un secondo in cui parlarti. Pensavo di scoppiare se stavo un giorno senza raccontarti quello che è successo.》
《Spara che qua è una monotonia》
《Io e Andrea siamo stati fuori fino a tipo le 3 sabato scorso ed eravamo a casa di una mia amica insieme ad altri ragazzi e lui appena nessuno ci vedeva mi sbatteva al muro e iniziava a baciarmi, invece quando c'era gente mi abbracciava da dietro o mi teneva la mano. Aaaaaaaaaaaaa》
《Si ma cazzo siamo in un ospedale non urlare così》
《Te come te la passi?》mi chiede
《Così. Però ho conosciuto una ragazza, la mia nuova compagna di stanza. È in coma ma le parlerò perché dicono che le fa bene. Poi sarai fiera di me perché ho intenzione di andare a fare un giro a conoscere gente.》
《Ma quanto hai imparato da me sono fiera di te》dice mentre scoppiamo insieme a ridere.Iris deve andarsene e io mi avvio in camera mia.
In corridoio, da una piccola finestra vedo un ragazzo in una stanza.
Appena guardarlo mi fa venire i brividi.
Ha un non so che di particolare che mi colpisce e rimango ferma a guardarlo mentre dorme, fino a quando una mano si appoggia sulla mia spalla.Mi giro e quasi urlo:《Che diavolo ci fai tu qui?!》
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Amo il mio migliore amico
Romance"E niente, me ne innamorai. Nulla da dire, nulla da spiegare, nulla da comprendere. Me ne innamorai e basta. Non c'è un perché quando ami." Pietro e Lucrezia, migliori amici d'infanzia. Ma è risaputo che tra in un'amicizia tra ragazzo e ragazza, uno...