Il corpo del re incomincia lenta mente a riprendere vita, i capelli iniziano a ridiventare biondi e il viso diventa più giovane, infine gli occhi perdono quel velo bianco che li rendeva bui e paurosi mostrando finalmente il colore azzurro così chiaro da essere simile al colore del mare.
La ragazza si avvicina al suo corpo e lo guarda con occhi speranzosi sorridendogli "Conosco il tuo viso" le sussurra l'uomo "Eodin" Pronuncia poco dopo il nome della ragazza che ha ormai gli occhi pieni di lacrime. I due sono in piedi vicino al trono e si guardano attorno vedendo gli ospiti, Aliris giace a terra respirando affannatamente a causa dell'incantesimo. Si sente come se le fosse stata risucchiato parte del soffio vitale, e il suo cuore batte all'impazzita. Legolas si avvicina a lei e la aiuta ad alzarsi tenendola vicino a se mentre Gandalf parla al re "Respira di nuovo l'aria libera amico mio" Le parole risuonano nella stanza e l'uomo si alza in tutta la sua gloria, felice di riavere il controllo dei suoi pensieri.
"Cupi sono stati i miei sogni di recente" Afferma il re guardandosi le mani "Le tue dita riconoscerebbero meglio la tua forza se afferrassero la tua spada" Propone lo stregone felice del ritorno del re, ma ancora di più fiero della sua allieva. Il comandante dell'esercito ai avvicina al re e, chinandosi, li porge la preziosa spada dal manico d'oro. Le mani del re la estraggono lentamente sentendo il potere di quell'oggetto scorrere per le sue vene, la alza di fronte a se e osserva a lama affilata rimembrando le battaglie nelle quali essa lo ha difeso.
"Devo dire che le favole spesso sono la salvezza di molti, letteralmente" Dice guardando Aliris, alle spalle dello stregone, sorridendo e abbassando leggermente la testa in segno di ringraziamento. L'uomo gira la testa leggermente verso la sua destra incontrando il servitore che fino ad allora non aveva fatto altro che approfittarsi della situazione. Due guardie lo afferrano e lo lanciano giù per le scale fuori dal castello, ferendosi contro ogni gradino fino ad arrivare a terra. Il re scende le scale velocemente e sguaina la spada ponto ad uccidere il servo, ma viene fermato subito da Aragorn che lo prega di non farlo, riportandolo alla ragione.
Il re guarda il popolo chinarsi di fronte alla sua presenza, e si gira lentamente verso l'entrata del castello, guardando il vuoto chiede quel che ormai lo tormenta più di un uragano "Dov'è mio figlio?" La tristezza negli occhi della ragazza li da la risposta, il silenzio del popolo e il suono lieve e rattristito dell'aria le fanno capire che è morto, in una battaglia contro gli orchi, in una delle città a nord. Un padre non dovrebbe seppellire il figlio e invece per Theoden la fortuna ha deciso diversamente, punendolo con il peggior fardello esistente.
I riti funebri hanno inizio, la città in lutto fa strada ai soldati che trasportano il corpo senza vita del principe, vestito con l'armatura e tra le mani la spada. Vanno fuori le mura della città portando il cadavere dentro una cripta, mentre le tristi parole della canzone intonata dalla principessa risuonano tra la folla piangente. Era forte da vivo, il suo spiritò troverà la strada verso la casa dei suoi padri, e adesso riposa in pace vicino a loro in una tomba adornata da fiori bianchi.
Dentro al castello nella stanza del trono vi sono Gimli, Aragorn, Legolas e Aliris la quale cerca di calmare Eodin che piange senza trovare fine al quel supplizio. L'elfa sente in lontananza i passi avvicinarsi al castello, dopo pochi minuti le porte vengono aperte dallo stregone che dietro il mantello bianco pota due bambini. Aliris lo guarda sorpresa da quel che i suoi occhi le dicono e, insieme a Eodin, vanno rapidamente ad accogliere i due nuovi ospiti. La donna chiede che sia preparata una cena sia per i membri della compagnia che per loro due.
Non appena il cibo arriva entrambi mangiano disperatamente, sono una bambina e il fratello, lui è più grande. Entrambi hanno i capelli biondi, la bambina li ha raccolti e gli occhi chiari. Eodin parla con suo zio, che siede al trono con la testa poggiata alla mano sinistra, cercando di trovare una soluzione ai problemi che si presentano uno dietro l'altro "E' stato all'improvviso, erano disarmati. Ora i bravi attraversano l'ovest bruciando qualsiasi cosa, fiere, capanne e alberi"
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Guardo i bambini dal tavolo accanto, dove Aragorn e Gimli mangiano cercando di riprendere energia. Pur odiando il pane elfico ne ho mangiato abbastanza come per rimanere sazia fino a domani mattina, Legolas è in piedi dietro all'uomo che fissa il vuoto a terra, chissà a cosa starà pensando? Mi alzo e vado di fianco alla ragazza mentre parla con Theoden "Dov'è la mamma?" Grida la bambina, impaurita mentre mi guarda dritto negli occhi. Mi ricorda molto Aranel, è stata molto coraggiosa a fare tutto quel viaggio insieme al suo fratellino. Lo stesso viaggio che avevamo fatto noi, solo che con più paure e incertezze.
Mi inginocchio di fronte a lei posandole alle spalle una coperta, a giudicare dall'altezza dovrebbe avere circa quattro anni e le parole le pronuncia molto sottolineiate, che vuol dire che ha imparato a parlare da poco. "Sta bene, la rivedrai presto, vedrai" Le dico, sapendo che le spiegazioni sarebbero troppo complesse e che in questo momento l'unica cosa di cui ha bisogno è un po' di speranza.
Mi guarda ancora, questa volta esaminando ogni dettaglio del mio viso e le sorrido leggermente forse per trasmetterle sicurezza. Gli uomini continuano a discutere, considerando se sia giusto o meno combattere questa guerra che ormai incombe. Cercando una soluzione che si adegui ai fatti il re decide quindi di evacuare la città, dirigerà la città verso il fosso di Helm, le cui mura sono praticamente inviolabili.
Gandalf si affretta verso le stalle per recuperare il suo cavallo, lo vedo allontanarsi dalla città velocemente, fino a diventare un punto bianco quasi invisibile ai miei occhi dopo pochi minuti. Vedo il popolo che lentamente esce dalla città, portando con se cibo e dei vestiti, la folla segna la strada di nero, nonché il colore dei loro vestiti, avviandosi verso Helm. Immagino che a questo punto la mia presenza sia più che nota a Saruman, ma nonostante ciò mi giro e mia avvicino al castello per prepararmi alla partenza come se nulla fosse successo.
Delle casse giacciono sotto ogni colonna, piene di ami e forniture per la guerra. Eodin prende una spada e la guarda desiderosa, inizia a muoverla con movimenti decisi e lenti, come se fosse in una battaglia a combattere valorosamente. Le se vede in viso che la cosa che più desidera è quella di difendere la sua città alla pari degli uomini, peccato che nella loro testa le donne siano esseri destinati a stare dietro di loro, senza avere voce in capitolo, ne alcun tipo di opportunità di ribellione. La ragazza si gira velocemente insieme all'arma e la spada di Aragorn la ferma subito.
Lei mi da le spalle, infatti sono appoggiata a una colonna vicino alla porta, non avendo bisogno di armarmi, ma penso che Eodin provi qualcosa di diverso ogni volta che vede Aragorn, arrossisce e abbassa lo sguardo ogni volta che incontra il suo. Si è innamorata e non la biasimo, è un bell'uomo, ma quel che mi dispiace in fondo è che non potrà mai essere ricambiata. Il cuore di lui appartiene ad Arwen e ormai non c'è modo di farlo cambiare idea, non oso immaginare cosa si provi ad essere rifiutati dalla persona che si crede di amare.
Una volta mia madre mi disse che se non sei ricambiata vuol dire che quello che provavi non era amore, o meglio; lo era, ma di quelli passeggeri, come i temporali, forti ma non infiniti.
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Tra un'ora posterò il capitolo 29! Eccomi qui finalmente. (nemmeno questo è corretto ma veramente non ho la forza)
Spero vi piaccia e come sempre lasciatemi una stellina se è così
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Crystallized Heart||Legolas Greenleaf||
Fanfiction[Nella storia seguo fedelmente la trama della trilogia del signore degli anelli con un unico cambiamento; l'aggiunta di un personaggio] Il regno di Deletria è un posto appartato, nascosto agli occhi degli uomini che voglio sfruttare il potere dei su...