Capitolo 30

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Si staccano da quel caldo e morbido bacio, lasciando una scia di sensazioni attraversare i loro corpi

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Si staccano da quel caldo e morbido bacio, lasciando una scia di sensazioni attraversare i loro corpi. Aliris si sente arrossire violentemente mentre si allontana di qualche centimetro da Legolas, tiene gli occhi chiusi temendo di svegliarsi da quel sogno se li aprissi. Un solletichio inquieto le attraversa la schiena, fermandosi nello stomaco, che sembra quasi essere diventato un campo troppo piccolo per contenere tutte le farfalle che vi svolazzano attorno.

Subito nasce nel cuore della ragazza il bisogno di riassaporare le sue labbra, riapre gli occhi trovando di fronte a se l'elfo che guarda dritto a terra, sul punto di scusarsi, cercando le parole giuste per essere sincero. Non riuscirebbe a dire che sia stato un incidente, e nemmeno riuscirebbe a scusarsi pregandola di dimenticare. Non riesce nemmeno a guardarla negli occhi, preferisce non conoscere la sua reazione a scoprirne una negativa. Aliris lo guarda lentamente, riavvicinandosi a lui, mentre Legolas si prepara per prima volta nella sua longeva vita a scappare.

Con i loro respiri che si mescolano le uniche parole che escono dalla sua bocca sono "Perdonami, non avrei dovuto" Una lieve brezza di paura lo attraversa. L'ha baciata, finalmente, e non è stato per niente come aveva immaginato. Oserebbe dire che è stato mille volte meglio, le sue labbra così morbide dal sapore così dolce da voler un altro assaggio come fosse la frutta più squisita della Terra di Mezzo. I secondi diventano leggeri aghi che si conficcano nel suo cuore non ottenendo risposta e rende ogni respiro più pesante.

Legolas si alza di fretta e si avvia nella direzione opposta, cercando di fuggire dal turbine che ingloba i suoi pensieri. Lei invece si ritrova ad alzarsi velocemente, in pochi passi si avvicina a lui e lo trattiene posando la sua mano nel suo braccio facendolo voltare di nuovo verso di lei. Involontariamente finiscono di nuovo per essere pericolosamente vicini e Aliris si perde per un momento nei suoi occhi che adesso hanno una tonalità più chiara e delicata. Cerca di raggiungere la sua altezza appoggiandosi nella punta dei piedi e annulla la distanza che separa le loro labbra.

Legolas si ritrova a ricambiare quel bacio come se ne valesse la sua vita. Posa la mano destra sul suo fianco attirandola ancora di più a sé, sentendo la distanza quasi dolorosa. Non c'è bisogno di parole, a volte dei semplici gesti riescono ad esprimere le sensazioni meglio di mille frasi scritte a penna e calamaio su una pergamena a grafia da scriba. Si ritrovano in quel mare di problemi che li circonda, così scuro da non vederci nemmeno il proprio riflesso, insieme.

Il sole incomincia a nascondersi dietro le colline più alte, riducendo lentamente la luce nel prato, invitando i cittadini al riposo necessario dopo la lunga camminata. Di fronte al loro accampamento improvvisato all'orizzonte si scorge un sole che non tramonta mai, Mordor. Una luce potente e rossiccia si afferma e lascia solo immaginare quanti pericoli si celano nel tragitto non troppo lungo che la compagnia deve ancora affrontare.

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Avanziamo a cavallo dall'alba. Erodin sembra molto più lesto del solito e le truppe ci accompagnano guidandoci per li enormi prati verdi. Legolas va davanti a piedi ispezionando l'area ed Aragorn para con Eowyn poco distante da me. La crine del mio destriero si mantiene pulita anche in un viaggio così lungo e pericoloso, niente nodi e niente fango, sembra sia stato appena pettinato. Mi chiedo se Arwen parlasse di queste sensazioni, chi sa cosa mi direbbe? Cosa penserebbe se li dicessi tutto quello che mi è successo. Dal decidere di partire per un'avventura all'ultimo secondo fino al bacio di ieri. Le mie labbra si ampliano in un sorriso al solo ricordo.

Cosa direbbe mia madre? o papà? Penserebbero forse che sia un capriccio? Oppure sarebbero felici a scoprire che potrei aver trovato quello che loro condividono ormai da più cento vite? Ognuna di queste domande rimarrà senza risposta per un bel po', o forse per sempre.

Uno dei cavalli dei soldati si agita all'improvviso, ricasco nella realtà e mi rendo conto di essermi praticamente addormentata tra i miei pensieri. Accelero il passo fino a raggiungerlo e sento poco lontano da noi un respiro affannoso e profondo. Delle enormi zampe a contatto con la terra che smuovono l'erba in un movimento così impercettibile da sembrare muto, ma a me non passa inosservato. Alzo lo sguardo verso il suono precedente e i miei occhi confermano i miei sospetti.

Uno dei mannari, che porta in sella un orco armato d'ascia si avventa su di noi e ho a malapena il tempo di reagire. Istintivamente mi porto le mani alla testa e con una forza, che nemmeno nei miei sogni più strani pensavo di avere, creo una sorta di barriera sulla mia testa. Uno spazio che sembrerebbe vuoto se non fosse per le venature bianche che compaiono e spariscono come battiti accelerati in posti imprecisi. Il lupo si appoggia su quella superficie fittizia e poi scende a terra proprio dietro di noi. Attacca uno dei soldati così velocemente che non riesco a fare altro che guardare la scena scioccata.

Viene dato il segnale d'allarme e mi avvicino velocemente verso i civili per metterli in guardia e aiutarli a mettersi al riparo. Iniziano a prepararsi il più lesti possibili a combattere, e il re si avvicina a Eowyn per indicarle di scappare verso il fosso di Helm, pur contro la sua volontà. Quando il sovrano si allontana scendo agilmente da Erodin dandoli il segnale di mettersi al riparo e mi avvicino a lei. "Vuoi combattere?" Le chiedo con determinazione. "Più di ogni altra cosa" Risponde lei guardandomi negli occhi.

Per un momento si gira verso il popolo, sentendo che hanno bisogno di un leader "Sapranno trovare la strada" La rassicuro e lei subito si gira verso di me convinta di riuscire a farsi valere in battaglia. Prendo la mia spada appoggiata sul mio fianco e gliela porgo "Tieni, ti servirà" Detto ciò mi allontano velocemente rendendomi conto di dover fare affidamento sul mio potere e le mie frecce per combattere la decina di mannari che sembra non avere intenzione di essere sconfitta.


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Non è troppo lungo ma è meglio di niente. Che posso dire se non: FINALMENTE!

Anch'io stavo aspettando con ansia che mi passasse il blocco e ad essere sincera non è del tutto sparito ma cercherò di rimettermi al passo coi piani.

Vi devo circa 7 capitoli e spero di riuscire a procurarveli tutti entro settembre. Se questo capitolo vi è piaciuto vi prego di lasciarmi una stellina in supporto e ci rivedremmo tra non troppo tempo!

Crystallized Heart||Legolas Greenleaf||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora