Capitolo 41

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Finalmente la ritrovo di fronte a me, sentire la sua pelle e il suo profumo mi fa rivivere tutti i ricordi di cinque anni fa

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Finalmente la ritrovo di fronte a me, sentire la sua pelle e il suo profumo mi fa rivivere tutti i ricordi di cinque anni fa. In tutta la stanza cala il silenzio quando notano che Aliris non ha intenzione di scartarmi come ha fatto con tutti gli altri. Quando la musica conclude lei finalmente si gira e mi permette di ammirare i suoi meravigliosi occhi verdi. E' splendida in quel vestito rosso, i capelli arricciati e il rossetto più intenso mai visto sulle sue labbra. Il suo sguardo cambia leggermente quando incontra i miei occhi, il luccichio di curiosità viene coperto da un velo di tristezza e a un tratto rimango immobile, bloccando quasi anche il respiro, sapendo di essere la causa. 

I suoi occhi si riempiono di lacrime e vederla così mi fa pentire della mia scelta, il suo dolore tormenta il mio cuore facendolo rimpiangere ogni scelta fatta in cinque anni. Una lacrima le scorre sulla guancia e la sento come un pugnale nel petto, prima che io possa parlare o semplicemente muovermi si gira e scompare dietro alle enormi porte che la portano verso i giardini. I presenti distruggono il cerchio che si era creato per lasciare spazio alle danze mentre continuano a parlare di tutto e di niente. Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e al girarmi vedo uno dei principi che ha partecipato al ballo, l'ho conosciuto ormai circa una settantina di anni fa, abbiamo parlato per qualche minuto a una cena fatta in onore a una vittoria di mio padre, e da allora mi è capitato di vederlo a qualche ballo ma non ci siamo più rivolti la parola.

Con i suoi capelli rossi e gli occhi verdi, Mìriel pensa di poter conquistare il mondo, e invece Aliris lo ha scartato in meno tempo di quanto non avrei scommesso. "Non preoccuparti, amico mio, dovresti lasciarla andare, non è fatta per te" Incomincia a dire mentre si accomoda le maniche della camicia, e continua il discorso come se mi importasse minimamente quello che ha da dire. "Ho conosciuto la principessa otto di anni fa, proprio a questo ballo. Non era pronta a sposarsi allora, ma i suoi occhi non mi hanno abbandonato per tutta la sera" Dice orgoglioso, come se si fosse appena ricomposto l'ego che gli è stato frantumato durante il ballo, a testa alta continua. 

"Ora se mi perdoni devo andare a farla ragionare" Una sensazione che di solito mi piace evitare mi consuma a queste parole, ma cerco comunque di mantenere un atteggiamento corretto "Forse sarebbe più appropriato che andassi io, dopotutto io non sono stato rifiutato dopo appena un minuto di ballo" Dico dandogli le spalle sorridendo beffardamente, avviandomi verso l'esterno lasciandolo con un'espressione perplessa. Per la prima volta ho permesso alla gelosia di controllare il mio parlato, cosa fastidiosamente infantile, ma in questo momento l'unica cosa che ho in mente è il viso malinconico di Aliris. 

Esco dal palazzo e attraverso la stessa vetrata percorsa da lei, la prima cosa che chiama la mia attenzione è un pavilione non troppo lontano, illuminato dalla luce della luna. Mi avvicino alle colonne e la trovo seduta a terra, con la testa appoggiata sul marmo freddo e le gambe portate al petto a causa del clima gelido. Le parole non riuscirebbero a spiegare quanto mi senta in colpa e quanto mi dispiaccia non aver fatto nulla prima, il tempo è passato così in fretta e ogni giorno, ogni ora, ogni minuto in cui pensavo a lei mi limitavo a sperare. 

Crystallized Heart||Legolas Greenleaf||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora