Legolas guarda Aliris e con due dita alza il suo viso per guardarla dritto in quegli occhi verdi che per lui sono quasi magnetici. "Dobbiamo andare" La ragazza non parla, si limita ad annuire. L'elfo si alza e la tira con se, portandola via da un posto che non dimenticherà mai più. Si affrettano per le scale coperte da una parete che li protegge dalle frecce degli orchi che ormai sono dal lato opposto del ponte senza possibilità di raggiungerli. Finalmente dopo circa tre giorni Aliris vede la luce del sole.
Escono da una enorme porta che li conduce dall'altro lato della montagna, dove le pietre sono rivestite da un leggero manto di neve. I piccoli hobbit si siedono a terra in un pianto disperato, con quel peso che è noto a tutti coloro che hanno perso qualcuno a cui tenevano. E' come se al posto del cuore avessero messo un'enorme pietra da portare per tutta la vita, ancorata in mezzo al petto, che ad ogni ricordo diventa sempre più pesante.
Aliris cerca di controllare il suo respiro, vuole apparire forte ma non ci riesce. Si copre il viso con le mani cercando di eliminare le lacrime, lasciando solo spazio a quelle nuove. Sospira pesantemente mentre si siede per cercare con tutte le sue forze di non pensare all'accaduto, di dimenticare o forse di non cadere nel mare dei ricordi per non affogare tra quelle onde ormai così alte da riuscire ad abbattere un'intero castello.
Aragorn pulisce la spada e poi si gira verso l'elfo che non riesce a pensare ad altro se non a un modo per farla sorridere o almeno per confortarla, ma poche volte l'è capitato di ritrovarsi in una tale situazione e addirittura mai di voler togliere a qualcuno il forte dolore che si prova. Un principe guerriero, che ha sempre seguito le orme del padre, che gli fu strappato l'amore materno fin troppo velocemente non sa come comportarsi di fronte a una situazione in cui il suo tormento è curare la ferita profonda nel cuore della persona che senza nemmeno volerlo le ha mostrato un mondo di sensazioni completamente estraneo.
"Legolas fagli alzare" Sono le parole che escono dalla bocca dell'uomo. Si avvicina ad Aliris e, inginocchiandosi di fronte a lei, sposta delicatamente le sue mani dal viso. Un'ultima lacrima abbandona i suoi occhi verdi smeraldo. Cade per la sua guancia lentamente, nello stesso modo in cui il dolore si espande nel cuore. Col pollice l'elfo toglie quest'ultima goccia e lei alza lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Così vicini da riuscire a sentire i respiri dell'altro, così vicini da scorgere ogni dettaglio dei loro occhi. I loro volti si avvicinano così lentamente da non scorgere il movimento senza spostare lo sguardo "Stanotte queste colline brulicheranno di orchi. Dobbiamo arrivare ai boschi di lord Lorien" Li interrompe Aragorn, rivolgendosi a Boromir.
Aliris si alza di scatto e si ricompone velocemente andando verso Frodo. Legolas rimane fermo, chiedendosi cosa sarebbe successo se Aragorn non avesse parlato. Si alza poco dopo e va verso Pippino provando a liberare la mente dalle mille fantasie che iniziavano a farsi strada. Aliris si gira di scatto ricordando di aver liberato Erodin e prende velocemente dalla tasca un piccolo ramo concavo. Ci poggia le labbra e fa un suono forte e melodioso simile ad un fischio per pochi secondi, poi lo rimette via. Boromir si avvicina per chiedere quello che è ormai il dubbio di tutti "Cos'hai appena fatto?" "Ho chiamato il mio cavallo. Tra qualche minuto sarà qui" Risponde la ragazza con voce tenue.
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Crystallized Heart||Legolas Greenleaf||
Fanfiction[Nella storia seguo fedelmente la trama della trilogia del signore degli anelli con un unico cambiamento; l'aggiunta di un personaggio] Il regno di Deletria è un posto appartato, nascosto agli occhi degli uomini che voglio sfruttare il potere dei su...