Capitolo 18

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Aliris Pov

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Aliris Pov

Mi giro di scatto sentendo qualcuno afferrarmi il braccio e mi ritrovo davanti due occhi viola, la luce della luna le dà diverse tonalità, profondi che mi guardano. "E' meglio allontanarsi dal pericolo che non puoi scorgere" Dice quella voce melodiosa che mi fa allontanare dai miei pensieri e dalle mie azioni.

Ci avviciniamo a Gandalf che picchietta la porta col suo bastone e legge la scritta in elfico "Le porte di Durin, signore di Moria. Dite amici ed entrate" al che Pipino chiede "E che cosa vorrebbe dire?" "Oh è semplice, se uno è amico, dice la parola magica e le porte si aprono" Risponde lo stregone mentre cerca di fare un incantesimo appoggiando il bastone sopra la stella centrale della porta, ma niente cambia. Nulla si sposta, tutto rimane tale e come prima. Il mago prova un altro incantesimo ma nemmeno questo sembra funzionare.

"Una volta conoscevo li incantesimi in tutte le lingue degli elfi, uomini e orchi" dice il mago rassegnato e alquanto nervoso, che poco dopo risponde al povero Pipino di smettere di fare domande sciocche, mentre si appoggia su un sasso di fianco alla porta che non sembra intenzionata ad aprirsi, sospirando.

Mentre Gandalf continua a provare altri incantesimi, mi siedo sulle radici di un albero alla destra della porta. Un altro suono lontano raggiunge le mie orecchie e mi fa puntare lo sguardo immediatamente sull'acqua. Legolas è dietro di me, in piedi che guarda la notte e si perde tra i rami, senza dubbio ha un buon orecchio tipico della sua razza ma non riesce a percepire ciò che ormai mi sta facendo impazzire.

Appena il mio sguardo si punta sull'acqua lui si accorge dei miei movimenti veloci e si siede di fianco a me, cercando si scorgere con gli occhi cosa mi abbai fatta allarmare "Stai bene?" Mi chiede quasi di istinto, "Si, ma sento qualcosa di strano nell'acqua. Non ho idea di cosa sia ma sembra un rumore molto lontano che però proviene da lì" Rispondo senza distogliere lo sguardo dall'acqua. "Le creature del lago si fanno sentire, speriamo solo che a niente interessi la nostra presenza" Dice rialzandosi e rimettendosi al suo posto da sentinella.

Questa affermazione non fa altro che preoccuparmi, ma il mio sguardo non sembra intenzionato a cambiare direzione. Vengo distratta da Peregrino Tuc che lancia sassi sull'acqua, al che Aragorn lo ferma dicendoli di non disturbare l'acqua. Il mio respiro accelera leggermente, anche lui sa che nelle acque buie si nasconde sempre qualcosa o almeno lo percepisce.

Un altro suono ancora chiama la mi attenzione, Gandalf ormai, al culmine della pazienza, lascia cadere il proprio bastone per terra, cosa che leggermente mi fa ridere, non l'ho mai visto così esaurito. Distolgo lo sguardo dall'acqua per vedere il gruppo raggruppato di fronte al portone distraendomi per un secondo.

L'acqua inizia a muoversi sempre di più e il mio cuore accelera allo stesso ritmo del mio respiro. Legolas nota che ormai è evidente che qualcosa c'è e che ci sta osservando, si avvicina a me e mi porge la mano per allontanarci dall'acqua. I suoi occhi sono incatenati ai miei mentre la su mano destra aspetta la mia. Allungo il braccio e quel semplice contatto con la sua pelle calda mi fa rabbrividire. Afferra deciso la mia mano e mi tira verso di se per aiutarmi ad alzarmi. I nostri corpi si scontrano, riesco a sentire i suoi respiri profondi anche sotto l'armatura.

Crystallized Heart||Legolas Greenleaf||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora