Capitolo 40

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La sala da ballo è decorata nel migliore dei modi, le luci delle candele illuminano la stanza e i fiori d'inverno danno colore agli angoli, si sente l'odore di lavanda e vino di fragole nell'aria

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La sala da ballo è decorata nel migliore dei modi, le luci delle candele illuminano la stanza e i fiori d'inverno danno colore agli angoli, si sente l'odore di lavanda e vino di fragole nell'aria. E' bellissimo come tutti sono vestiti eleganti e parlano allegramente tra di loro. Sento una mano che mi afferra il braccio e mi tira dove nessuno ci possa vedere, quando mi giro che sto per replicare vedo mia madre. "Mamma cosa fai? Vuoi aiutarmi ad uscire da qui?" Chiedo un po' scherzando un po' pregandola. "Questi gli ho indossati al primo ballo a cui sono andata con tuo padre, spero che riescano a portarti un minimo di fortuna"

Nelle mani ha dei bellissimi orecchini d'oro con foglie e rose fatte di pietre rosse e verdi incastonate nel metallo prezioso. Si affretta a mettermeli e mi guarda con un tocco di nostalgia. "Sai, non avrei bisogno di amuleti della fortuna se voi mi permetteste di regnare da sola..." Come se non avessi detto nulla mia madre mi porta in mezzo alla sala da ballo cercando di intrattenermi con le parole inutilmente.

Controvoglia mi ritrovo letteralmente in mezzo a tutti, mentre gli invitati si allontanano da me per lasciare spazio al Saeros. La faccia divertita di mio padre sembra non capire minimamente la gravità della situazione e sento le prime note della canzone che probabilmente mi perseguiterà negli incubi per anni incomincia, suonata con delicatezza da un piano e istrumenti a corde. Si avvicina il primo cavaliere, un elfo circa della mia altezza con i capelli biondo scuro che gli toccano le spalle, che indossa una maschera nera adornata con pietre del medesimo colore, che si avvinano all'intera veste.

Se dovrò far parte di questo supplizio allora sarò la prima ad averli scartati tutti prima che la musica concluda. Il secondo e il terzo gli scarto veloce, forse fratelli o gemelli, entrambi dai capelli scuri e gli occhi neri, indossano delle maschere più eccentriche color tramonto con pietre verdi. Al quarto, incomincio a prendere gusto a mandarli via uno a uno, arriva verso di me e mi fa girare ben due volte. Una maschera blu gli copre la faccia mentre mi avvicina a se "Se mi permette di essere l'ultimo le mostrerò quanto posso compiacere una donna" A quelle parole mi allontano, con molta grazia, profondamente schifata.

Il quinto ha una statura alta con lunghi capelli rosso fuoco, e occhi verdi in contrasto, non poco attraente. Un mano sul mio fianco e l'altra poggiata al mio palmo sinistro, ma qualcosa nella sue espressione mi suggerisce di stare attenta. "Lei perché mai vorrebbe sposarmi?" Chiedo mentre la musica copre la conversazione "Mia principessa, la sua bellezza è sbalorditiva e ogni cavaliere stasera cerca di vincerla" Una risata esaurita lascia le mie labbra "Quindi vi state contendendo per un premio?" Chiedo in modo retorico, mentre mi rendo conto di avergli concesso troppo tempo.

Il sesto fatico a credere che sia un elfo, la maschera bianca con pietre azzurre e dettagli marini, le orecchie non sono del tutto appuntite, sicuramente un genitore è mortale e di sicuro questa scusa basterà a mio padre quando dovrò spiegare perché ho rifiutato anche lui. Mentre gli ultimi minuti della canzone scorrono lo vedo spazientito e non riesco a capire se sia perché non vede l'ora che questo finisca o perché finora non ho permesso a nessuno di ballare con me per più di tre minuti.

Lascio la sua presa finalmente e quando mi giro vengo subito accolta dall'ultimo principe, grazie a dio la tortura è quasi finita. Mi fa girare con una delicatezza disarmante senza permettermi di vedere il suo viso, "Perché avete paura a farvi vedere?" Chiedo ma non ottengo risposta e la curiosità mentre la curiosità cresce e mi consuma. Perché mai non vorrebbe cercare di incantarmi con belle parole o sguardi attraenti? Dopotutto quelle sono le uniche armi che hanno a loro disposizione. eppure l'ultimo spasimante è l'unico che ha stuzzicato il mio interesse.

Senza nemmeno rendermene conto, tra i passi di danza e i tentativi falliti di voltarmi, la musica conclude e ho finalmente l'opportunità di vedere chi è che preferisce rimanere irriconosciuto fino all'ultimo secondo. Mi volto per finalmente vederlo ed entrambi ci inchiniamo l'uno di fronte all'altra, poi rivela la maschera verde-foglia che indossa, decorata con dettagli dorati agli angoli che alludono agli alberi della foresta incantata di Lorien, con pietre gialle e verde scuro.

Il mio sguardo si perde nei suoi occhi azzurri dalle tonalità grigie e viola che riconosco subito. I capelli biondi perfettamente pettinati e il completo verde scuro incredibilmente elegante che lo mette indiscutibilmente nel suo ruolo da principe. Si toglie la maschera e rivela il volto che ha perseguitato i miei sogni per cinque anni. Per qualche secondo penso che sia un'illusione, che quello che sto vedendo non sia vero, che sia solo frutto della mia immaginazione e del continuo desiderio di rivedere i suoi occhi.

Attorno si sente solo la musica leggera e il ronzio delle voci. Il salone si riempie di nuovo e il cerchio viene distrutto ma il contatto visivo non si spezza. Sento che il cuore mi esplode nel petto e il respiro veloce mentre cerco di trattenere le lacrime. Mi pizzicano gli occhi quando i ricordi cominciano a farsi strada nella mia mente, ogni momento, ogni bacio, ogni risata.

La sua espressione è triste e nei suoi occhi manca la luce che un tempo gli caratterizzava. Una lacrima mi scorre sulla guancia mentre sento il sguardo bruciarmi addosso. Non riesco nemmeno a mantenere il contatto visivo quindi mi giro ed esco dalla sala sentendo il peso della decisione di fuggire incombere su di me. Esco dall'enorme vetrata che porta ai giardini e mi allontano dalla visuale di chiunque, mentre cerco di controllare il mio respiro e fermare il fiume di lacrime. Troppi sentimenti si mescolano tra di loro, sono assolutamente felice che lui sia tornato da me, che non mi abbia dimenticata dopo questi anni, ma allo stesso tempo mi chiedo perché non abbia fatto nulla prima.

Suppongo però che nemmeno io l'ho cercato, ho pensato a lui ogni giorno sperando di rivederlo ma non ho fatto nulla perché questo accadesse e non posso biasimarlo se questo è successo anche a lui. In fondo avevo solo paura che lui si fosse stancato di me, sono arrivata persino a pensare di essere stata una distrazione. Nulla di tutto ciò mi fa smettere di piangere, ma almeno l'aria fredda all'esterno del palazzo mi tranquillizza leggermente. Vado verso il pavilione e mi siedo su uno dei gradini, cercando di non congelare, giacché questo vestito non è d'inverno, mentre i miei occhi lucidi osservano il paesaggio notturno.

***next chapter starts with his pov

🎀🎀🎀

Non sapevo se ridere o piangere mentre rileggevo questo capitolo, e lo avevo anche corretto ma avevo un mal di testa pazzesco. Poi qualche giorno fa, ho per sbaglio annullato le modifiche dall'Ipad, come se non fosse già abbastanza. 

Non è corretto alla perfezione* Ma è meglio di prima, tra qualche ora se riesco vi pubblico l'ultimo cruciale capitolo. Intanto voglio che sia il meglio possibile, dopodiché incomincerò la fase di revisione (urgentemente necessitata per certi capitoli)

Se vi è piaciuto questo capitolo lasciatemi una stellina di supporto!
*ho appena aggiunto la foto scusate*

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