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Josephine's point of view

Appena Daniel mi aiuta a scendere dalla macchina sento il rumore del mare vicino a noi e sorrido istintivamente, Daniel prende entrambi le mie mani facendomi fare qualche passo fin quando non si arresta sistemandomi davanti a qualcosa,  suppongo io.
Daniel si posiziona dietro di me per poi delicatamente levarmi la benda dagli occhi e appena apro gli occhi davanti a me trovo uno yacht che ricorda molto quello di una delle nostre prime uscite ad Abu Dhabi, dove iniziavo a provare i primi sentimenti per lui.
Sento le sue braccia avvolgermi i fianchi e mi lascia un bacio sulla spalla "andiamo" dice poi staccandosi e sorpassandomi per poi allungarmi una mano che, dopo aver levato i tacchi, prontamente prendo, seguendolo sulla barca.
Appena saliamo spalanco gli occhi sorpresa alla vista di tutte le candele e le rose sparse sul pavimento e un sorriso si fa largo sul mio viso quando poso gli occhi su Daniel che mi guarda con fare nervoso "è bellissimo" riesco a dire io sempre incredula aumentando la presa sulla sua mano e vedendo spuntare un sorriso sincero sul suo volto "vieni" dice poi riprendendo a camminare per andare dall'altra parte, dove troviamo un tavolino posto in mezzo al ponte esterno, con intorno altre candele e altre rose.
Nessuno dei due parla molto, un po' per non rovinare la bolla magica che si è creata tra di noi, un po' perchè personalmente non avrei saputo cosa dire. Daniel scosta la sedia facendomi accomodare, proprio come un vero gentiluomo, per poi sedersi di fronte a me e scoprire il mio piatto che in quel momento era coperto. 
Sushi. 
Il nostro piatto.
Quello che ci aveva fatto uscire insieme la prima volta.
Che ci aveva spinto a conoscersi e che ricordava sempre il nostro primo appuntamento. 
Sorrido quasi commossa portando poi lo sguardo su Daniel "è davvero magnifico, il sushi, la barca... è come tornare a qualche mese fa" dico io portando la mia mano sulla sua ferma sul tavolo, intrecciando le dita "volevo che fosse tutto perfetto" dice lui guardando le nostre mani "lo è" confermo io cercando il suo sguardo, che arriva subito dopo accompagnato da un sorriso "tu sei stata davvero un colpo di fulmine, non pensavo nemmeno esistessero" inizia lui guardandomi intensamente negli occhi "io lo so che stiamo insieme da pochissimo, anzi sono il primo ad essere stupito per quanto io sia pazzamente innamorato di te dopo così poco, ma quello che c'è tra di noi è semplicemente magico... sei l'unica che riesce a capirmi con uno sguardo, con cui passerei costantemente le giornate, con cui mi diverto e mi emoziono" continua poi facendo battere sempre più forte il mio cuore "staremo un po' di tempo lontani, probabilmente ci sentiremo anche poco, ma questo non cambia niente tra di noi, abbiamo entrambi paura di questa lontananza... ma io voglio sul serio superare questa paura insieme e voglio arrivare a vivere la nostra personale semplicità" finisce lui guardandomi sempre dritta negli occhi e facendomi rimanere senza parole. Passa qualche attimo prima che io apra la bocca per provare a dire qualcosa di sensato mentre mi manca quasi il respiro per le emozioni forti che sto provando "sei l'unico che riesce a capire quello che sento anche se la maggior parte delle volte mi chiudo in me stessa, sei l'unico che riesce a farmi vivere con più leggerezza la vita, che mi fa essere più positiva... voglio davvero trovare il nostro equilibrio" inizio io "se mi stringi la mano così posso affrontare tutte le paure di questo mondo insieme a te" finisco poi stringendo la sua mano e Daniel bacia il dorso della mia mano, sempre intrecciata alla sua sorridendo. 

La serata passa in modo romantico, anche se non mancano alcune battute divertenti da parte di Daniel, che mi fanno ridere a crepapelle. Dopo aver cenato con il sushi, Daniel ha tirato fuori diverse coperte, che ha messo a terra tra le rose e dove ci siamo stesi coprendoci con altrettante coperte, scambiandoci baci dolci e frasi profonde, chiudendoci nella nostra bolla di magia come ci capitava di fare diverse volte. La serata è poi finita nella camera da letto, tra passione e amore talmente intensi che nessuna parola potrà mai descrivere. 


Purtroppo la mattina dopo ci svegliamo entrambi con l'amaro in bocca, sapendo che purtroppo era arrivata l'ora per entrambi di ripartire con la vita reale. 
Alle ore 15 mi ritrovo in aeroporto ed evito anche di descrivere le nostre facce. 
In solo un'ora e mezza di volo mi ritrovo a Londra dove ad accogliermi, oltre che la pioggia, trovo Lewis direttamente in aeroporto "Ciao Lewis!" esclamo io abbracciandolo mentre l'inglese sorride "Ciao Jos, sono arrivato da poco, ero in vacanza, così ho pensato di aspettarti" dice lui poggiando una mano sulla mia schiena accompagnandomi verso l'uscita "come sono andate le vacanze?" domanda lui appena ci sistemiamo sulla sua macchina "bene dai, e le tua?" rigiro la domanda io sorridendo "bene, sono stato un po' al caldo, questo tempo mi aveva un po' stufato" dice ridacchiando e facendomi annuire ridendo. 

Faithfully | Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora