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IMPORTANTE: leggete in fondo, grazie!! :) 


A Shangai arrivai già una settimana prima della gara insieme a Max, che era stato costretto da me, e Michael, così che non mi perdessi nelle cavolate e continuassi ad allenarmi (a detta sua). 

Entrambi si ritrovarono coinvolti da me nel cercare di organizzare qualcosa di carino per Jos, io ero l'ultimo dei romantici in realtà, ma loro due, soprattutto il mio coach, erano degli eterni teneroni. Io non potevo fare altro che prenderli in giro per questo e storcere la bocca quando mi proponevano cose talmente romantiche da farmi venire il diabete. 

Alla fine riuscimmo ad organizzare qualcosa di carino ma di non estremamente romantico, avevo già dato con la romanticità quando Max aveva allestito lo yacht a Monaco con tutte quelle candele e rose, e sapevo che anche Jos, per quanto apprezzasse, si sarebbe solo ritrovata in imbarazzo. Ovviamente non le avevo fatto trapelare nulla e continuavo a far finta di non sapere che sarebbe stato il suo compleanno. 

Era già mezz'ora che la aspettavo agli arrivi dell'aeroporto, il volo aveva fatto ritardo, ma appena la vidi uscire dalle porte scorrevoli, guardandosi intorno, non potei far altro che aprirmi in un'enorme sorriso, sentendo il cuore battere veloce e un'immensa felicità invadere tutto il mio corpo, facendomi scordare tutte le preoccupazioni, i dubbi e la tristezza delle passate settimane. 
Appena mi vide si aprì in un sorriso anche lei venendomi incontro con passo spedito per poi abbandonare la valigia e abbracciarmi forte "ciao" dice lei allacciando le sue braccia al mio collo e guardandomi negli occhi "ciao" rispondo allargando ancora di più il mio sorriso, prima di cingerle i fianchi con le mie braccia, per poi tirarla più vicino a me e lasciarle un bacio sulle labbra, cercando di avere un po' di autocontrollo, per poi stringerla di nuovo a me in un abbraccio sospirando felice e affondando il viso nel suo collo, mentre lei mi lasciava un bacio su una guancia. Subito dopo ci dirigemmo alla macchina, per non perdere altro tempo prezioso.

Ecco di cosa avrei avuto bisogno in queste settimane, di avere un suo abbraccio a fine giornata, di sapere di trovarla a casa quando tornavo la sera, del suo stare in silenzio semplicemente ascoltando il mio di silenzio, capendo tutto senza nemmeno aprire bocca. 
Iniziava ad essere più difficile dover stare separati così a lungo, perchè sentivo proprio la necessità di avere la sua presenza sempre accanto. 

"Allora... qual è il programma per le prossime due settimane?" domanda lei mentre guido, osservandomi "beh avevo in mente un paio di cosette.." inizio io girandomi verso di lei e alzando e abbassando le sopracciglia una paio di volte "Daniel!" esclama lei tirandomi una sberla sul braccio, facendomi scoppiare a ridere "piccola, non ti crede nessuno che non vorresti pure tu passare le giornate nel letto con me" dico io con convinzione indicandomi e facendola arrossire sotto le mie risate "sei uno scemo" dice poi sistemandosi meglio sul sedile per poi girarsi verso di me "e comunque hai proprio ragione, ho una voglia matta di fare l'amore con te" dice lei guardandomi e facendomi spalancare gli occhi dalla sorpresa, e quasi tampono la macchina che mi precede, "ma tanto hai una gara, dunque aspetteremo la prossima settimana" dice lei poi posando una mano sulla mia coscia e avvicinandosi per lasciarmi un bacio sul collo "Jos" sospiro io cercando di non schiantarmi contro qualche macchina, facendola ridere e ritornare composta "tanto domani è mercoledì, non devo guidare" dico io girando per un attimo la testa verso di lei, che mi guarda sorridendo "pensa a guidare adesso vah, che se non arriviamo vivi in hotel non facciamo proprio niente" dice continuando a sorridere e facendo sorridere anche me "mi sei proprio mancata" dico qualche attimo dopo guardandola nuovamente per un attimo "solo in quel senso li?" domanda poi assottigliando gli occhi pizzicandomi un fianco e le prendo quella stessa mano intrecciando poi le dita, poggiando le nostre mani sulla mia gamba "anche, ma molto di più averti accanto" dico guardando dritto la strada, un po' imbarazzato dall'esprimermi anche fin troppo, e sento Jos stringere la presa sulla mia mano "anche tu" dice solo, per poi tornare a guardare la strada anche lei. 

Faithfully | Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora