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La domenica mattina esco di casa presto per andare in palestra e torno a casa solo per l'ora di pranzo, stremata.
Mangio un'insalata velocemente, per poi buttarmi sul divano e, mentre sto per chiudere gli occhi e addormentarmi, il mio telefono mi fa risvegliare e, svogliatamente, lo cerco con la mano e gli occhi ancora chiusi, rispondendo senza nemmeno guardare chi è.

"Pronto?" domando levandomi le scarpe per sistemarmi meglio sul divano "Jos" afferma la voce dall'altra parte facendomi bloccare "Daniel" affermo fredda e già assottigliando gli occhi arrabbiata.
"Come stai?" domanda con voce insicura e io inizio a mimare con la bocca le imprecazioni, per cercare di non offenderlo, "bene" affermo senza contraccambiare la domanda; sento un sospiro dall'altra parte "senti mi dispiace non averti scritto" afferma dopo qualche secondo "bene, almeno posso sapere il perché?!" domando cercando di mantenere la calma mentre inizio a passeggiare avanti e indietro per il salotto; Daniel rimane zitto qualche secondo "eri con Lewis" afferma dopo un po' facendomi fermare e corrucciare le sopracciglia "si, dunque?" domando non capendo e sento lui fare una risata ironica "dunque?! lui ci prova spudoratamente con te!" quasi urla facendomi arrabbiare come non mai.
Al che sbotto "cioè tu non mi parli per una cazzata del genere?! dopo aver passato un weekend insieme e, mi sembra di aver dimostrato che tengo a te, tu non mi parli, mi eviti, facendomi sentire una merda, perché ero con Lewis?! " inizio urlando e prima che possa parlare continuo "a me dei problemi che hai con lui in pista non frega un cazzo! Perché io sto con te perché mi trovo bene insieme a te, non perché vai più veloce di lui in pista o no! Non hai capito un cazzo di me allora" urlo per poi avere il respiro affannoso.
Daniel rimane in silenzio qualche secondo "non c'entra niente! Anche io sto bene con te! È lui che ci prova con te, siete stati tre giorni sempre insieme, per lo più tu eri con lui a fare un servizio in costume... anzi entrambi lo eravate!" afferma non alzando troppo la voce, probabilmente perché in Australia era notte; rido sentendo il sangue ribolliremo nelle vene "ma ti senti?! Stai facendo delle congetture che nemmeno i bambini! In più questo è il mio lavoro, se ancora non te ne eri accorto! Lewis è mio amico, punto. Devi farti una ragione di queste cose qua..." inizio stringendo la mano attorno a un cuscino "per lo più nemmeno stiamo insieme io e te a quanto pare, dunque non hai motivo di essere geloso!" urlo per poi riattaccare in preda alla rabbia.
Mi alzo dal divano iniziando a camminare in tondo per poi aprire tutte le finestre e iniziare a pulire, tanto per passare la giornata e cercare di smaltire la rabbia.

Max's point of view

Mi sveglio la domenica mattina all'ora di pranzo, solo perché mia sorella invade camera mia, visto che ero tornato alle 6 dalla festa di Julia.
Mi ero divertito moltissimo, ma appena prendo il telefono in mano, mi ricordo che Sara si era arrabbiata molto, soprattutto era molto gelosa.
Prima di scendere per mangiare decido di chiamarla, ma non risponde, così sbuffo e vado giù da mia madre.

Dopo pranzo decido di uscire per fare un giro al parco e, appena sono fuori, porto il telefono all'orecchio, sperando che la mia ragazza mi risponda.
"Max" afferma quest'ultima, molto meno arrabbiata di come l'avevo lasciata, e ciò mi rincuora "Sara, come stai?" domando entrando dentro al parco e iniziando la mia camminata lungo il sentiero, la sento sbuffare "scusa se non ti ho risposto" afferma dopo un po' facendomi sorridere "puoi dirmi cosa ti ha dato tanto noia?" domando poi sedendomi su una panchina e la sento sospirare "loro sono più giovani di me" ammette dopo un po' facendomi ridere "non ridere stupido!" esclama Sara dall'altro capo del telefono "tu sei una scema! ma cosa vai a pensare?!" domando sentendola sbuffare "è straziante stare con te, perché tu frequenti ragazzi e soprattutto ragazze molto più giovani di me e io non so mai come devo comportarmi" afferma facendomi sentire un po' in colpa per non avere capito prima quale fosse il suo problema: la differenza di età.
Era normale che avessimo dei modi diversi di fare le cose, alla fine 6 anni non erano pochi, ma ciò non voleva dire che non potevamo stare insieme.
"Sara a me tu piaci così come sei, non devi fare assolutamente nulla, impazzisco per te e voglio solo te" affermo dopo qualche secondo "vuoi che torno a New York domani?" continuo poi e lei risponde subito "no! Devi stare con la tua famiglia, sei sempre stato con me in queste settimane, non eri ancora tornato a casa" afferma poi facendomi sorridere "va bene.. però la prossima settimana ci facciamo una vacanza" affermo e continuiamo a parlare del più e del meno per un po', fin quando lei non deve staccare.
Il tempo di tornare a casa che il telefono squilla facendomi corrucciare lo sguardo, per poi vedere che è una videochiamata e che è l'australiano.
"Daniel ma che ore sono in Australia?!" domando quando accetto e vedo che è tutto incappucciato al buio "sono le due di notte e ho appena litigato con Jos" afferma facendomi alzare gli occhi al cielo "sei un danno" rispondo andando in camera mia mentre lui inizia a imprecare "era con Lewis! capisci??" domanda e io scuoto la testa "ne abbiamo già parlato... sai come la penso, non puoi fare un dramma ogni volta che lei è con lui, per lo più se è per lavoro... è difficile da accettare, ma il suo lavoro è questo, e a volte devono anche restare mezze nude, anche se ti fa impazzire la cosa" affermo capendo come si può sentire vedendo le sue foto in costume, anche se per lavoro, "si beh lo so però... " inizia per poi sbuffare "poi lei ha detto che non stiamo insieme dunque è inutile che faccio tutte queste congetture" afferma passandosi una mano nei capelli "beh ha ragione" affermo facendogli sgranate gli occhi "grazie max! sei un amico di merda! dovresti darmi supporto!" accusa lui puntando il dito verso la fotocamera e facendomi ridere "Daniel, avete dormito insieme, state sempre insieme, vi siete baciati, e ancora non le hai chiesto di stare insieme!" esclamo facendogli alzare gli occhi al cielo "parla quello che ci ha messo tre mesi...." afferma facendomi sbuffare "quello che voglio dire è che mi sembra palese ciò che c'è tra di voi, dunque potresti anche chiederglielo... prima che lei ti dica ciao ciao e se ne vada da qualcun altro" affermo serio vedendo lo sguardo del mio amico incupirsi.
Ci ragiona qualche attimo per poi esclamare "va bene, vado a prendermela!" e riattaccare.

———
wowww eccoci di nuovo!!
Ma quante ne combinano questi due ragazzacci?!
Che pensate che succederà??
Mi raccomando lasciate una stellina🌟 è un commento 💭

Faithfully | Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora