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È già pomeriggio quando io e Sara entriamo nell'area Paddock del circuito ad Abu Dhabi e il caldo ci sta letteralmente uccidendo.
"Io vado da Max al motorhome, vuoi venire?" domanda la mia amica indicando un viale sulla destra, scuoto la testa in segno negativo per poi parlare "no, preferisco farmi un giro" le sorrido per poi salutarla e dirigermi dalla parte opposta della sua.
Mi guardo intorno estasiata: tornare a far parte di questo mondo partendo direttamente dal Paddock è praticamente un sogno.
Fin da quando ero piccola ho sempre desiderato respirare l'aria di gara direttamente dal retroscena e avrei tanto voluto farlo con mio padre.
Mentre continuo a pensare e assaporare ogni momento di quest'esperienza, vago distrattamente, arrivando ad una scala in ferro da scendere.
Quando sono a metà il mio piede scivola facendomi cascare e finire addosso a qualcuno.
Che imbarazzo.
Alzo la testa e trovo qualcuno fissarmi e gentilmente aiuta ad alzarmi, per poi osservare la mia gamba, completamente graffiata "cavolo deve fare male" afferma.
Beh intelligente il ragazzo.
"Dovresti disinfettarlo, vieni" afferma aiutandomi e avviandosi verso il motorhome Mercedes.
Lo osservo meglio e capisco che non è la prima volta che lo vedo, probabilmente è un pilota, ed è sicuramente più di 9 anni che è in formula uno.
Ci penso un po', ma proprio non riesco a capire chi sia, fin quando non arriviamo nella sua stanza e posso leggere il nome sulla porta: Lewis Hamilton.
Campione del mondo nel 2008 con la McLaren, l'ultimo anno in cui sono riuscita a vedere tutto il campionato.
Beh sicuramente era cambiato molto,e soprattutto era pieno di tatuaggi.
Sorride facendomi entrare e mi fa cenno di sedermi su un divanetto mentre lui prende una scatola "comunque sono Lewis" esclama venendo verso di me con il disinfettate in una mano "tu sei..?" domanda e per la prima volta dal nostro incontro, parlo "sono Josephine" sorrido timidamente "ti ho già rivisto..." afferma dopo qualche attimo "ma si! tu fai la modella giusto?" domanda poi, spiazzandomi e facendomi avvampare "beh si" affermo poi annuendo e lui sorride "ti ho visto alla New York fashion week... possibile?" domanda iniziando a fasciarmi la gamba "si molto possibile!" rispondo sorridendogli "fatto" afferma bloccandomi la fasciatura "non importava... ma grazie mille" rispondo guardandolo.
"Perché ti ritrovi qua? Con chi sei venuta? se non sono troppo scortese..." afferma dopo poco mentre rimette apposto la scatola "tranquillo" sorrido per poi continuare "sono con la ragazza di Max" affermo mentre lui si gira verso di me "e a te piace la Formula Uno?" domanda poi sedendosi di fronte a me "oh beh... quando ero ragazza l'ho sempre guardata e mi piace davvero molto, ma poi per delle ragioni ho smesso di seguirla..." affermo restando vaga e lui annuisce "dunque sai già chi sono?" domanda aggiustandosi il cappello "all'incirca... sono rimasta a tu che vincevi il mondiale nel 2008... adesso come stanno le cose?" domando facendolo ridacchiare "beh è passato un po' di tempo!" esclama facendomi ridere "le cose vanno bene, vedrai questo weekend!" esclama poi facendo l'occhiolino e sorridendo.
Guardo l'ora rendendomi conto che è già un po' tardi "dovrei andare" smorzo il silenzio per poi alzarmi "ti accompagno al motorhome Red Bull allora" afferma convinto aprendomi la porta "non importa davvero" dico quasi cascando dal dolore alla gamba e lui mi guarda con una faccia ovvia "mica puoi cascare addosso a qualcun'altro" afferma facendomi ridere "okay va bene" accetto uscendo con lui che mi sorregge.
Con molta calma, e con molte chiacchiere, arriviamo davanti al motor home della Red Bull e, prima che possa accorgermene, arriva Daniel irruentemente, prendendomi sotto braccio e allontanando Lewis "ciao anche a te Daniel" afferma quest'ultimo mentre io continuo a fissare Daniel sconcertata, che inizia a fare miliardi di domande, mentre Lewis mi saluta e io ricambio silenziosamente.
Mi allontano bruscamente da Daniel e lo fisso "ma tutto bene?! ti pare il modo di comportarsi?!" esclamo fissandolo e lui fa per parlare, ma prima che possa aprire bocca mi allontano zoppicando ed andando nella sala comune da Sara e Max.
Mi butto su una sedia accanto a loro che mi fissano interrogativi "ti lascio libera due ore e mi torni con una gamba quasi rotta?!" domanda Sara fissandomi storta e io sbuffo "sono cascata" affermo facendole aggrottare le sopracciglia ancora più confusa "stavo scendendo una scala, sono scivolata e mi sono spaccata mezza gamba" descrivo meglio facendola annuire "e chi è che ti ha medicato?" domanda sempre più curiosa mentre Max scuote la testa divertito "Lewis, gli sono cascata addosso, poi mi ha medicato" affermo facendo alzare la testa a Max e strabuzzare gli occhi mentre Sara esclama "wowwww fai nuove conquiste eh!" ammiccando e Max prende parola "ieri sera com'è andata con Daniel?" domanda subito sistemandosi meglio sulla sedia mentre Sara annuisce "vero! la serata con Daniel!" esclamando.
Ripenso alla scenata di Daniel di prima e alzo le spalle.
"Niente di che, normale" affermo poi impassibile facendo sbuffare la mia amica "non vi siete baciati?!" esclama poi e io spalanco gli occhi "no! perché avrei dovuto baciarlo?!" domando sotto il suo sguardo contrariato e poi scuote la testa e decidiamo di tornare in hotel.

Daniel's point of view

Sbuffo scompigliandomi i capelli: avevo fatto una scenata da cretino con Josephine, così mi alzo e vado verso la stanza comune per poterle parlare.
Prima di entrare sento Max chiederle della serata passata con me il giorno prima.
"Niente di che, normale" sento lei rispondere per poi sentire Sarà controbattere "non vi siete baciati?!" ma poi Josephine risponde "no! perché avrei dovuto baciarlo?!" e decido di andarmene e tornarmene in Hotel.

Un'ora e una doccia rilassante dopo, sento bussare alla porta della mia stanza "Max!" esclamo sorpreso facendolo entrare.
Mi asciugo i capelli con un asciugamano mentre lui si butta sul mio letto "che ci fai qui?" domando guardandolo e lui si mette a sedere "sono venuto per farmi raccontare la serata di ieri sera" afferma guardandomi.
Sbuffo buttando l asciugamano a terra e lui mi guarda interrogatorio "ho sentito cosa ti ha detto Josephine" affermo e lui storce la testa "appunto per questo... ti conosco e mi sembra strano che non hai provato a baciarla" afferma facendomi sorridere e gli tiro un cuscino in faccia.
"Ci ho provato ma sono scivolato sott'acqua" affermo e lui strabuzza gli occhi " cosa vuol dire sott'acqua?! ma non eravate a mangiare il sushi?" domanda sempre più confuso "si certo, poi siamo andati su in piscina" rispondo mettendomi a sedere con la schiena poggiata alla testata del letto "va avanti" afferma lui guardandomi "e poi niente volevo baciarla ma sono cascato e poi non ci ho più provato" continuo e lui storce la bocca pensando "lei come ti sembrava?" domanda e io alzo le spalle "non lo so... ma sono stato bene, e lei mi ha detto lo stesso" affermo e lui mi guarda sempre più confuso.
Mi alzo di scatto camminando per la stanza sotto il suo sguardo confuso "cosa hai combinato?" afferma conoscendomi fin troppo bene e io mi fermo girandomi verso di lui "Okay! prima al Paddock l'ho vista con Hamilton e non ci ho visto più! Lo sai quanto non lo sopporto! e ci stava palesemente provando con lei..." confesso facendogli sbattere una mano in fronte "cosa hai fatto daniel?" domanda sospirando e guardandomi "sono andato lì e l ho praticamente scacciato" affermo iniziando a mangiarmi le unghie "cazzo! sei proprio un coglione" afferma lui dandomi una pacca sulle spalle.

Faithfully | Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora