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Il tempo che io e Daniel passammo insieme dopo la fine della gara fu molto pesante e difficile

Mentre faceva le interviste, davanti le telecamere, aveva messo su il suo inconfondibile sorriso, per poi toglierlo subito dopo, nell'attimo in cui abbiamo varcato la porta della camera di hotel.
Non era per niente facile stare accanto ad un Daniel profondamente triste, deluso, senza il suo solito sorriso e soprattutto il suo senso dell'umorismo. Solitamente era lui quello che tirava me su di morale, che mi alleggeriva il cuore con la sua risata, ma adesso era difficile anche trovare le parole giuste da dire. 

Quando l'ho conosciuto aveva appena preso la decisione di passare in Renault e qualche tempo dopo mi aveva aperto il suo cuore raccontandomi ciò che gli passava per la tesa, il perchè aveva preso quella decisione.
Ammeto che poi mi ero anche informata su internet, avevo cercato informazioni sulla Red Bull, sulla Renault, avevo letto articoli che parlavano di Daniel e di questa sua decisione, realizzando ancora di più di quanto fosse stato difficile per lui decidere di cambiare totalmente vita, perchè un po' anche di questo si trattava, di lasciare tutte le persone che conosceva da anni, lasciare un team che lo aveva portato anche a vincere, che lo aveva fatto crescere.  

Alla fine, dopo aver mangiato una pizza sul letto insieme, Daniel si era addormentato quasi subito, distrutto dalla giornata, ed io ero rimasta a coccolarlo finché il sonno non aveva preso anche me. 
La mattina dopo poi, con molta fatica, ci dirigemmo all'aeroporto e quando venne il momento di salutarsi, fu ancora più difficile rispetto a tutte le altre volte ma, purtroppo, le favole non esistevano, il lavoro chiamava e tutti e due dovevamo uscire di nuovo dalla nostra bolla e tornare alla vita reale. 

Sara tornò con me in America e finalmente, dopo diversi mesi, riuscimmo a passare un po' di tempo insieme nei giorni seguenti dove lei mi raccontò tutte le avventure con Max, non proprio tutte sia chiaro, e io le confidai tutto ciò che mi passava per la testa. 
"Fra meno di un mese è il tuo compleanno, che si fa?" domanda la mia amica facendo un sorriso a 32 denti, visto che le piaceva tutte le volte organizzare qualche festa, facendomi ridere "mi ero anche scordata" ammetto io alzando le spalle ed era vero, non avevo avuto tempo per pensare al mio compleanno, con Daniel non ne avevamo mai parlato e, a meno che non mi abbia googlato, non aveva idea che il mio compleanno sarebbe stato da li a qualche settimana. Vedo Sara smanettare con il telefono "che stai combinando?" dico io avvicinandomi al suo telefono "beh i ragazzi saranno in Cina, è tempo per noi di andare a mangiare un po' di riso!" esclama lei girandomi il cellulare con la schermata occupata da due biglietti aerei "Sara!" esclamo io spalancando gli occhi "Auguri!" urla lei "oh no porta male" dice poi iniziando a fare le corna con le mani facendomi ridere "dai su, chiama il tuo fidanzatino" dice lei allungandomi il mio telefono, che avevo lasciato sul tavolino davanti al divano, facendomi un sorriso. 

"Piccola, tutto bene?" sento Daniel rispondere al telefono "oh no, ho calcolato male il fuso?" domando subito preoccupata facendolo ridacchiare "si Jos, per l'ennesima volta" risponde il mio ragazzo "ma tu stai bene?" domanda poi facendomi fare un sorriso "si tranquillo, volevo solo dirti che ho due settimane di stop dal 9.. Ci vediamo in Cina?" dico io sempre sorridente, consapevole che ormai mancavano soltanto due settimane e mezzo "sei seria?" domanda lui sorpreso facendomi ridere "perchè ti dovrei prendere in giro?" domando io e lo sento ridacchiare "non vedo l'ora di rivederti" dice poi quando smette di ridere, con tono più serio "anche io, avremo due settimane per noi" dico soltanto sentendo un'immensa felicità pervadere tutto il mio corpo "che palle però che ho la gara" dice lui sbuffando "e non sei contento di correre?" domando confusa "si ma non posso farti tutte le cose che vorrei" dice lui serio facendomi arrossire "Daniel!" esclamo sotto gli occhi indagatori della mia amica Sara, seduta sul divano, facendo ridere Daniel "scommetto che sei arrossita" dice soltanto facendomi arrossire ancora di più sotto lo sguardo divertito di Sara "smettila!" aggiungo facendolo ridere ancora di più "oh sei tu che mi hai svegliato nel pieno della notte e mi hai fatto pensare a tutte le cose che abbiamo fatto in questo letto e tutte le cose che vorrei farti appena ci vediamo" dice lui con un tono calmo facendomi perdere qualche battito, un po' dall'eccitazione e un po' dall'imbarazzo "bene allora ti lascio dormire" dico io con tono serio facendolo ridere mentre Sara mi fissa anche lei ridendo, probabilmente aveva sentito tutto quello che mi aveva detto Daniel, facendomi imbarazzare ancora di più. Dopo esserci battibeccati ancora un po', io e Daniel ci salutiamo "Dovreste fare un po' di sesso telefonico" dice la mia amica con tono saccente e le tiro un cuscino addosso "smettila pure tu" dico io sempre rossa in viso "oh andiamo, io e Max.." inizia lei ma io la blocco subito "per favore, evita di dirmelo, non potrei più guardare Max in faccia" dico io dirigendomi verso la cucina per iniziare a preparare cena, mentre Sara borbotta seguendomi. 

Daniel's Point of View

Dopo la grande delusione del GP di Australia non è stato affatto facile riprendere ad allenarmi e a tornare in fabbrica. Fortunatamente Michael mi conosceva fin troppo bene e sapeva come costringermi ad alzarmi dal letto e fare il mio lavoro. 

Quello che passava tutto il tempo per la mia testa erano solo pensieri riguardanti il mio futuro in Formula 1, i miei sogni che vedevo sempre più lontani e i dubbi sulle mie decisioni. Il tutto era condito dall'estrema tristezza di non poter nemmeno svegliarmi con la persona che amavo tutti i giorni. 
Con Josephine cercavo di risultare più tranquillo di quanto in realtà fossi, ma avevo seri dubbi che lei mi credesse visto che riusciva sempre a capire cosa mi passava anche a chilometri di distanza; apprezzavo comunque che lei non mi costringesse a parlare con la forza, ma cercasse sempre le giuste parole per lasciarmi aprire di mia spontanea volontà. 

Il Gran Premio del Bahrein non riesce a tirare su il mio morale per niente ma, se possibile, lo peggiora. Per questo quando Jos mi ha chiamato il martedì dopo il Bahrein comunicandomi che saremo riusciti a stare insieme per due settimane, ho davvero sentito la felicità rientrare nel mio corpo, spronandomi anche di più al lavoro. 
"Ti vedo più sereno oggi" dice Michael mentre mi alleno "cosa?" domando distratto girandomi verso di lui "sei più rilassato, più tranquillo.." spiega lui analizzandomi con lo sguardo "Jos viene in Cina e anche la settimana dopo siamo insieme" rispondo ai suoi dubbi facendo un sorriso e vedo lui ridacchiare "amico, tu sei completamente andato per lei" dice facendomi alzare gli occhi al cielo "è la mia ragazza, è normale che io sia contento, no ?" domando con ovvietà "si, certo, ma ne hai avute altre di ragazze e non ti hanno mai cambiato l'umore da un estremo all'altro solo perchè riuscivi a vederle" dice lui gesticolando e sorridendo "ti fa davvero bene stare con lei" continua poi poggiandomi una mano sulla spalla "tranne quando ti fa mangiare" finisce poi facendo ridere entrambi. 

La settimana prima di partire per la Cina ricevo una telefonata da un numero sconosciuto e aggrotto le sopracciglia rispondendo incuriosito "Daniel sono io!" esclama una voce facendomi aggrottare sempre di più le sopracciglia "scusa chi sei?" domando poi e sento sbuffare dall'altro lato "sono Sara! Ma come è possibile che non mi riconosci che sono la migliore amica della tua ragazza e la fidanzata del tuo migliore amico.... sei davvero pessimo" farfuglia tutto d'un fiato lei facendomi ridacchiare "ciao, come stai?" domando per poi aggiunger "Jos sta bene vero?" un po' di preoccupazione mi sale visto che io e Sara non ci sentivamo mai per telefono. La sento ridacchiare "tranquillo la tua dama è viva e vegeta, sta lavorando" dice solamente "ok... dunque mi hai chiamato per...?" lascio in sospeso la frase "si ecco, sai cosa è il 14?" domanda rendendomi sempre più confuso "c'è la gara?.." dico io incerto e la sento sbuffare "sei davvero pessimo!" ripete facendomi ridacchiare "è il compleanno di Jos " aggiunge poi "e tu non ne avevi idea" finisce mentre io mi passo una mano tra i capelli nervosamente "non me lo ha detto" dico io soltanto e posso percepire Sara alzare gli occhi al cielo "eccerto, mica viene a dirtelo!" esclama "comunque, sto organizzando una festa INDIMENTICABILE" inizia a raffica calcando bene l'ultima parola "ci penserò da sola, non ti preoccupare, ma la faremo la sera, dopo cena, così se volete farvi una cenetta romantica..." dice lei lasciando poi la frase in sospeso come per darmi un suggerimento "grazie Sara, sei un angelo" dico io semplicemente, davvero grato che mi abbia avvertito "lo so lo so" risponde lei facendo ridere entrambi. 

La telefonata con Sara mi aveva messo un po' di ansia addosso, mi sentivo in colpa per non aver avuto idea che fosse il compleanno di Josephine e volevo organizzare qualcosa di davvero bello per lei. Dall'altro lato avevo paura che il GP di Cina potesse andare nuovamente male, così da rovinarmi la serata e di conseguenza poterla rovinare a lei. 

Faithfully | Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora