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Mi sveglio dal suono insistente del campanello e mi alzo controvoglia scendendo le scale "chi è?" chiedo al citofono con voce assonnata e sento ridere dall'altra parte "se non ti conoscessi penserei di esser finito nella casa di un camionista" dichiara la voce dall'altra parte facendomi alzare gli occhi al cielo "Daniel cosa ci fai qui alle..." inizio guardando l'orologio "nove di mattina?" domando "mi apri o no?!" controbatte non dandomi una risposta, così apro il cancello con un tasto e mi avvio alla porta aprendola.
Appena arriva Daniel tira fuori un mazzo di rose dalla schiena e la colazione nell'altra mano.
Arrossisco subito sorridendo "non ti avevo ancora fatto i complimenti per la sfilata dell'altra sera" dichiara porgendomi il tutto, guardo il mazzo di fiori per poi poggiarlo sul mobile e, dopo che Daniel si è chiuso la porta alle spalle, lo abbraccio baciandogli la guancia e, con le braccia ancora intorno al suo collo, lo guardo per poi parlare "grazie, davvero" affermo sentendo le sue mani posizionarsi sulla mia schiena.
A spezzare il momento è il mio stomaco che inizia a brontolare dalla fame ed entrambi ridiamo "menomale che ci sono io che penso al tuo denutrimento" afferma "porta la colazione in cucina che io metto i fiori in un vaso" dico staccandomi per andare a cercare un vaso.
Ci sediamo su due sgabelli intorno alla penisola della mia cucina "ti piace cucinare?" domanda guardandosi attorno e io sorrido annuendo "si molto, oggi ti farò assaggiare tutte le mie prelibatezze" dichiaro facendolo sorridere "dove c'è cibo c'è Daniel" afferma facendomi ridere "l'ho notato" rispondo facendogli aggrottare le sopracciglia "vorresti dire che.... sono grasso?!" domanda e io cerco di trattenere le risate "beh un po' di buzzetta ce l'hanno tutti" affermo facendogli spalacare la bocca "tesoro, non ho sfilato io l'altra sera in intimo perché altrimenti vi avrei rubato la scena" dichiara facendo una voce poco virile e facendomi scoppiare dalle risate "si beh vederti con un perizoma avrebbe rubato la scena sicuramente" affermo e anche lui inizia a ridere.

Mezz'ora dopo decidiamo di andare a fare un giro per New York, tanto per passare la mattinata, ma stare in città è quasi impossibile visto il continuo flash dei giornalisti.
Così decidiamo di andare a Central Park, dove iniziamo a camminare per i piccoli sentieri più nascosti "da quanto non vedi tua mamma?" domanda guardandomi "mh.. dall'estate, doveva venire l'altra sera, ma poi gli è venuta l'influenza e le ho detto di restare là" affermo girando la testa verso di lui "e tu i tuoi genitori?" domando tornando a guardare dove cammino per non cascare in terra "dall'estate anche io" afferma mentre io mi stringo nel mio cappotto.
Decidiamo di sederci e, quando vede che ho freddo, passa il suo braccio intorno alle mie spalle "perché sei venuto qua invece che andare in Australia?" domando girando la testa verso di lui che mi guarda e esita un attimo prima di rispondere.
Dopo la domanda che gli ho fatto il mio cuore ha preso a battere più veloce, forse per paura della risposta, visto che comunque spero che sia venuto qua per stare con me, forse perché il suo braccio così stretto intorno a me mi faceva impazzire e volevo sempre più contatto con lui.
"Credevo fosse ovvio" dichiara facendomi confondere ancora di più, tant'è che non so cosa rispondere e boccheggio per un po'; lui guarda avanti per un po', senza trovare una risposta da parte mia.
Si gira nuovamente verso di me, ma con tutto il corpo e prende tra le sue mani le mia, che sono completamente congelate.
Inizia a sfregarle guardandomi "sei una scema" dichiara facendomi aggrottare le sopracciglia e lui sorride "è ovvio che sono venuto qua perché voglio passare del tempo con te" continua dopo un po' facendomi arrossire e sorridere, così decido di slanciarmi verso di lui e affondare la testa nel suo collo "il tuo nasino è super ghiacciato e mi sta congelando il collo" sussurra facendomi ridere e lo guardo "sono contenta" affermo staccandomi da lui cercando un contatto visivo; "sei contenta che mi si congela il collo o...?" domanda lasciando la frase in sospeso e alzo gli occhi al cielo sorridendo "sono contenta di essere qui, con te" affermo guardandolo e lui sorride.

Verso mezzogiorno torniamo a casa e mi metto a cucinare mentre Daniel si posiziona su uno sgabello e iniziamo a chiacchierare "eri più emozionata di vedere Raikkonen che vedere me" afferma Daniel facendomi ridere e mi giro verso di lui dopo che ho messo sul fuoco l'acqua "beh quando seguivo la Formula Uno erano i tempi di Raikkonen, tu nemmeno esistevi" affermo e lui mette un finto broncio "perché hai smesso di seguirla?" domanda facendomi bloccare dal girare la salsa e poso il mestolo, abbassando la fiamma.
Mi giro verso di lui poggiandomi al piano "guardavo la Formula Uno con mio padre... eravamo davvero super fissati. Quando ero a scuola facevo sacrifici enormi per potermi permettere di andare a un GP senza far pesare tutto a mio padre, abbiamo condiviso questo amore per la F1 da sempre e... trovarmi il giorno che lui non c'era più a dover guardare una gara da sola mi faceva strano, era come se mancasse sempre qualcosa." mi fermo un attimo e mi rendo conto di come, senza pensarci, mi ero fidata di Daniel, raccontando qualcosa di me così importante e vedo il suo sguardo addolcirsi mentre mi allunga le mani, che non tardi a prendere e avvicinarmi a lui.
Lo guardo negli occhi e continuo "Ho smesso di seguire la F1, poi ci si è messo nel mezzo il mio lavoro, gli spostamenti da casa e tutto, così non ci ho proprio più provato a guardare una gara... Sara sapeva tutto quando Max ci ha invitato a vedervi ad Abu Dhabi, era un po' preoccupata nel chiedermelo... ma sapevo che era il momento giusto per riniziare a seguire qualcosa che mi piace, soprattutto perché so che mio padre non vorrebbe che io rinunciassi a tutte queste possibilità che tu e Max mi avete dato" sorrido sentendo il mio cuore stringersi e Daniel accerchia il mio corpo con le sue gambe, intrappolandomi, e poi stacca le sue mani dalle mia portandole al mio viso, e con la mano destra porta i miei capelli dietro l'orecchio "avrebbe adorato i tuoi sorpassi in pista" continuo poi sussurrando, data la vicinanza tra me e Daniel che mi guarda negli occhi e, dopo aver portato entrambi le mani sulle mie guance, mi bacia.

———
direi... FINALMENTE!!
cosa aspettava?!
mah... questi uomini... chi li capirà mai! 🤪
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Faithfully | Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora