Capitolo 1

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CAPITOLO LUNGO

ATTENZIONE SCENE DELICATE

Come volete che inizi?

Che sono cambiata? Che sono riuscita a realizzare il mio sogno e che adesso mi sono creata una nuova via?

Oppure volete che vi dica che da quel maledetto giorno sono cambiate fin troppe cose e che c'è stato un susseguirsi di intoppi?

Al diavolo è tutta la verità. Solo che non so come iniziare a raccontarvi quello che sono successi in nove anni. Inizio dal banalissimo inizio? Oppure quello che mi è successo oggi? O ieri? O quello che devo fare domani?

Iniziamo dall'inizio ma sarà coincisa. Quindi se non capite cosa succede vi consiglio di farvi un riepilogo prima grazie.

Ad ogni modo, da quando ho chiuso con Logan è stato un disastro. Le sue parole mi rimbombavano nella testa, facevo fatica a concentrami, ma alla fine grazie all'aiuto di Angelo. Ho usato come sempre, quelle parole a mio vantaggio, dimostrandogli un giorno che quelle sue parole non mi hanno piegato.

Quando il progetto è finito e mi hanno trasferito a Roma è stato un altro colpo da assimilare, nuova casa, nuova azienda, nuova città, nuovo personale, nuovo capo, insomma per un mese non ho fatto altro che avere attacchi di panico. Il lavoro all'inizio è stato difficile, duro e impegnativo specialmente con la mia situazione attuale.

I primi anni sono stati duri, cattivi, spietati ma anche felici. Specialmente quando mi hanno promossa.

Per quanto riguarda Silvia mi è stata vicinissima più che mai, mi ha sostenuto tutto e per tutto, non mi ha mai lasciato, non si è scordata nemmeno una visita. Mi chiamava ogni giorno quando era fuori città per accertarsi che stessi bene. Ci siamo avvicinate molto in questi anni, io sono sempre la solita stronza fredda che non si lascia scalfire, ma lei lo ha accetto e mi vuole bene. Ci siamo avvicinate molto grazie ai chiarimenti e al mio obbiettivo.

Angelo invece ha lasciato tutto come sempre per prendersi cura di me. Non mi ha mai lasciato, nemmeno una volta, ha fatto sacrifici enormi, dandomi la prova che ci tiene veramente a me.

Due anni fa sono diventata capo dell'azienda di Roma. Me lo sono sudata quel posto, me lo sono meritata, adesso dirigo una delle più grande aziende di architettura americana in Italia. Sono un capo duro e cattivo, mi faccio rispettare e metto terrore, ma sono anche molto comprensiva. Devo essere forte, nessuno accetta un capo di soli ventisette anni, più giovane dei dipendenti.

Adesso sono felice. Non come le persone normali ovvio. Ho una vita impegnativa, un lavoro che amo, mio fratello, Angelo, che mi facilita le cose e Silvia che mi aiuta con il mio piano, per la precisione lo fa lei, io mi limito ad incontrarli e parlare.

Le voci sfortunatamente non se ne sono andate e non se ne andranno mai, ma almeno riesco a gestirle, a volte crollo è vero, ma quando le sento penso al mio obbiettivo, penso alla vita che sto facendo, parlo con loro. L'oscurità mi ha marchiato per sempre, ma almeno ci convivo, la coloro un po' alla volta. Insomma ho fatto passi da gigante, controllo le voci, mangio normalmente, l'oscurità mi accompagna ovunque.

Lui continua a vivere dentro di me, mi comanda ancora, solo che non lo lascio avvicinare a nessuno, lo tengo alla larga. Ma ci sono lati negativi, come che non ho mai cambiato il mio carattere, sono sempre fredda, stronza, distaccata, chiusa in me stessa. Ormai quella maschera ha scalfito la mia faccia, la mia personalità, il mio passato mi ha segnato e non potrò più cambiare.

Per quanto riguarda gli attacchi ci sono sempre e come le voci e lui non se ne andranno mai.

La mia ossessione è peggiorata da quando sono diventata capo, o comunque da quando sono diventata direttrice di disegno cinque anni fa.

IL MIO MIGLIOR NEMICO IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora