⚠ATTENZIONE SCENE DELICATE⚠
Sono tempo è passato? Un mese? Anche meno? E io sto già impazzendo.
Mi spiego. Sono stata rapita all'inizio del mese di settembre, sono stata in coma per due mesi quindi inizio di novembre, ovvero passato il mio compleanno a dormire.
Sono a casa da un mese con la piccoletta e sono più indaffarata di prima. A causa della mia promozione e della mia "scomparsa" mi sono ritrovata con progetti che erano un disastro, appuntamenti cancellati o rimandati, riunioni noiose e cene importanti. Per non parlare che dovevo trasferirmi a New York e non ho nemmeno trovato una casa per me e per Zoe e non ho trovato nessuno che prendesse il mio posto. L'unico lato positivo è che la piccoletta è buonissima, non si lamenta mai, ha subito fatto amicizia con la nuova babysitter e, incubi a parte, sembra di non averla nemmeno. Lo so è brutto da dire e pensare.
Per quanto riguarda Logan, beh... mi ha fracassato le ovaie da quando sono in Italia, ma non solo a me, anche ai miei fratelli. Ovviamente non ho mai risposto né a una sua chiamata, né ai suoi messaggi, nemmeno quando mi cercava al lavoro. Insomma sono tornata ad ignorarlo e devo dire che mi ha fatto bene, avevo e ho bisogno di spazio per riflettere. Stavo lasciando la città che mi ha cambiato, che mi ha fatto crescere in ambito lavorativo, dove ho passato nove anni.
Devo ancora parlare o vedere le ragazze e i loro compagni e mi sento di merda al pensiero che le ho abbandonate di nuovo. Ma sto andando da loro, posso ancora sistemare la cosa.
L'unico problema è che ancora nessuno lo sa, nemmeno Angelo o Silvia, ho chiesto espressamente di non dire nulla finché non mi sarei trasferita a New York, ovvero prima di natale. Ovvero tra una cazzo di settimana.
Devo lasciare la mia casa, il mio rifugio per seguire il mio più grande sogno.
Vero... gli attacchi o le crisi le ho avute la prima settimana quando dovevo risolvere il casino che ho fatto. Ma per il resto ero così concentrata e fissata sul lavoro che non ho pensato a nulla, non mi sono mai fermata, così da non sentire e non provare nessun dolore o voce.
<<Emi perché dobbiamo lasciare questa casa? Mi piace la mia camera>> disse salendo nel mio ufficio. Sì piaceva anche me, l'ho costruita io, è alla mia portata, conosco ogni centimetro di questo posto e mi viene la nausea sapere che non ci potrò più venie.
<<Per lavoro Zoe. Ma tranquilla. Ho disegnando un'altra casa per noi due. Voi vederla?>> lei si illumina e corre verso il tavolo per vedere. Diciamo che non ho cambiato molto. Sempre uno studio senza pareti, camere ben illuminate, tre piani, una piccola biblioteca, cucina più piccola e sala sempre illuminata, giardino e piscina.
<<La scala è come quella delle principesse>> indicando la scala appena entri. Ho voluto cambiare qualcosa, altrimenti avrei sentito la nostalgia di questa e non volevo.
<<Avremmo la piscina anche a New York>> le si brillavano gli occhi alla vista di questo progetto. E io fiera del mio lavoro non faceva altro che scaldarmi e spingermi a darle un bacio sulla fronte per la sua felicità.
<<Ma dovremmo stare in una casa più piccola finché non sarà pronta la nostra>> lei annuisce un po' delusa. Se non fosse successo quel casino adesso la casa sarebbe quasi pronta e io non mi ritroverei a vivere nella casa dove ho passato un anno di prigionia.
<<Non importa. Mi basta avere te. Ha chiamato di nuovo Logan>> passandomi il telefono di casa. Dio. Prima o poi quello lo ammazzo e ammazzo anche il deficiente che mi ha spinto ad avere un telefono di casa.
Mi vado a sedere nella poltrona della scrivania riprendendo fiato e massaggiandomi la gamba. Ho passato notti a soffrire per le fitte che ricevevo ogni volta che il corpo aveva un attimo di tranquillità. Le conseguenze del fianco mi portavano a non respirare normalmente, la gamba mi portava a non restare in piedi per più di un'ora prima che il muscolo si contraesse e mi spingesse a sedermi e massaggiarmi. Il calcio sullo stomaco mi ha impedito di tenere il cibo, per quasi due settimane, nello stomaco senza vomitare dal dolore. Adesso mangio come una anoressica in fase di accettazione e guarigione. Ma mi sto sforzando lo giuro, mi concentro di più sui cibi liquidi, visto che quelli solidi faccio fatica. La schiena è guarita completamente e tra due mese posso operarmi per farmi togliere le cicatrici e poi posso ri-tatuarmi per riprendere a respirare. Dopo tutto, dolore a parte, non si nota molto le cicatrici o i segni di quello che ho passato, il fianco si vede solo una macchia che coprirò con un tatuaggio, la gamba si vede la pelle tirata a segnata che ricoprirà anche quella. Mi è andata bene.
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IL MIO MIGLIOR NEMICO II
ChickLitCosa succede se due persone che non si sono mai sopportate e che si sono ferite a vicenda si ritrovassero dopo otto anni nella stessa città, nello stesso posto per lo stesso motivo? Beh, per Emily è tutto un malinteso, una punizione per essersene an...