Ci siamo. Oggi è il giorno decisivo. Il giorno che affronterò un'altra parte del mio passato in modo da cominciare a farmi una vita mia, senza pensare a nulla. Ovviamente non sto dicendo che in questi dieci anni non ho fatto progressi, oppure che in quest'anno non ho riavuto le ragazze e Logan. Ma non mi sono mai sentita veramente libera, leggera, senza pensieri, mi sentivo ancora legata al mio passato, e non sto parlando del collegio. Quella parte l'ho superata e accettata. L'ho accettata perché le voci ci sono, porto ancora le cicatrici degli abusi e delle violenze, per non parlare degli attacchi di panico. L'ho superata perché ho avuto la mia vendetta, ho messo dietro le sbarre Alessandro e Lorenzo, mi sono liberata di loro in modo da sentirmi libera.
È come se la mia mente dividesse ogni trauma che ho vissuto, ogni paura, ogni dolore, in modo da non farmi sentire libera, come se mi costringesse a restare aggrappata a loro. Ma io non posso farlo, so che ci saranno mille ostacoli da superare per via dei miei problemi ma so che se riesco ad affrontare questa giornata, la strada sarà solo in discesa. Lo spero almeno.
Questa parte del passato è la più dolorosa, non so se per via che era la mia famiglia, o che sono cresciuta con loro, oppure perché sono legata a loro da sangue e stronzate varie. Ma so che questo fa più male dell'altro, è più straziante, più opprimente, più soffocante, è la causa di tutti i miei problemi. Colpa di Claudio che mi ha mandato via, colpa di Miriam che mi ha solo sabotato fin dall'inizio, colpa di Luca che non è stato affatto un fratello in tutti questi anni. Non nomino nemmeno mia madre perché lei almeno ha avuto la decenza di non farsi vedere, di non restare con me, vederla, parlarle e dopo sparire.
Provo un'altra sensazione adesso. Quando dovevo affrontare la famiglia Massei ero pronta, ero carica di rabbia, lo volevo io, sapevo che fare, mi sono addestrata per quello, avevo una sicurezza che adesso non ho. Sì sono arrabbiata, sì vorrei scaricare la rabbia in palestra, sì voglio chiudere anche questa parte, sì non vedo l'ora di sputare in faccia la verità. Ma non mi sento pronta, non ho studiato un piano, non so che dire, non so cosa aspettarmi, non ho la sicurezza che mi serve. Ma una cosa la so, devo spegnere i sentimenti e parlare, non devo provare nulla, devo fare come ho fatto con le ragazze, come quando ho affrontato Lorenzo e Alessandro.
Devo così non impazzirò, non darò spettacolo, non darò segni di debolezza, altrimenti Claudio lo userà contro di me. Devo essere fredda, distaccata, dimostrami menefreghista, senza rabbia, senza dolore, senza rimpianti, senza rancore. Perché questi sentimenti possono portarti nella cattiva strada, posso farti dire cose che non pensi, agire per poi pentirtene e questo non deve succedere.
Puoi farcela
Scapperai come sempre
Sei una codarda alla fine
Affronta e dimentica
Sei solo una ragazzina per loro
Non vali niente
Non sei sola
Non ne uscirai vincitrice
Liberati di questo peso
Meriti di essere felice
Le voci non smettevano di torturarmi e io non riuscivo a ragionare come si deve. Sapevo che dovevo drogarmi prima di affrontare questo, sapevo che mi serviva aiuto per spegnere i sentimenti, sapevo che dovevo impazzire per trovare la calma.
<<Stai bene?>> mi giro sentendo la voce di Silvia. Mi stava fissando preoccupata, ma non potevo dirle dalla voce, non adesso in un momento del genere, con le voci che litigavano.
<<Devo solo prendere queste e spegnere i sentimenti. Tutto qui>> sapeva cosa mi riferivo. Mi ha aiutato lei con l'allenamento psicologico, mi ha detto lei cosa fare e come fare, quindi capiva e non mi giudicava.
STAI LEGGENDO
IL MIO MIGLIOR NEMICO II
ЧиклитCosa succede se due persone che non si sono mai sopportate e che si sono ferite a vicenda si ritrovassero dopo otto anni nella stessa città, nello stesso posto per lo stesso motivo? Beh, per Emily è tutto un malinteso, una punizione per essersene an...