Capitolo 11

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Ri-premessa. Un altro capitolo per capire e scoprire sempre di più i misteri che ci sono. Scene delicate, non adatti a deboli di cuoreBuona lettura😉❤

Dodici anni prima...

Sono in intimo. In una stanza buia, legata da non so quanto tempo. Non mangio, non bevo e non vedo la luce da giorni ormai. Ho perso la cognizione del tempo da quando sono qui.

<<Sei pronta ad ascoltarmi adesso?>> aprendo la porta illuminando tutta la stanza, compresa me. Mi copro gli occhi e il corpo sia per la luce improvvisa che per il freddo. Cazzo siamo inverno e qui dentro non ci sono riscaldamenti e io sono nuda in un pavimento gelido.

Non rispondo. Così lui avanza verso di me e chiude la porta dietro di se accendendo la luce. Non mi sento umiliata, non mi sento nuda, non mi sento nulla. Perché lui mi ha sempre vista così, lui mi ha sempre conciato così, lui mi vuole così.

<<Vedi. Mi hai fatto male quando mi hai abbandonato. Avrei perso la mia famiglia per farti felice. Ma tu mi hai lasciato per una famiglia che non ti voleva, hai lasciato quello che io ti stavo offrendo. Ma tranquilla. Ti sto dando la possibilità di rimediare. Vedi. Lo sai che io ho un figlio giusto? Bene. Voglio che lui impari da te, voglio che tu gli insegni tutto quello che ho insegnato a te, voglio che diventi forte come te>> accarezzandomi la guancia.

<<Tu non mi hai insegnato niente. Tu mi hai solo ferito, usato e sporcato. Tu non hai fatto nulla. Io non voglio stare con voi>> urlai.

<<Non dire così. Io ti voglio bene. Ti voglio così bene come una figlia. Ho messo da parte mio figlio per te, perché ho sempre pensato che fossi te quella che ho creato. Ti sto dando la possibilità di essere felice, di essere libera, di avere tutto quello che vuoi. Io ti voglio come me, voglio che diventi mia figlia>> guardandomi con occhi quasi dolci. Se non lo conoscessi così penserei che ha un cuore.

<<Tu mi vuoi controllare. Tu mi vuoi sotto il tuo controllo solo perché so troppe cose su di te. Mi hai lasciato entrare dentro al tuo lavoro e non accetti l'idea che non voglio questo mondo, che non voglio te. So troppe cose per non lasciarmi andare>> mi guadagnai uno schiaffo doloroso sulla guancia. Non faccio in tempo e reagire che lui mi prende la faccia e mi ributta a terra a faccia in giù esponendo la schiena.

<<No. Vedi quello che non capisci e che non accetti che io ti voglio aiutare, che ti voglio rendere felice- mi dà una cinghiata- che ti voglio rendere libera- un'altra- fare quello che vuoi- un'altra- sposare chi vuoi- un'altra- essere rispettata- un'altra- essere amata da me- un'altra- avere una famiglia che ti ama>> versandomi qualcosa sulla schiena facendomi urlare dal dolore.

<<Io non voglio farti del male. Io ti voglio bene, mi fa male farti questo. Non mi piace farti male, vederti sanguinare. Ma tu non mi rispetti, non mi accetti, non mi vuoi. Ma io ti voglio bene, tu sei mia e voglio aiutarti>> accarezzandomi la testa e darmi un bacio sui capelli.

<<Se tu mi vuoi bene come dici non mi faresti questo. Non mi faresti del male, se tu avessi un cuore non mi legheresti, non mi faresti sanguinare, non metteresti me al posto di tuo figlio>> ero stanca di questa situazione. Non avevo paura, ero così incazzata per la sua mentalità malata che mi faceva scattare con niente, che non mi faceva stare zitta. Non accettavo questo fatto e mi portava a questo.

<<Questo è il mio modo di volerti bene. Io ti voglio aiutare, davvero mi devi credere. Sei tutto per me, sei l'unica che mi vede per quello che sono, che mi fa sudare per essere rispettato. All'inizio mi faceva incazzare questo tuo comportamento, ma poi con il tempo ho capito che tu dovevi ricevere di più. Quando ho saputo la tua storia, la tua famiglia mi è saliti l'istinto di proteggerti, di fortificarti per vendicarti della tua famiglia. Ti ho resa così per farti rispettare, per essere forte, per darti quello che ho, per dimostrarti quanto ci tengo a te. Ti amo come una figlia>> ma era un pazzo. Pensava così al contrario che mi veniva da sputargli in faccia, di dirgli tutte le cattiverie che mi ha fatto.

IL MIO MIGLIOR NEMICO IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora