«Tanto è profondo il Tartaro oscuro sotto la terra: se un'incudine di bronzo cadesse dal cielo, dopo nove notti
e nove giorni, al decimo arriverebbe a terra - e così è profondo sotto la terra anche il Tartaro oscuro,
che se un'incudine di bronzo cadesse dalla terra, dopo nove notti e nove giorni, al decimo arriverebbe al Tartaro»(Esiodo, Teogonia, vv. 721-25).
Se c'era qualcosa di opposto all'Olimpo, allora Yoongi avrebbe detto che questo era il Tartaro. Tanto imponente che, alla fine, anch'esso aveva preso vita propria.
Descriverlo, era alquanto impossibile, visto che non esistevano parole umane degne di racchiuderlo appieno oltre a profondo e oscuro.
C'era un tempo in cui, Yoongi, ne conosceva ogni anfratto, tanti erano i momenti che vi passava.
Immergersi in Tartaro, per lui, aveva sempre significato rifugiarsi dal resto del mondo, che era sempre pronto a dargli contro per un qualsiasi errore, umano o divino.Ma quello, in verità, non era l'unico motivo.
Il Tartaro era dove lei viveva.
Yoongi, sin dalla sua origine, aveva imparato presto che lasciar avvicinare qualcuno, permettergli di vederti, era qualcosa che poteva renderti troppo vulnerabile.
E quella vulnerabilità, Cupido, il Dio dell'amore sconsiderato che ha rovinato interi regni e popolazioni, non poteva permettersela.Ma mentre allontanare gli altri, per Yoongi, era stato facile, per Caos era stato diverso.
Lei era così prorompente, così prepotente nel suo modo di essere così socievole che, alla fine, era stato lui stesso ad avvicinarsi.
Era stato lui stesso, ad andare a cercarla.Se ne era pentito...
Se ne pentiva ogni giorno.Portò indietro il capo, sollevando lo sguardo sull'enorme cancello che segnava l'entrata del Tartaro.
Per secoli lo aveva evitato, eppure per qualche strana ragione, adesso, era lì.[Quante eternità devono passare per fartela dimenticare YoonYoon?]
Yoongi chiuse gli occhi, ricordando le parole di quel dannato robot.
La sua mente venne pervasa dal ricordo di un calore...
Un calore che sapeva di bianco. Un tepore familiare, così caldo da avvolgerlo fino all'anima.
Veli bianchi avvolgevano una figura esile... così minuta, proprio come la ricordava.
Si muoveva leggiadra, quella figura, quasi come stesse danzando e, nel movimento, il velo cadeva lento sulla sua pelle scoperta.C'era sempre stata Caos, in quella visione.
Sempre.
O Almeno, fino a qualche tempo prima.
Almeno fino a quando qualcuno, lentamente, e in una maniera che Yoongi reputava ripugnante, qualcuno non se ne era appropriato. Irrompendo così, nella sua mente.
Quando il velo, che la figura aveva sul viso, iniziò a calare, celando i lineamenti delicati e sensuali, Yoongi riaprì le palpebre.
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|Love Is Not Fair ||Tk
Fanfiction"L'indice di Jungkook premette il grilletto e il primo proiettile colpì la donna dai lunghi capelli rossi dritto al centro della fronte. Con uno scatto veloce, Jungkook, mirò all'uomo. Colpendo anche lui. Sta volta sul retro del capo. [Bingo!] esc...