20 || [-3 giorni e 17. 00. 01 ore]

2.4K 195 166
                                    


📍Sono in vacanza fino all'11 agosto📍

Taehyung era medito di sudore, tanto da rendere la doccia di poco prima completamente inutile

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Taehyung era medito di sudore, tanto da rendere la doccia di poco prima completamente inutile. Ma diamine, non gliene importava nulla.
Tutto ciò a cui riusciva a pensare, dopotutto, era a quello che stava succedendo in quel momento davanti ai suoi occhi.

Infatti, i due avevano lasciato il bagno, spostandosi nella piccola stanza da letto di Jungkook. La freccia se lo era caricato di nuovo sulle spalle, scaraventandolo poi sul materasso, incurante che potesse bagnarlo.

Poi, lo aveva raggiunto, posizionandosi sulla sua erezione per ricominciare a strofinarvici contro.
«K-Kookie...i-io...n-non credo di poter di nuov- aah!» pianse in disperazione Taehyung. Non aveva preso ancora un respiro dal primo orgasmo, che già si sentiva infuocare dal secondo «T-Ti prego! N-non posso...» con le mani sul petto umido di Jungkook, provava a spingerlo via. Ma le forze gli erano venute via già da tempo e, in tutta sincerità, non è che avesse davvero voglia di fermarlo.

Il corvino sorrise a quei gesti disperati. Poi, afferrò i suoi polsi, spingendoli indietro e bloccandoli ai lati della sua testa. Si sporse verso di lui, le ciocche nere gli solleticarono il viso «Dici di no? E allora perché ti sento già duro, Taehyungie?» Tornò a drizzare la spina dorsale, facendo aderire il suo fondo schiena sull'erezione pulsante dell'umano.
Taehyung sibilò al contatto. L'eccitazione gli bruciava lo stomaco e il suo corpo si muoveva spasmodico, andando senza alcun controllo incontro alle natiche di Jungkook.
«Vedi che ce la fai?» sorrise quest'ultimo, intanto che carezzava delicatamente la sia erezione con le dita. I suoi polpastrelli si spingevano contro le venature del suo pene che ricominciavano a gonfiarsi «Che bravo il mio Taehyungie... adesso ti faccio sentire ancora meglio, ti va?»

Taehyung sgranò gli occhi, quando gli ficcò due dita in bocca. E il corvino ghignò, spingendosi più a fondo, fino a scaturirgli un conato di vomito. La Freccia non si curò della tosse indotta, continuando a muovere le dita tra le sue labbra, intrecciandole alla sua lingua e facendo colare la saliva lungo i lati della sua bocca fino al collo.

Finalmente, Jungkook le sfilò, permettendogli di riprendere un po' di respiro, anche se durò poco, visto che l'umano riprese a trattenerlo non appena le mosse verso il loro basso ventre.
Il cuore cominciò a battergli con foga e le sue gambe si aprirono in automatico.
Voleva quelle dita. Le voleva da impazzire e la sola idea di averle dentro di sé, di sentirle premere contro la sua-
Emise un gemito di dissenso, anzi quasi disperato, quando capì che quelle dita non erano per lui.

Le falangi della Freccia, infatti, raggiunsero il proprio ano che prese a stuzzicare come niente fosse. E a Taehyung quasi non prese un infarto «C-Credevo... credevo, f-fossi io...» Annaspò sentendo un gemito basso lasciare le labbra di Jungkook, e la sua erezione vibrò pericolosa quando lo vide ripiegarsi in avanti e far aderire i loro petti. «Non voglio scoparti dopo essermi fatto un'altra, Taehyungie...» il suo respiro andava affannandosi di movimento in movimento, accompagnando i suoni sconci che provenivano dalle sue natiche «Quindi, per oggi, sarai tu a scopare me» lo disse ridendo, probabilmente per l'espressione che Taehyung aveva assunto.
Strusciò il naso contro il suo «Vuoi vedere cosa succede, Taehyungie? Cosa accadrà la prossima volta al tuo bel culetto?»
L'umano non rispose, troppo impegnato a cercare di non farsi fottere il cervello per tutta la situazione, e al corvino bastò per prenderlo come un assenso.
Gli baciò le labbra, leccandole lentamente e con insistenza. Poi, finalmente, si staccò da lui per cambiare posizione. Si voltò di spalle, dandogli una piena visione su ciò che accadeva, e non contento si spostò in avanti, portandosi proprio sul suo petto.

|Love Is Not Fair ||TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora