«Va via!»
«Oh, avanti Taehyungie... Ho detto che mi dispiace...» Jungkook allargò gli occhioni da cerbiatto, unendoli ad un dolcissimo broncio da cucciolo che Taehyung, ancora nascosto sotto le coperte del letto, maledisse perché troppo carina.
Provò a coprirsi, così da impedire al suo cuore di farlo cedere e perdonare Jungkook, ma quest'ultimo lo bloccò, portando in avanti il busto e poggiando il capo sugli avambracci sistemati sul materasso «Te lo avevo detto che avremmo dovuto fermarci! Ho più esperienza, so di che parlo! E tu dovresti imparare a darmi retta»
Taehyung spalancò la bocca indignato, prima di imbronciarsi e colpirlo dritto sulla fronte, dove lasciò la mano per allontanarlo «Sei entrato senza avvertire, non hai il diritto di fare il saccente!»
Jungkook sollevò una delle sue di mani, prendendo così quella dell'umano con delicatezza nella sua «Hai proprio ragione, sai...» disse piano, baciandogli il palmo una e poi ancora una volta «Sono stato davvero un animale...» il suo tono era smielato, dolce e dannatamente attraente alle orecchie di Taehyung, che cedeva ad ogni tocco di labbra sulla sua pelle.
«Cosa vuoi che faccia per farmi perdonare?»
Un altro bacio, che Taehyung si perse ad osservare, concentrandosi sul modo carino e perfetto in cui quelle labbra si arricciavano.
«Ah! No, no! Via!» sbottò, riuscendo a sciogliere l'ipnosi in cui era caduto. Si alzò a sedere e poi in piedi sul letto «Non mi comprerai con quelle dannate labbra!» a gambe scoperte scavalcò l'ammasso di coperte che aveva lanciato via e poi lo stesso Jungkook, così da uscire dalla stanza e scappare in soggiorno.
Il corvino scoppiò a ridere, intanto che lo vedeva correre via con indosso solo quello slip leggero. Si alzò a sua volta, seguendolo fino alla cucina.
Taehyung aveva raggiunto il lavandino della stanza, che aveva aperto per far scorrere l'acqua. Poi, si era sporto in avanti per prendere un bicchiere in vetro dal ripiano superiore. Ovviamente, il tutto, senza smettere un secondo di piagnucolare e maledirlo per la notte precedente.
Era bianco, quello slip che indossava e che Jungkook non riusciva a smettere di fissare.
Proprio come quello che aveva messo quella volta in cui, in un modo tutto suo, aveva provato a sedurlo piegandosi in avanti per qualsiasi cosa.
Ora che ci pensava, anche quella volta Jungkook si era perso a guardarlo come in quel momento. Solo che, a differenza di allora, adesso poteva metterci le mani sopra.
«Sai, sono serio. Se me lo permetti... posso farti sentire molto meglio!»
Si avvicinò, facendo aderire il suo petto alla spalla scoperta dell'altro. Una mano poggiata tra le scapole, che iniziò a far scendere delicata, procurando in Taehyung tutta una serie di brividi.
L'umano si morse con forza il labbro inferiore, voltandosi a guardarlo intanto che irrigidiva i muscoli del corpo.
Jungkook si avvicinò ancora, arrivando a sussurrargli ad un soffio dal viso «Devi solo darmi il permesso...» gli baciò la tempia e Taehyung si ritrovò a gemere, quando lo sentì staccarsi da lui.
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|Love Is Not Fair ||Tk
Fanfiction"L'indice di Jungkook premette il grilletto e il primo proiettile colpì la donna dai lunghi capelli rossi dritto al centro della fronte. Con uno scatto veloce, Jungkook, mirò all'uomo. Colpendo anche lui. Sta volta sul retro del capo. [Bingo!] esc...