«O Musa, dimmi le opere di Afrodite d'oro,
dea di Cipro, che infonde il dolce desiderio negli dèi
e domina le stirpi degli uomini mortali,
e gli uccelli che volano nel cielo, e tutti gli animali,
quanti, innumerevoli, nutre la terra, e quanti il mare»-(Inni Omerici)
La stoffa del lenzuolo rosa era liscia e morbida sotto il tocco di Seokjin, intanto che, con la mano aperta, lo tastava alla ricerca di qualcosa. O meglio, di qualcuno.
Si alzò a sedere, quando notò il suono del fruscio dei vestiti. Vide Namjoon in un angolo della stanza, intento a recuperare la maglia che aveva lanciato contro la poltrona in bianco panna.«Dove stai andando a quest'ora?» chiese notando come, fuori dalla finestra, fosse ancora buio.
«Via, torno al laboratorio» rispose l'altro, sistemandosi le pieghe dei jeans che si era infilato.
«M-ma è notte fonda, perché non rimani qui?»
«Perché è...» con un sospiro pesante, Namjoon girò finalmente il capo per guardarlo «Quello che è successo... è stato solo un errore, ok? Non voglio che ti faccia idee strane, per questo non credo sia il caso di rimanere»
Seokjin ci mise più tempo del dovuto a rispondere, i suoi occhi grigi fissi in quelli seri e pentiti di Efesto, sembravano studiarle le particolarità. Poi, parve riscuotersi, sistemando le gambe lunghe sotto il lenzuolo, che prese ad allisciare per sistemare le pieghe «Lo sai, credo di essere abbastanza in là con gli anni da riuscire a non fraintendere nulla» disse calmo, nonostante sembrava stesse contenendo un tono amaro. Alzò di nuovo lo sguardo su di lui «Non è la prima volta che lo facciamo, no?» le sue labbra carnose si piegarono all'insù, facendogli arricciare gli occhi ora maliziosi «Anche se, stavolta, sei stato tu a montarmi addosso»Namjoon dovette mordersi il labbro inferiore per non sorridergli «Puoi provare a raccontarlo, ma non ti crederebbe nessuno»
«Ah, no?» Afrodite ghignò malefico, allungandosi poi verso il comodino accanto al letto per prendere il suo telefono e sbloccarlo «Allora ho fatto bene a procurarmi le prove!» girò lo schermo, facendo partire un video.
Li raffigurava, con Namjoon che lo premeva contro il materasso con forza e gli si spingeva dentro, riempiendo il retro del suo collo di morsi e succhiotti.
Namjoon rimase impalato a fissare lo schermo, sconvolto più di rivedersi in una tale belva, piuttosto che dal fatto che il suo partner lo avesse ripreso senza che lui potesse essersene accorto.
«Ho anche le foto!» annunciò entusiasta Jin, scorrendo le immagini per fargliele vedere «Guarda che carino che sei mentre dormi!»«Ma che problemi hai?» Namjoon lo fulminò con lo sguardo «Dai dammi questo coso» si allungò per prendere l'apparecchio, ma Afrodite si tirò indietro, levandolo dalla sua portata e costringendolo a tornare in ginocchio sul letto «Seokjin!»
«Jinnie!» lo corresse lui, schivandolo una seconda volta e facendolo cadere con la faccia sul materasso.
Namjoon grugnì rialzandosi, nonostante non sembrasse propriamente infastidito «Jinnie – si maledisse mentalmente per cedere a quel suo giochetto stupido- cancella quella roba!»
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|Love Is Not Fair ||Tk
Fanfiction"L'indice di Jungkook premette il grilletto e il primo proiettile colpì la donna dai lunghi capelli rossi dritto al centro della fronte. Con uno scatto veloce, Jungkook, mirò all'uomo. Colpendo anche lui. Sta volta sul retro del capo. [Bingo!] esc...