Le due ore passate con il professor. Seokjin alla bakery house, erano state le più piacevoli che Taehyung aveva passato negli ultimi giorni.
Afrodite, a differenza della prima impressione che gli aveva dato, era davvero piacevole. Certo, il suo, rimaneva un carattere particolare, ma era comunque simpatico e dall'anima vivace ed allegra.
A Taehyung piaceva molto, ed era riuscito a distrarsi da tutta la faccenda che lo angosciava.
Anche se, adesso che si ritrovava di nuovo davanti il palazzo dove c'era l'appartamento di Jungkook, l'ansia gli risaliva di nuovo su per le ossa.
Prese un gran sospiro e, finalmente, si fece coraggio ad entrare.
Il tragitto in ascensore non gli era sembrato mai tanto breve. Sospirò per l'ennesima volta, inserendo il codice dell'appartamento. Quando il 'bip' scattò fece per aprire la porta, ma questa si spalancò tutta insieme, facendolo quasi spaventare.
<<Taehyungie!>> chiamò Jungkook, parandoglisi davanti. Era agitato, visibilmente preoccupato e, soprattutto, a petto nudo <<Dove sei stato? Perché non mi hai risposto al telefono?!>> chiese, costringendo Taehyung a staccare lo sguardo dal suo petto tatuato al suo viso.
<<Eh?>> chiese sfarfallando le palpebre.
<<Il telefono, Taehyung, dove diavolo ce l'hai?>> si corrucciò Jungkook intrecciando le braccia al petto <<È tutto il pomeriggio che ti chiamo!>>
Taehyung, confuso, passò una delle buste che aveva in mano nell'altra, mettendosi a palpare le tasche della felpa che aveva alla ricerca del cellulare. Tirandolo fuori rimase sorpreso nello scoprire una sfilza di chiamate e messaggi del corvino.
<<Mi dispiace... ho dimenticato di disattivare la lunetta>> mormorò. Poi tornò a guardare l'amico <<Perché che è successo?>>
Jungkook non rispose subito, lo afferrò per una mano e lo tirò nell'appartamento, richiudendo subito la porta <<Dimmelo tu, che è successo!>> portò le mani al suo viso, sollevandolo come a volerlo controllare <<Ho sentito Jimin e mi ha detto - esitò, spostando lo sguardo dal ragazzo a terra – ascolta, quello che è successo con Jimin, è successo tanto tempo fa...>>
<<Sì... lo so. Non mi devi spiegazioni>> si limitò a rispondere piatto.
<<Invece, lo so che devo dartele. Perché, questo dannato proiettile ti fa reagire male, e non so cos'hai in quelle buste, ma->>
Taehyung afferrò le mani di Jungkook e delicatamente le portò via dal viso <<Non farò niente. Te l'ho promesso, no? E nelle buste ci sono due torte... sono stato ad una bakery house con il professor. Seokjin, che le ha comprate apposta per me>> spiegò in tono monotono. Ovviamente, la principale priorità per Jungkook era che non perdesse la testa e gli montasse addosso...
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|Love Is Not Fair ||Tk
Fanfic"L'indice di Jungkook premette il grilletto e il primo proiettile colpì la donna dai lunghi capelli rossi dritto al centro della fronte. Con uno scatto veloce, Jungkook, mirò all'uomo. Colpendo anche lui. Sta volta sul retro del capo. [Bingo!] esc...