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«Levati dalle palle Yug, o giuro che ti prendo e ti faccio volare dal tetto del dormitorio!» La voce acuta e spazientita di Jimin risuonò in tutto l'ambiente, intanto che il biondo spalancava la porta e si presentava impettito sulla soglia

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«Levati dalle palle Yug, o giuro che ti prendo e ti faccio volare dal tetto del dormitorio!» La voce acuta e spazientita di Jimin risuonò in tutto l'ambiente, intanto che il biondo spalancava la porta e si presentava impettito sulla soglia.

Mina urlò vedendo la Freccia seguito da un Yugyeom affannato «Mi dispiace, Kook... questo idiota è più forzuto di quello che credevo!» si scusò l'umano, ma Jungkook non lo sentì neanche.

Gli occhi scuri di Jimin avevano catturato i suoi, attraversandolo di mille saette fiammeggianti.

«Tu» Jimin parlò rivolto verso la ragazza, l'aria velenosa «Fuori dalle palle».
Mina, forse a causa di quello sguardo terrificante, si tirò indietro, scendendo subito da Jungkook, che grugnì indignato in risposta a quell'atteggiamento «Hyung ma che-?» chiese sconvolto più dal fatto che Mina lo stesse effettivamente ascoltando che dal gesto in sé.

Jimin si scansò, così da far uscire la ragazza dalla stanza, e quando Yugyeom provò a parlare di nuovo, prese e gli chiuse la porta direttamente in faccia, girando la chiave nella serratura due volte.

«Ma che cazzo stai facendo?! Non puoi irrompere e metterti a dare ordini come se niente fosse!»

Il biondo si voltò, guardandolo con ovvietà «Io? Tu, piuttosto. Che cazzo fai?!» indicò il cavallo dei suoi pantaloni.

Jungkook seguì la linea dello sguardo dell'amico, prendendo la parte inferiore della maglia che indossava per coprirsi meglio.
Sentiva un vago senso di umiliazione bagnargli la lingua, neanche fosse stato beccato a barare durante un esame.

«Si chiama sesso orale, so che sai bene di che si tratta» sbuffò comunque, cercando di nascondersi dietr lo scherno.

«Oh, non fare il sarcastico Jeon Jungkook! Sai bene a cosa mi riferisco! Perché sei qui, mentre quel poveretto è in casa tua ubriaco e disperato?»

Jungkook, che si era portato in avanti sul divano letto per tirarsi su la felpa, rubata sempre a Yugyeom, parve congelarsi sul posto «Ubriaco?»

Taehyung non beveva. Di norma, non era il tipo a cui piaceva il sapore pungente dell'alcol, per questo quando succedeva, tendeva a perdere presto il controllo.

«Già. Ubriaco e con il culo all'aria!» Jungkook chiuse gli occhi, rifiutandosi di disegnare nella sua mente la figura del suo Taehyung distrutto a causa sua «Che hai fatto?!»

A quella domanda scattò in piedi «Nulla, ora smettila di urlare!»

«'Smettila di urlare'?! Io non smetto di fare proprio un cazzo! Non finché non ti dai una svegliata, e decidi di comportarti come una persona matura!»

«Lo sto facendo! Sto provando a tenere le distanze cazzo!»

«Tu quello lo chiami tenere le distanze, Jungkook? Non so cosa avete fatto, ma lo hai distrutto! E poi, non contento, sei fuggito come un dannato codardo!»

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