Mumbai era, ed è tuttora, una delle capitali del turismo in India.
Un luogo ricco di architetture meravigliose, mercati animati da persone, bancarelle di ogni sorta, colori e tanta vivacità.
Ma, al contempo, era un luogo anche immensamente discreto.Era per questo infatti, che Efesto, vi aveva costruito il suo laboratorio. Aveva comperato, uno dei palazzi più lontani dalla costa, visto che il sale marino è conosciuto per erodere le sue creazioni. Lo aveva rinnovato, ma solo all'interno, visto che la struttura, da fuori, sembrava semplicemente un monastero abitato da vecchi monaci.
Le mura erano in creta rossa, decorato da tante finestre e aperture, ben decorate. Il tutto, ovviamente, era stato reso il meno sfarzoso possibile, si parlava pur sempre di un monastero.
Ma, all'interno, la storia era completamente differente.Proprio come per la libreria di Cupido, il laboratorio di Efesto, compariva ai consapevoli, come un'enorme sala divisa in più livelli, tutti rivestiti in oro.
Efesto, si era divertito a chiamare ogni livello con un periodo storico, e ne aggiungeva di nuovi, ogni volta che iniziava una nuova epoca.
C'erano tunnel, ponti, attraversati da piccoli treni scoperti, utilizzati dagli abitanti del monastero per spostarsi, e persino ascensori che levitavano, passando di livello in livello.Era come, una città nascosta in un palazzo.
Difatti Efesto, ormai già da qualche millennio, odiava la solitudine. Quindi, si circondava di aiutanti, indistintamente dalle loro razze.
In giro, quindi, potevi trovarvi: esseri umani, fate, che svolazzavano ovunque, muta forma, ciclopi e così via.Se Jimin avesse dovuto descriverla, l'avrebbe fatto come "un ammasso disordinato di roba". Cosa, che tra l'altro, descriveva perfettamente, anche la personalità del suo creatore.
Comunque, non era sgradevole alla vista, ma la Freccia non sapeva dire se era semplicemente perché, ormai, vi ci era abituato.<<Hey, razza di idiota, che dici ti va di mettermi giù? O vuoi che rimaniamo così?>>
La voce bassa e annoiata di Yoongi, che aveva caricato sulle sue spalle per arrivare sino a lì, lo riscosse dai suoi pensieri.La Freccia, che ce l'aveva ancora un po' con lui, strinse la presa, invece che lasciarlo andare <<Lo sai, stavo pensando che dire le parole "grazie" e "per favore" non ti farebbe troppo male>> disse facendolo sobbalzare sulla sua schiena, così da sistemarselo meglio sulle spalle.
Yoongi in risposta, ringhiò un grugnito <<Mollami, non lo vedi che ci stanno fissando tutti?>>
<<Solo se mi fai un sorriso, e accetti di venire con me ad una cena>> nel fargli quella domanda, aveva girato il capo, e sorrideva con quel suo solito modo di fare ammiccante che tanto mandava ai matti il corvino.
Cupido allungò una gamba, che Jimin teneva ben stretta per il retro del ginocchio e, senza alcuna pietà, la riabbassò, colpendo la freccia dritto nel bel mezzo del suo pene.
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|Love Is Not Fair ||Tk
Fanfiction"L'indice di Jungkook premette il grilletto e il primo proiettile colpì la donna dai lunghi capelli rossi dritto al centro della fronte. Con uno scatto veloce, Jungkook, mirò all'uomo. Colpendo anche lui. Sta volta sul retro del capo. [Bingo!] esc...