36 || [Una piuma per un cuore]

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Jungkook lasciò cadere la sua giacca a terra, prima di sollevare lo sguardo dritto davanti a sé

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Jungkook lasciò cadere la sua giacca a terra, prima di sollevare lo sguardo dritto davanti a sé.

Cupido lo stava già guardando, sul viso un'espressione che avrebbe quasi associato alla fierezza. Per secoli lo aveva visto con il muso lungo e le sopracciglia incurvate, e ora vederlo così sereno gli faceva salire una sensazione completamente nuova.

Cupido, l'essere che gli aveva dato la vita e con la quale aveva lavorato per anni, gli stava concedendo la libertà con il sorriso. Gli stava concedendo la sua piuma dorata fino alla fine della sua vita, permettendogli di godere del suo amore da umano.

Spostò lo sguardo lungo la fila di persone che costeggiavano il tempio, erano le Frecce con la quale aveva condiviso tutta la sua esistenza. Amici, amanti, compagni, tutti avevano fatto parte della sua vita e ora erano lì per accompagnarlo verso l'inizio della sua felicità.

Un lieve suono di tamburi iniziò a risuonare nel tempio, accompagnato dal coro delle Frecce di Cupido.

Era arrivato il momento e, con esso, anche un soffio di agitazione.

Jungkook fece il primo passo con decisione, nonostante l'ansia che gli fece tremare i muscoli. Il secondo passo, invece, fu molto più facile, avviandolo alla camminata verso la fine del tempio, dritto verso l'altare.

In un attimo fu già sotto lo scalino d'orato che innalzava la superfice sacra al dio dell'amore. Chinò il capo in segno di rispetto al suo creatore, prima che questo gli facesse segno di salire.

«Quasi credevo non ti saresti presentato» ghignò Yoongi appena fu davanti a lui «Che fossi fuggito un'altra volta»

Jungkook schioccò la lingua «Lo sai, questi discorsi può farmeli chiunque tranne te!» sbuffò, facendolo ridere.

«Hai proprio ragione... ma sono contento che ti sia ravveduto. Questa è la dimostrazione più grande d'amore che tu possa fare al tuo umano»

Jungkook dovette distogliere lo sguardo, vista l'emozione che quel semplice complimento gli aveva scaturito sul viso e nel cuore «Voglio tu sappia, Yoongi, che sei l'essere per la quale provo più ammirazione in questo mondo» un piccolo peso sullo stomaco parve scivolare via mentre gli confessava quelle parole che non gli aveva mai detto «Sei spaventoso, devo ammetterlo... Ma sei un dio degno di questo nome, e sono contento tu ti sia concesso di amare di nuovo dopo tutto ciò che hai passato»

Era lievemente rosso sulle guance, mentre cercava di guardare qualsiasi cosa tranne Yoongi, che invece lo scrutava in silenzio. Non sapeva perché stesse dicendo quelle cose e non sapeva neanche cosa Cupido gli avrebbe risposto. Forse qualcosa di filosofico, qualcosa che lo avrebbe accompagnato per tutta la durata di quell'ultima vita.

«Sembra quasi che ci stiamo dicendo addio per sempre...» finalmente lo guardò negli occhi, riscoprendolo con un sopracciglio sollevato e un'espressione confusa e divertita «Ti sto solo dando una vita umana, Jungkook. Mica stai morendo!»

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