6.

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Mi tolse la giacca e mi tirò per la cravatta.

"Questa la lasciamo. " disse con voce seducente.

Mi stava facendo impazzire, la volevo, il modo in cui mi guardava mi mandava letteralmente fuori di testa. Sentivo tutte le mura che avevo alzato crollare. Imbarazzo, rispetto per il mio capo, educazione, erano stati frantumati dal desiderio.

Sentivo il suo respiro, aveva quel piccolo e perfetto viso poco distante dal mio.

Si morse per l'ennesima volta quel labbro. Impazzivo.

Mi strappò di dosso la camicia facendo saltare ovunque i bottoni...

'Toccami e fatti toccare.' gridava il mio subconscio.

Poggiò le mani sul mio petto, sentire le sue mani addosso alimentava a me un desiderio mai provato, la desideravo come non mai... Capii che il suo tocco non era più delicato non appena sentii le sue unghia graffiarmi. Non era per niente delicata, scendeva con violenza le unghia sul mio petto lasciandomi dei grandissimi ed evidenti graffi. Mi piaceva.

Il desiderio prese il possesso di me, la presi per la nuca e cominciai a baciarla con foga.

Aveva un sapore di menta e liquirizia. Mi piaceva. La sua lingua danzava con la mia lingua, quella lingua che non aspettavo altro che poterla sentire con la mia da quanto sentii come danzava mentre pronunciava il mio cognome. Ci baciavamo e tra di noi c'era un fuoco impossibile da spegnere! Sentivo anche delle strane sensazioni allo stomaco ma non detti molto ascolto a quelle...Continuavo a baciarla con foga finché lei non si stacco.

"No.. No David Kyle. Non si fa.. Cattivo ragazzo. " disse con un sorriso provocante. Aveva detto il mio nome e detto da lei sembrava il nome più bello che io abbia mai sentito.

Si sbottonò la camicetta. Non aspettavo altro, finalmente avrei visto quel prosperoso seno. Fece ricadere dalle braccia la camicetta facendola finire ai nostri piedi. Quello che vedevo era la perfezione. Aveva la pelle così perfetta, nessuna smagliatura, nessun difetto e il suo splendido seno era circondato da un reggiseno degno di lei.

Allungai la mano per toccarla ma si alzò di dosso. Cosa avevo sbagliato? Mi lasciava alle volte del tutto interdetto.

Si abbassò alla altezza del mio gira vita e si inginocchiò. Desiderai con tutto me stesso che proprio in quel momento le sue labbra si fossero poggiate sulla mia erezione. Questa posizione creava nella mia testa tanti film mentali poco casti.

Armeggiò in maniera esperta con i bottoni del mio pantalone e lo abbassò con fretta e furia.

'Scopami.' urlava il mio subconscio.

Alzò lo sguardo su di me e si leccò le labbra. Dovevo resistere con tutto me stesso per non fare qualcosa di sbagliato facendola alterare. E se io fossi partito irruento nel fare sesso con lei e mi avesse licenziato? Se era lei a fare qualcosa non avrebbe motivo di farlo. Ma la volevo così tanto..

Giocò con l'elastico delle mie mutande, alzai un po' i glutei dalla poltroncina per incintarla a togliermeli. Lei mi guardò con i suoi soliti occhi che sembravano studiarti...

"Mi piace farvi impazzire. " disse. Farvi? Non capivo.

"Farvi?" dissi confuso ma fui distratto da lei che tirò con violenza giù le mie mutande.

Guardò il mio membro.

'Prendilo in bocca. ' pensavo.

Era eccitante il fatto che lei fosse lì vicino e lo stesse guardando.

Poi alzò lo sguardo. L'attesa era straziante, il suo obiettivo era farmi impazzire e ci stava riuscendo.

"Si può fare. " disse con superiorità riferendosi al mio membro.

Non cap- ... Il mio pensiero fu interrotto da una sensazione calda.

Agganciò le sue braccia intorno al mio collo. Sentivo delle pareti calde avvolgermi la punta.

Avvicinò il viso più vicino al mio, i nostri nasi si sfioravano. Portò le mani dietro alla schiena, mi morse il labbro con violenza, potevo sentire il sapore del mio sangue. Dopo sentii i suoi capezzoli duri sfiorare il mio petto. Si staccò dalle mie labbra e mi accorsi che era senza reggiseno. Stavo impazzendo. Volevo toccarlo, era perfetto. Ammiravo il suo seno con un desiderio indecifrabile.

Con gesto veloce e violento sentii il mio membro stringere fino alla fine per poi ritornare su. Solo li mi accorsi che sotto alla gonna non indossava le mutande. Questa donna mi voleva morto. Abbassai lo sguardo e vidi che indossava ancora la sua gonna e che era solamente alzata.

Cominciò a cavalcarmi con violenza. Nessuna purezza, nessuna delicatezza.  I suoi occhi bruciavano nei miei e mi graffiava le spalle facendomi un male allucinante,ma non sapevo perché, questo misto di dolore e piacere mi eccitava. Sentivo il calore dei nostri corpi unirsi ad ogni movimento. Gettai la testa in dietro, il suo collo avrei voluto baciarlo su ogni punto, era splendido anche quello.

Mise le mani tra i miei capelli e li tirò con violenza. Mi morse forte la guancia. Ad ogni spinta aumentava sempre più la forza con cui le dava. Cominciò a leccarmi il collo e a succhiare su ogni punto di esso. I brividi passavano per il mio membro e attraversavano tutta la mia spina dorsale.

Mi tirò dalla cravatta. Non mi ero neanche accorto di averla ancora addosso. Ero così preso da lei ,dal desiderio, dal momento, che mi sfuggivano i dettagli inutili. Mi baciò con foga, la sua lingua era incredibilmente esperta. I nostri corpi si condividevano e si davano calore, sentivo caldo,forse stavo anche sudando. Finalmente stavo possedendo quello splendido corpo che avevo desiderato fino ad ora. Era attaccato al mio. Quanto avevo sognato questo momento?

Mi tirò per la nuca e con violenza mi baciò mentre i nostri corpi continuavano a unirsi a ritmo.

Ero al culmine.

"Signor Kyle, lei è assunto."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora