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Appena mi presentai davanti all' edificio, non feci altro che pensare quanto fosse maestosamente alto, gli uffici affacciavano su una vetrata con vista su Londra, le scrivanie erano modernissime e abbastanza fornite di tutto l'occorrente lavorativo, e i divani erano di una comodità straordinaria. Questo posto già mi colpiva e mi attraeva contemporaneamente, ero un po' in ansia ma l'unica cosa a cui puntavo e mi dava coraggio era la speranza di essere assunto.

Ero proprio lì. Stavo seduto in una poltroncina rossa difronte alla scrivania del mio futuro capo, il suo ufficio era in una stanza grandissima e allo stesso tempo elegante. Era una stanza accogliente e luminosa, l'unica cosa che non mi rendeva a mio agio era l'assoluto silenzio dell'attesa. Non vedevo l'ora di essere assunto, aspettavo impazientemente che il mio capo avesse finito la riunione per poterlo finalmente conoscere.

Il mio futuro capo, un importantissimo imprenditore, non avevo mai avuto l'occasione di vederlo o sentirlo. Ero molto curioso di sapere che tipo di persona fosse, se fosse una persona piena di spirito imprenditoriale o intraprendente, severo o ambizioso come me.

Quando chiesi alla segretaria come potesse essere si mise a ridere, reazione da me non affatto compresa.

Per quanto riguarda un assistente maschile, quando gli chiesi, lui mi rassicuro che mi sarebbe piaciuta, ma dal suo tono non capivo se mi stesse prendendo in giro.

Gettai un'occhiata sul mio vestiario per assicurarmi di essere presentabile, per questa occasione indossavo il mio smoking più bello, stava a pennello con i miei occhi azzurri e i miei capelli biondi esaltandoli. Molte segretarie mi mangiavano con gli occhi quando ero entrato. Pensai che con qualcuna un pensierino lo avrei fatto. E sinceramente qualcosina avevo cominciato a realizzare. Kate, la segretaria principale, gambe lunghe e capelli biondi, mi aveva praticato del sesso orale in ascensore. Ma a dire il vero, non mi sentivo quasi mai soddisfatto. Cercavo qualcuno che mi travolgesse del tutto la vita, che mi regalasse avventura e prendesse iniziativa rendendo il tutto molto più eccitante, ma fino adesso avevo solo conosciuto ragazze che facevano tutto alla lettera e che seguivano solo i miei comandi come delle marionette. Avevano poco carattere.

La notte prima avevo fatto un sogno, il solito.

Una donna che mi voleva e mi desiderava con violenza, mi sbatteva contro il materasso, la cosa che però mi colpì di più fu solo la sua chioma rossa.

Avrei voluto che quel sogno fosse vero, ero stanco della monotonia e di essere sempre compiaciuto e mai preso di sorpresa. Era diventato noioso.

Un rumore fastidioso di tacchi interruppe i miei pensieri.

"Signor Kyle, lei è assunto."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora