"Signor Kyle, lei è assunto."

22.

"Io stavo parlando con David, non con te." rispose Presley arrabbiata.

La Signorina Fox la ignorò e cominciò ad addentare la sua pizza. 

Quanto avrei voluto essere quella pizza e sentire quelle labbra perfette su di me.. Mentre la guardai mangiare con calma la sua pizza sembrava di guardare il movimento delle sue labbra rallentare.

"Diglielo anche tu, David. " disse Presley, distogliendomi dai miei pensieri.

 
" Eh? Cosa? " dissi confuso.

 
" Ma non vedi che sei noiosa? Neanche ti ascolta. " disse la Signorina Fox che aveva appena finito di mangiare quel piccolo pezzo. Ero incantato dal suono della sua voce.

 
" Chi ti credi di essere? David mi conosce da più tempo ed io sono più importante di quanto pensi, continua a parlarmi così e ti farò cacciare via da questa casa. Tu sarai pure il suo capo ma non il mio. " disse Presley sbattendo le mani sul tavolo ed alzandosi dal posto, era furiosa.

 
"Davvero? Io invece credo che David preferisca la mia compagnia alla tua. Non credo che un' amica noiosa che nemmeno ha voglia di difendere sia la prima della sua lista." disse lei indifferente versandosi della coca cola.

 
Presley prese un pezzo di pizza e glielo tirò. Cosa stava combinando?

Stavo per rimproverarla quando vidi la Signorina Fox tirargliene anche lei un trancio.

 Ed eccole che si tiravano del cibo. Sensuale, divertente e pericoloso allo stesso tempo due donne che lottavano.

 
"Presley!!!! " urlai cercando di fermarla.

 
" Smettila, sembri una bambina." dissi furioso. Doveva comportarsi bene, mi dispiaceva rimproverarla ma non poteva comportarsi così.

 
"Vai subito a casa. Poi parliamo. " dissi furioso.

 
" Cosa? Stai cacciando me?? " disse Presley sorpresa, sembrava delusa anche. La Signorina Fox che era tutta sporca di sugo, ma non quanto Presley, mi guardava compiaciuta e sorpresa.

 
" Si. Vai. " dissi a Presley cercando di addolcirmi.

 
Presley si avvicinò alla porta della cucina, ma prima di aprirla e andarsene si voltò verso la Signorina Fox che le rivolse un ghigno bastardo.

Se ne andò ed io rimasi solo con lei.

 
" Dov'è il bagno? " disse cercando di pulirsi.

" Venga." dissi andando verso il bagno.

"Eccolo qui. " dissi rivolgendole un sorriso.

" Perfetto. Facciamoci un bel bagno caldo. " disse aprendo i bottoni del suo jeans. 

" Insieme? " dissi per poi deglutire a vuoto. Sentivo già caldo.

 
" Se non vuoi posso chiamare qualcun'altro. " disse poggiando le sue braccia attorno al mio collo con fare provocatorio.

 
La stavo per toccare ma si allontanò. Si abbassò i pantaloni e subito dopo la maglietta mettendo in mostra il suo splendido corpo. Dopo di che si morse il labbro e cominciò a giocherellare con l'elastico delle mutandine continuando a guardarmi fisso negli occhi. Stavo impazzendo. Questa donna mandava i miei neuroni a farsi un giro. 

"Ci sarà da divertirsi. " disse con la sua voce sensuale.
Abbassò le mutande e tolse il reggiseno. Sentivo il desiderio esplodermi nel petto.

 
" Vuoi stare ancora fermo lì? " disse con la sua voce sensuale, entrando in bagno e mostrandomi la perfezione dei suoi glutei. Entrai anch'io seguendola. Mentre lei guardava attentamente il mio bagno, cominciai a spogliarmi.