39.

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PUNTO DI VISTA DI PRESLEY.
Io ed Harold stavamo passeggiando sulla spiaggia, mentre ogni tanto controllavo il telefono aspettando una risposta da David. Non potevo crederci che mi avesse lasciata qui e se ne fosse andato senza neanche avvertire. 

"Qualcosa ti preoccupa? " disse Harold accanto a me mentre i nostri piedi nudi toccavano la sabbia. Era bello il fatto che poco distante dalla sua villa ci fosse questa splendida spiaggia.

 
"David non mi risponde." dissi mentre gli scrivevo un altro messaggio. 

Sembravo quasi sua madre, ma cosa potevo fare? 

Ero sempre stata, premurosa e un po' protettiva con lui. Forse perché non avevo mai amato un uomo in questo modo e perchè era da molti anni che eravamo migliori amici.


"Hai una cotta per lui? " disse Harold guardandomi negli occhi.
Dovevo ammettere che era proprio un bel ragazzo, i suoi occhi verdi erano bellissimi, per non parlare delle sue dolcissime fossette. 

E i suoi ricci? Avrei voluto tanto metterci le mani e giocare con essi. Era proprio bello, ma il mio cuore era troppo occupato a pensare David.
"Si.. " dissi abbassando lo sguardo e arrossendo.
"Ma lui è pazzo del suo capo. Giusto?" disse alzando leggermente il mio viso mettendomi un dito sotto il mento.
"Esatto. " dissi imbarazzata. Ero sempre stata molto timida e riservata, solo con David e le ragazze ero un po' più me stessa.
"David si sta cacciando in brutti guai." disse facendomi accigliare.
"Ci sono cose che lui non sa e che io so, ma che non posso rivelare. " disse guardando verso il mare.
"Cosa? Da vero amico, qualunque cosa sia, tu dovresti dirglielo." dissi con tono serio e preoccupato.
"È perché sono un vero amico che non voglio ferirlo. " disse Harold guardandomi con un espressione triste.
"Di cosa si tratta? È una cosa così brutta?" dissi preoccupata.
"Non posso dirti nulla, so perfettamente che glielo diresti. Posso solo dirti che dopo che David se n'è andato dall'azienda, si è presentato quel tipo.. Josh. E per la prima volta ho visto la Signorina Fox piangere e un uomo urlarle contro. La cosa che più mi fece arrabbiare fu lo schiaffo che lui gli dette. Io lo presi a pugni, sebbene adesso io rischi un licenziamento. " disse mettendo le mani dentro le tasche.
" Ma l'hai solo aiutata.." dissi sconvolta. Chi era questo Josh?
"È questo che David non vuole capire. Lei non vuole essere aiutata, lei non lo amerà mai. E quando se ne accorgerà sarà troppo tardi e finirà come Matt. " disse scuotendo la testa con un espressione triste.
Matt era il ragazzo con cui l'aveva tradito, se ricordavo bene. David di questo me ne aveva parlato.
"Perché come Matt?"  dissi. Questa situazione era molto strana, ecco perché David sembrava sempre così confuso.
"Perché Matt è pazzamente innamorato della Signorina Fox già da diversi anni. " disse lasciandomi sorpresa. Amava una donna che non faceva altro che comandarlo e trattarlo male?
"Ma io non è questo che volevo dirti."  disse voltandosi verso di me e avvicinandosi.
"E cosa? " dissi arrossendo per la sua vicinanza.
"Quanto tu mi piaccia."  disse guardandomi negli occhi e facendo un sorriso di quelli che avrebbe steso milioni di ragazze.
In questo momento ero sicuramente rossa come un peperone.
"Vieni. " disse prendendomi per mano. A quel contatto sentii una leggera scossa.
Cominciò a correre e a ridere trascinandomi con lui, cosa che fece ridere anche me.
" Tu sei pazzo. " dissi senza pensare e tirandogli della sabbia.
"Hey, questo smoking mi è costato parecchio, adesso dovrò vendicarmi." disse sorridendomi divertito.
Oddio.. Il vestito no.
Cominciai a correre e lui mi seguì. Dopo un po' mi prese a stile sposa e mi buttò in acqua. Era gelata.
"Stronzo! " urlai alterata ma poi non potei fare a meno di ridere. Lui si avvicinò a me, forse fin troppo.
" Sembri un piccolo panda. " disse poggiando le sue dita sotto i miei occhi e cercando di togliere il trucco ridotto male.
Aveva delle mani così belle..
E senza rendermene conto cominciai a fissarlo.
"Sei bellissima." disse facendomi nuovamente arrossire.
"Anche con un vestito zuppo d'acqua? " dissi imbarazzata ridacchiando.
"Sei bellissima comunque, a me piace quello che sta sotto al trucco e all'eleganza. Mi sei piaciuta già prima quando ti ho vista a casa di David, con un semplice Jeans e appena sveglia. Donne belle come te nella loro semplicità ormai ne esistono poche."disse mettendomi in imbarazzo.
"È una tattica che usi con tutte? " dissi divertita.
Si mise a ridere.
"No. Lo penso veramente. Sei stupenda." disse facendomi sorridere.
"Amo il tuo sorriso, ti prego sorridi sempre. " disse passando un dito sul mio labbro inferiore.
Si avvicinò di più a me e mi baciò. Il vento accarezzava i nostri capelli, il mare toccava metà del nostro corpo, la Luna splendeva alle nostre spalle e le sue labbra carnose toccavano le mie dandomi un senso di dolcezza e facendomi sentire donna e amata.

PUNTO DI VISTA DI DAVID.

"Porcaputtana se ti amo.. " dissi inconsciamente venendo.
Chloe si alzò di scatto dal letto.
"Cosa hai detto?" disse, non riuscivo a decifrare cosa avesse o provasse.

 
Non volevo urlarglielo così, era l'ultimo dei modi in cui avrei voluto dirglielo. Ma la sua reazione mi faceva male. 

"Io.. " dissi in difficoltà.
"Vattene!" Mi urlò contro dandomi un fitta al cuore, una fitta di dolore.


"Perché? " dissi alzandomi dal letto e avvicinandomi a lei.
"Perché tu non puoi amarmi!" Mi urlò contro.
"E perché no? " dissi confuso e ferito.
Lei non rispose, cominciò a girare per la stanza e a passarsi le mani tra i capelli nervosa.

 
"Rispondimi." gli urlai contro io, stanco di essere trattato così come se fossi un oggetto.

 
"Perché io non ti amo. " Mi urlò contro subito e senza guardarmi negli occhi.

 
Sentii il mio cuore distruggersi come tanti piccoli pezzi di puzzle, non mi aspettavo che lei potesse amarmi ma che almeno era per la giusta strada. 

Pensavo che dopotutto quel nostro legame lei provasse minimamente qualcosa, anche dell'affetto ma non pensavo che per lei io fossi veramente un oggetto. 

Avrei voluto piangere, urlarle contro ma non lo feci. Presi semplicemente i mie vestiti e me ne andai.

 
"Dove vai? " disse lei seguendomi, sembrava avesse paura di qualcosa.
Non risposi.

 
" David. " Mi urlò mentre mi avvicinavo alla porta di casa.
"David, non andartene." disse lasciandomi confuso.
"Chloe, fatti la tua vita da egoista che sei ma tu lascia vivermi la mia. Io ho dei sogni e soprattutto dei sentimenti e non sprecherò del prezioso tempo a soffrire per una donna come te. Volevi che me ne andassi? Lo sto facendo ma non mi vedrai mai più. " dissi con tono distaccato e stanco.

"Signor Kyle, lei è assunto."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora