Allontanò le sue morbide labbra dalle mie, si espose in avanti e allungò una mano dietro le mie spalle. Sentivo il suo respiro sul collo che suscitava brividi lungo la mia schiena dorsale. Il suo battito era accelerato.
Il rumore dello sportello che si chiudeva mi fece sobbalzare. Poi si allontanò da me. Aveva semplicemente chiuso lo sportello.
"Cambio di programma. Portaci a casa mia. " disse voltandosi verso l'autista che la guardava dallo specchietto. Lui annuì e fece partire la macchina.
" Non vado a casa? " dissi cercando di capire il suo cambiamento di idee.
"No." disse indifferente guardando verso la postazione dell'autista.
"Perché? " dissi, volevo comprenderla.
Si voltò con un sorriso provocante verso di me.
" Perché ti voglio.. " disse con voce seducente, avvicinando il suo viso al mio e poggiando la sua mano nella mia gamba.
" Nudo.." disse facendo danzare la parola in modo seducente con le labbra e facendole sfiorare con le mie mentre saliva la mano lungo il mio pantalone.
Si morse il labbro mandandomi in estasi. La guardavo incantato e con desiderio.
" Eccitato.. " disse avvicinando un po' di più le sue labbra alle mie e salendo con la mano sul cavallo del mio pantalone.
" Sotto le mie torture. " disse con desiderio per poi mordermi il labbro e stringere tra le mani la mia erezione.
" Allora andiamo. " dissi eccitato. Mi rivolse un sorriso provocante e aprì lo sportello. Non mi ero neanche accorto che eravamo già arrivati a destinazione. Scendemmo dalla macchina e raggiungemmo l'entrata della villa.
" Nicole, sei a casa? " disse lei dopo aver aperto la porta e poggiando le chiavi in un mobiletto.
C'era assoluto silenzio e la casa era completamente buia tranne per la piccola luce della luna che filtrava dalla finestra.
" Bene. " disse lasciando cadere la borsa sul pavimento e camminando a passo lento verso di me.
" Aprimi la cerniera. " disse poi appena arrivò molto vicino a me. Con dolcezza si voltò e mise sulla spalla i suoi capelli vellutati scoprendo gran parte del collo. Era bellissima.
Abbassai con dolcezza la cerniera e il suo vestito cadde lungo il pavimento mostrandomi la sua liscia schiena e i suoi glutei perfettamente nudi. Sentivo il calore espandersi nel mio corpo. Sapere che tutto il tempo, per tutta la sera, lei non aveva avuto né reggiseno né mutandine mi faceva impazzire dal desiderio di averla.
Fece un passo indietro e poggiò con forza la sua schiena sul mio petto e i suoi glutei nella mia erezione avvolta dai miei pantaloni. Volevo che l'unica barriera che c'era tra noi, che questo odioso pantalone, togliesse la distanza così che io potessi sentirla veramente.
Lei questo voleva, farmi impazzire, farsi desiderare, farmi aspettare.
Prese la mia mano e la poggiò sul suo ventre. A quel contatto sentivo le mie mutande cominciare a bagnarsi.
Poggiò la sua mano sulla mia e cominciò a scendere con lentezza sempre più in basso fino a raggiungere il clitoride. Sentivo dei brividi al membro.
Mise un mio dito sul suo clitoride e cominciò a massaggiarlo. Quanto era bello toccarla.. La cosa che più mi colpì era che il suo piacere si trasmetteva nel mio, sentivo piacere nel toccarla, cosa che con non altre donne non accadeva, lo facevo semplicemente per soddisfarle.
Poi prese tre mie dita e l' infilò con violenza nella sua entrata. Buttò la testa indietro poggiandola sulla mia spalla.
"Ah.. " ansimò facendomi perdere il senno e facendomi eccitare al massimo.
Cominciai a spingere le tre dita con dolcezza nella entrata, facendo entra ed esci. Lei afferrò le mie tre dita e le cominciò a muovere con violenza.
Sentivo la sua entrata cominciare a bagnarsi. Tolse le tre dita si voltò improvvisamente e cominciò a baciarmi con foga.
Camminava mentre mi baciava facendomi fare dei passi indietro. Poi sentii i miei glutei scontrarsi con uno spigolo.
"Ahi.. " dissi dal dolore.
Si allontanò da me, togliendomi la giacca.
Solo ora mi accorsi di essere in cucina.
Il mio corpo bramava il suo tocco. Aveva il suo sguardo sicuro e provocante puntato sul mio.
Mi strappò via la camicia e mi abbassò con forza i pantaloni seguiti dalle mutande.
"Distenditi sul tavolo. " Mi ordinò per poi leccarsi le labbra.
Era così sexy.
Fece come mi disse, sentendo il legno toccare la mia schiena, accanto a me c'era poggiato un pacco di sigarette.
Salì a cavalcioni su di me, in mano aveva una forchetta.
La Luna che filtrava perfettamente da questa stanza, puntava perfettamente tra di noi creando un atmosfera affascinante.
"David, David, David.. " disse divertita per poi premere la forchetta lungo il mio petto tracciando una striscia fino ad arrivare alla pancia.
" Sei così disobbediente. " disse poi premendo con forza la forchetta nel mio petto.
" Cazzo. " dissi a stento cercando di trattenere il dolore.
" Mmh.. " disse con un ghigno per poi tracciare di lato la forchetta percorrendo le mie ascelle e i miei fianchi.
" Vuoi tu il comando? " disse con fare provocante avvicinando il suo viso al mio.
" Si.. Cazzo. " dissi istintivamente, ma lo volevo davvero?
Catapultò la situazione, adesso io ero sopra di lei.
" Vediamo che sai fare, David. " disse divertita.
Persi il senno e cominciai a penetrarla.
" Cazzo. " urlai. Mi aveva fregato, era per farmi voltare, lo aveva fatto apposta. Aveva appena infilato il manico della forchetta nel mio ano.
Catapultò la situazione, facendomi premere di più la posata nell'ano e facendomi un male all'allucinante. Lei adesso era sopra di me.
"È la convinzione che frega. " disse divertita.
Tolse la posata dal mio sedere e cominciò a cavalcarmi con violenza.
Il dolore che ancora provavo all'ano e il piacere attuale mi eccitavano così tanto da sentirmi in un altro mondo. Mentre continuava a cavalcarmi prese il pacchetto di sigarette riposto accanto a noi, accese una sigaretta e cominciò a fumare. Tolse la sigaretta dalle sue labbra, mi guardò con perversione per poi premere la sua sigaretta accesa vicino al mio capezzolo.
"Ah.. " urlai fortissimo dal bruciore provato.
Spense la sigaretta e aumentò le spinte sempre più forte. Ero al culmine.
" Chloe. " urlai venendo.
" David. " urlò lei.
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"Signor Kyle, lei è assunto."
ChickLitCosa fareste se il vostro capo fosse una donna attraente e perversa? David, aspirante imprenditore, conoscerà il suo capo. Cosa accadrà?