38.

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"Signorina Fox, ma.." sentimmo dire alle nostre spalle ma poi si interruppe. Ci voltammo ed era proprio lì Dave imbarazzato e sorpreso.

 
"Dimmi, Dave. " disse Chloe con tono serio e infastidito.

 
Mi voltai per guardarla. Aveva un espressione seria, le labbra rosse e leggermente gonfie per via del bacio.
Dave aveva interrotto il momento più bello tra noi.. E lei? Lei era sempre così perfettamente bella anche nei momenti come questi.

 
"Ehm.. Niente. Volevo solo chiederle se andava da Josh stasera." disse Dave lasciandomi privo di parole.
Cominciai ad alterarmi.

 
Si vedeva con Josh? Stasera sarebbe stata con lui?

 
"No, io e David andiamo a casa mia. Non mi aspettare. " disse Chloe e la sua affermazione mi fece voltare di scatto verso di lei. 

Stava scegliendo me a lui? Preferiva stare con me.

Il mio cuore perse un battito ma nonostante ciò, ero arrabbiato perché si sarebbe vista con lui. E non capivo.. Perché continuavano a vedersi?

 
"Ah okay.." disse Dave per poi farmi l'occhiolino.
Appena Dave se ne andò, io mi immersi negli occhi verdi di lei mentre era lì ferma a studiarmi.
"Dovevi vederti con Josh?" dissi arrabbiato. 

Perché? Perché doveva sempre apparire questo individuo?

"David, andiamo a casa. " disse cambiando discorso e guardandosi attorno. Dopo di che mi prese per il polso e cominciò a camminare per tornare ai tavoli, ma io tolsi il mio polso dalla sua mano e mi fermai. Non dovevo, non dovevo ricadere nella sua trappola. Dovevo farmi rispettare.

 
"So camminare da solo, non ho alcun bisogno di essere trascinato come un bambino. " dissi con tono serio e guardando la sua espressione confusa e sorpresa.

 
'Si, anch'io so avere questi comportamenti, Chloe.. Abituati. ' gli urlava contro il mio subconscio.

 
" Okay, hai ragione. Andiamo? " disse pensierosa lasciandomi esterrefatto. Bastava così poco? Forse lei alla fin dei conti sapeva di sbagliare ma era solo stata abituata a vivere nel comando, nell' essere obbedita.

 
" Andiamo. " dissi affiancandola e stringendo la mia mano con la sua.
Un gesto che mi venne spontaneo ma che mi dette quei brividi che solo lei sapeva darmi. Quando mi voltai la vidi lì, ferma a fissare pensierosa le nostre mani.

 
Avrei tanto voluto entrare nella sua testa e capire cosa la tormentasse.


"Qualcosa non va?" dissi avvicinandomi di più a lei.
Puntò i suoi occhi sui miei e lì rimasi incantato. Vedevo trasparire tutte le sue più segrete emozioni. Confusione e paura le si leggevano chiaramente ma la cosa che più mi colpiva era quel poco di affetto che lei sembrava celare.
"Tu non avrai comando su di me. " disse con tono autoritario. 

Cosa la preoccupava? Cosa le dava paura?

 
"Questo è da vedere. Le cose bisogna farle in due. Non chiedo niente, solo rispetto e collaborazione, Chloe." dissi incantato dai suoi occhi smeraldo e cercando di salvarla dalle sue paure.

 
"David, già non mi piace questa confidenza che hai acquisito. Ti comporti in modo scorretto. " disse lasciando la mia mano come una sorta di difesa, sembrava aver fin troppa paura.


"Chloe, non ti farò nulla. Fidati di me." dissi avvicinandomi di più a lei, tenendo tra le mani il suo splendido viso. 

Io l'avrei difesa da ogni male, a costo di viverli sulla mia pelle, ma la volevo proteggere e salvare da se stessa, dalle barriere che lei non faceva altro che crearsi, dalle sue paure.

"Signor Kyle, lei è assunto."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora