11. La sorella

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«Quindi, fammi capire bene: i tuoi hanno rivisto il tuo ex, credendo che fosse ancora il tuo fidanzato e poi hanno conosciuto il tuo fidanzato credendo che fosse un tuo caro amico?» Chiede Penny, finendo di masticare la manciata di popcorn pescata...

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«Quindi, fammi capire bene: i tuoi hanno rivisto il tuo ex, credendo che fosse ancora il tuo fidanzato e poi hanno conosciuto il tuo fidanzato credendo che fosse un tuo caro amico?» Chiede Penny, finendo di masticare la manciata di popcorn pescata dalla ciotola gigante che usiamo per gli spuntini notturni.

Annuisco, osservando affascinata la sua capacità di incamerare in bocca un quantitativo di popcorn al di sopra di qualsiasi standard umano.

«Sì, hai delineato un quadro perfetto della situazione. Oltretutto sono già passati due giorni, ma i miei continuano a chiedermi informazioni su Rowoon e a insistere per incontrarlo di nuovo. Non so più che dire, ho finito le scuse. Sto cominciando a credere che sospettino di noi.»

Penny alza le spalle: «E perché rimandare l'inevitabile, scusa?!»

«Perché sono certa al 200% che mi troveranno da ridire: sei stata troppo affrettata, Bambi. Lo conosci pochissimo. Non sei pronta per un'altra relazione e blah blah blah...» dico imitando per lo più il tono di voce di mia madre.

Penny continua a mangiucchiare e a sbriciolare sul divano: «Ma se hai detto tu che sospettano?»

«Beh, un conto è sospettare, un conto è presentarlo ufficialmente come il mio ragazzo. Non credo neppure che sia naturale così! Insomma, abbiamo appena iniziato ad uscire assieme e a conoscerci e già gli faccio frequentare i miei genitori? Temo che lo spaventerei, troppe cose da assimilare tutte insieme.»

Penny fa di nuovo spallucce: «Chi ben incomincia è a metà dell'opera.»

Roteo gli occhi e sospiro: «La fai semplice tu. E poi che vorrebbe dire, scusa? Parli come se io e Rowoon dovessimo sposarci!»

Sorride e mi guarda allusiva, alzando e abbassando le sopracciglia a ripetizione.

«Penny, no! Non pensarlo neanche! Non è questo lo stato mentale in cui voglio entrare. Ma scherziamo?! Per quanto ne so, potrebbe succedere ancora di tutto e Rowoon potrebbe cambiare idea su di me o avvenire il contrario!»

Lei scoppia a ridere: «Sì, come se fosse possibile! Ma dai! La prossima volta vi faccio un filmato, così vi accorgete di come vi guardate a vicenda e di come ci voglia l'estintore per spegnere l'incendio che create quando arrivate in una stanza!»

Arrossisco: «Eh, che esagerazione! Non voglio pensare a cose troppo serie, Penny. Non ora. Non ancora. È davvero troppo presto. Anche lui, ne sono sicura, pensa lo stesso. Stiamo bene insieme e... sì, c'è anche una forte attrazione fisica, ma non voglio rovinare tutto, non voglio affrettare gli eventi. Voglio che tutto avvenga in maniera naturale e col giusto ritmo.»

La mia amica annuisce comprensiva: «Hai ragione. Tutto ciò che dici è più che giusto, ma non c'è nulla di male se passate del tempo tutti e quattro insieme. Almeno fino a quando i tuoi si trattengono qui a Parigi.»

Ci rifletto e più lo faccio, più mi sale l'ansia: mia madre lo tempesterebbe di domande sulla sua vita privata e mio padre lo guarderebbe in cagnesco, già lo so. Per non dimenticare il fatto che subito mamma sarebbe capace di chiedergli se sia fidanzato e a quel punto ci toccherebbe fingere di nuovo o forse uscire allo scoperto e...: «Ugh... ma perché ci devono sempre essere tutte queste complicazioni nella mia vita?!» Esclamo gettando la testa all'indietro, restando appoggiata contro lo schienale del divano.

Love in Montmartre (Rowoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora